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Relazioni esterne


Kosovo: garantire la coesistenza etnica, culturale e religiosa

Dichiarazioni del Consiglio e della Commissione - Situazione nel Kosovo
&
Risoluzione comune sulla situazione in Kosovo
Doc.: B5-0160/2004
Procedura: Risoluzione comune
Dibattito: 30.03.2004
Votazione: 01.04.2004

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla situazione in Kosovo con la quale si dichiara allarmato e condanna la «più grave esplosione di violenza a sfondo principalmente etnico verificatasi in Kosovo da cinque anni a questa parte» che ha colpito prevalentemente la minoranza serba e il suo patrimonio religioso e culturale. Allo stesso modo, i deputati condannano la distruzione di edifici religiosi musulmani in Serbia, nonché l'uccisione di due agenti di polizia dell'ONU e  gli attacchi ai militari della KFOR e al personale della UNMIK. Il Parlamento, a tale  proposito, nel sottolineare che «la coesistenza etnica, culturale e religiosa e il rispetto delle minoranze sono due elementi basilari di cui occorre tener conto prima di prendere qualsiasi decisione sull'assetto definitivo del Kosovo», chiede che «venga immediatamente e definitivamente posto termine a ogni atto illecito e violento».

Notando, poi, come le «tarde e incerte espressioni di condanna da parte della leadership kosovaro-albanese, segnano una rottura del processo "standards before status"», i deputati ritengono che ciò «potrebbe mettere gravemente a repentaglio la sicurezza e la prosperità del Kosovo a lungo termine». Per tale ragione, il Parlamento invita le Istituzioni provvisorie di autogoverno del Kosovo (PISG) nonché i partiti politici e le organizzazioni della società civile «a condannare fermamente i recenti episodi di violenza e ad adoperarsi al massimo per garantire che essi non si ripetano». Parimenti, esorta la comunità serba del Kosovo ad astenersi da ulteriori violenze, «a cessare di rivolgere richieste di aiuto alla Serbia e al Montenegro e a rispettare pienamente gli orientamenti dell'UNMIK in materia di sicurezza e amministrazione locale». I deputati, inoltre, esigono «che il governo di Belgrado smantelli tutte le strutture parallele che sostiene in Kosovo».

I deputati, poi, esigono che gli albanesi del Kosovo «permettano ai loro compatrioti serbi che sono fuggiti in zone sotto protezione KFOR di fare ritorno alle proprie case senza correre rischi» e invita il Rappresentante speciale dell'ONU, l'UNMIK e la KFOR a compiere ulteriori sforzi per stabilizzare la situazione, fra l'altro «adottando misure per consentire il ritorno in condizioni di sicurezza delle persone fuggite». In tale ambito, accolgono con favore le recenti decisioni di inviare ulteriori truppe della KFOR in Kosovo. Il Parlamento, inoltre, sollecita l'UNMIK ad avviare indagini approfondite su questi episodi ed invita le autorità e le forze di polizia del Kosovo a cooperare pienamente e a consegnare i responsabili alla giustizia.

I deputati, inoltre, auspicano la nomina urgente di un rappresentante speciale dell'UE per la regione e un sostegno aggiuntivo all'UNMIK al fine di «rafforzare le azioni finalizzate alla creazione di un quadro istituzionale in Kosovo, che assicuri un'adeguata tutela delle minoranze della regione». La Presidenza, il Consiglio e la Commissione sono invitati a sostenere la creazione di un solido sistema giudiziario, a mantenere la pressione su tutte le parti, nonché ad avviare uno studio urgente delle condizioni socioeconomiche in Kosovo e del programma di privatizzazione, «che non ha progredito secondo i piani originari».

Il Parlamento, infine, «sollecita la Commissione a portare avanti per il Kosovo il "Tracking Mechanism" del Processo di stabilizzazione e associazione, ma sottolinea che esso deve essere chiaramente subordinato ad un'autentica cooperazione delle PISG con l'UNMIK e al pieno rispetto dei valori fondamentali dell'UE da parte delle autorità del Kosovo».

Per ulteriori informazioni:

Marjory van den Broeke

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 44304

e-mail : foreign-press@europarl.eu.int

Accordi con i Paesi dell'America centrale e la Comunità andina

Raimon OBIOLS I GERMA (PSE, E)
Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla firma di un accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e le Repubbliche di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama
Doc.: A5-0120/2004
Procedura: Consultazione legislativa
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José Ignacio SALAFRANCA SÁNCHEZ-NEYRA (PPE/DE, E)
Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla firma di un accordo di dialogo politico e di cooperazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la comunità andina e i suoi paesi membri, le Repubbliche di Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e la Repubblica bolivariana di Venezuela, dall'altra
Doc.: A5-0119/04/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Dibattito: 30.03.2004
Votazione: 31.03.2004

Le relazioni sono state approvate.

Per ulteriori informazioni:

Joëlle Fiss

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 41075

e-mail : foreign-press@europarl.eu.int

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Sviluppo e Cooperazione


Sudan: la più grave crisi umanitaria oggi nel mondo

Risoluzione sul Sudan
Doc.: B5-0153/2004
Procedura: Risoluzione (articolo 104 bis del Regolamento del Parlamento europeo)
Votazione: 31.03.2004

Con 493 voti favorevoli, 6 contrari e 12 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla situazione in Sudan, Paese nel quale una delegazione di parlamentari si è recata di recente. L'Aula critica i ritardi sistematici e l'ostruzione del Governo sudanese in relazione all'accesso del personale umanitario. La situazione è particolarmente critica nel Darfur, dove le milizie Janjaweed prendono di mira i civili nei villaggi e nei centri profughi, uccidendo, esercitando violenza sessuale nei confronti delle donne, saccheggiando, vessando e procedendo all'arruolamento forzato anche di bambini. In particolare, durante un attacco sferrato il 27 febbraio 2004 nella regione di Tawilah, nel Darfur settentrionale, 30 villaggi sono stati incendiati e rasi al suolo, 200 persone sono state uccise, oltre 200 donne e ragazze sono state stuprate e 150 donne e bambini sono stati rapiti.

I parlamentari prendono atto con estrema preoccupazione della dichiarazione pubblica recentemente rilasciata da Mukesh Kaplia, Coordinatore residente dell'ONU per gli aiuti umanitari, il quale afferma che la situazione nel Darfur va considerata «la più grave crisi o catastrofe umanitaria e dei diritti umani oggi nel mondo» e che la violenza nel Darfur appare particolarmente mirata contro un gruppo etnico specifico nonché esercitata in modo sistematico. L'Aula evidenzia le « prove schiaccianti» raccolte dal Coordinatore residente dell'ONU per gli aiuti umanitari, da ONG e da giornalisti riguardo alla «complicità del governo sudanese nelle atrocità perpetrate dalla milizia Janjaweed a danni di civili nel Darfur».

I deputati esprimono peraltro soddisfazione per i progressi dei negoziati tra il Governo sudanese e l'SPLM/A per porre fine a uno dei più lunghi conflitti in Africa, che è costato la vita a quasi 2 milioni di persone e ha causato lo sfollamento di altri 4 milioni. Essi ribadiscono tuttavia che la pace in Sudan potrà ritenersi raggiunta soltanto quando tutte le parti coinvolte nei conflitti in tutte le zone del paese interessate accetteranno e rispetteranno il cessate il fuoco e quando verranno avviati e conclusi anche nel Darfur processi di pace.

L'Aula rileva con preoccupazione che le sanzioni imposte per l'adulterio secondo la Sharia sono pregiudizievoli soprattutto per le donne. I deputati ritengono che l'applicazione di elementi della legge della Sharia costituisca una violazione del diritto internazionale, ivi compresa la Convenzione internazionale per i diritti civili e politici, di cui il Sudan è firmatario. Essi affermano che, comunque, la legge Sharia non dovrebbe essere applicabile a persone che non sono mussulmane.

I parlamentari invitano infine tutte le compagnie petrolifere che operano in Sudan a garantire il pagamento di una piena compensazione ai cittadini che in passato hanno dovuto abbandonare le loro regioni d'origine a causa di insediamenti per lo sfruttamento petrolifero.

Per ulteriori informazioni:

Armelle Douaud

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 43806

e-mail :          deve-press@europarl.eu.int

Bilancio: sì all'iscrizione del FES, ma garanzie per i beneficiari

Michel Ange SCARBONCHI (GUE/NGL, F))
Relazione sull'iscrizione in bilancio del Fondo europeo di sviluppo (FES)
Doc.: A5-0143/2004
Procedura: Iniziativa
Dibattito: 31.03.2004
Votazione: 01.04.2004

La relazione d'iniziativa di Michel-Ange SCARBONCHI (GUE/NGL, F) adottata dal Parlamento, approva l'iscrizione in bilancio del Fondo europeo di Sviluppo (FES). Attualmente questo strumento finanziario di cooperazione con i Paesi ACP (78 Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico) è finanziato dai contributi volontari degli Stati membri. La Commissione ha quindi proposto di incorporare il FES nel bilancio dell'Unione a partire dal 2007/2008. Per i deputati, questa integrazione presenta diversi vantaggi tra cui spicca la possibilità di poter esercitare un vero controllo parlamentare. Infatti, contrariamente a quanto accade ora, il Parlamento europeo, in quanto autorità di bilancio, dovrebbe votare i crediti stanziati ai Paesi ACP e controllarne l'utilizzazione con il voto di discarico.

Il principale argomento a sfavore di questa integrazione è l'imprevedibilità che si verrebbe a creare per i Paesi ACP. In effetti, ogni FES è stabilito per cinque anni, periodo durante il quale gli Stati beneficiari sanno su quanto possono contare e sono sicuri che tali somme non saranno stornate in funzione di altre necessità di bilancio. Per rispondere alle preoccupazioni di questi Paesi, i deputati hanno pertanto chiesto che i crediti stanziati a titolo dell'Accordo di partenariato ACP-UE siano oggetto di una sottorubrica nelle Prospettive Finanziarie e che sia trovata una soluzione per evitare che tali fondi siano utilizzati per fini diversi dallo sviluppo degli ACP.

Il Parlamento, inoltre, ritiene necessario considerare il ruolo che dovrebbe svolgere l'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE in ordine al bilancio del FES e, quando questo sarà iscritto in bilancio, «incoraggiarla a fornire un prezioso contributo» sulle questioni finanziarie relative ai paesi ACP.

Per ulteriori informazioni:

Armelle Douaud

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Cooperazione allo sviluppo con il Sudafrica

Nelly MAES (Verdi/ALE, B)
Relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1726/2000 relativo alla cooperazione allo sviluppo con il Sudafrica
Doc.: A5-0132/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del regolamento del Parlamento
Votazione: 31.03.2004

La relazione è stata approvata.

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Armelle Douaud

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La governance nella politica di sviluppo UE

Marieke SANDERS-TEN HOLTE (ELDR, NL)
Relazione sulla governance nella politica di sviluppo dell'Unione europea
Doc.: A5-0219/2004
Procedura: Iniziativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 31.03.2004

La relazione è stata approvata con 493 voti favorevoli, 6 contrari e 12 astensioni.

Per ulteriori informazioni:

Armelle Douaud

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Commercio estero


Assistenza macrofinanziaria all'Albania

Luis BERENGUER FUSTER (PSE, E)
Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore dell'Albania e che abroga la decisione 1999/282/CE
Doc.: A5-0225/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158, paragrafo 2, del Regolamento del Parlamento
Votazione: 31.03.2003

Il Parlamento europeo ha adottato una relazione di Luis BERENGUER FUSTER (PSE, E) relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria all'Albania. La Commissione propone di mettere a disposizione dell'Albania una somma pari a 25 milioni di euro, complementare all'aiuto triennale concesso dal FMI e che si verrebbe ad aggiungere all'assistenza CARDS. Dato il basso livello di sviluppo del Paese, il cui PIL pro capite è pari a 1.400 dollari e che continua a ricevere l'aiuto dell'Associazione internazionale per lo Sviluppo, l'Esecutivo ritiene opportuno versare una parte dell'assistenza finanziaria sotto forma di contributo a fondo perduto (16 milioni) e il resto sotto forma di prestito di una durata massima di 15 anni.

I deputati hanno voluto sottolineare il carattere eccezionale di questo tipo di assistenza, che «non rappresenta in alcun modo un precedente per il futuro». L'Aula ritiene che il Comitato politico del Consiglio debba partecipare alla gestione dell'assistenza e che il Parlamento europeo dovrebbe essere informato in merito al Memorandum d'intesa, come è stato fatto in altri casi di assistenza eccezionale. I deputati hanno chiesto che Commissione garantisca e assista i progressi conseguiti in materia di mobilizzazione delle entrate attraverso la politica e l'amministrazione fiscale, al pari della riduzione della portata dell'economia informale, in quanto ciò contribuirà in modo significativo a ridurre l'attuale deficit di entrate.

Per ulteriori informazioni:

Richard Freedman

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 41448

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Statistiche comunitarie sulla bilancia dei pagamenti

Luis BERENGUER FUSTER (PSE, E)
Relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche comunitarie inerenti alla bilancia dei pagamenti, agli scambi internazionali di servizi e agli investimenti diretti all'estero
Doc.: A5-0210/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158, paragrafo 2 del Regolamento del Parlamento
Votazione: 30.03.2004

La relazione è stata approvata.

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Richard Freedman

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Industria


Strutture di gestione del programma Galileo

Alexander RADWAN (PPE/DE, D)
Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio relativa alle strutture di gestione del programma europeo di radionavigazione via satellite
Doc.: A5-0209/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Dibattito: 31.03.2004
Votazione: 31.03.2004

La natura strategica del programma europeo di radionavigazione via satellite GALILEO e il poco tempo a disposizione prima dell'inizio della fase operativa nel 2008 fanno sì che ci sia un bisogno urgente di mettere a punto delle strutture di gestione efficienti ed affidabili quanto prima, per la salvaguardia dell'interesse pubblico. Il Parlamento ha adottato una relazione di Alexander RADWAN (PPE/DE, D) che saluta con favore la proposta della Commissione relativa alle strutture di gestione di GALILEO. In merito alla questione centrale della minaccia potenziale alla sicurezza derivante dall'uso di GALILEO, i deputati ritengono che la competenza spetti al Consiglio e all'Alto rappresentante. Essi sostengono la preparazione, da parte del Consiglio, di un'azione comune volta ad istituire le suddette strutture.

L'Esecutivo propone la creazione di due organi, un'Autorità di vigilanza e un Centro per la sicurezza. L'Autorità di vigilanza proposta è un'istituzione della Commissione che, in quanto proprietaria dell'infrastruttura di Galileo, ottiene la responsabilità del controllo del sistema di navigazione satellitare e della vigilanza sull'utilizzo delle frequenze, di cui detiene i diritti d'uso per tutta la durata della loro assegnazione da parte dell'ITU. Il partner privato sarà verosimilmente uno dei consorzi di aziende che hanno presentato richiesta di concessione all'impresa comune e che formano attualmente oggetto di una procedura di selezione. Il partner sarà responsabile del successo commerciale del sistema. Il costituendo Centro per la sicurezza dovrà garantire la sicurezza operativa ed esterna del sistema. Esso ha la sua sede presso il segretariato generale del Consiglio, tiene riunioni a porte chiuse e dà all'operatore le indicazioni necessarie ai fini della sicurezza.

I parlamentari hanno chiesto di evitare ritardi nella costituzione dell'Autorità di vigilanza. In merito alla futura proprietà di GALILEO dopo il 2006, essi hanno sottolineato come l'infrastruttura del sistema diventerà di proprietà dell'Autorità di vigilanza, che vigila appunto sul rispetto degli obblighi contrattuali da parte del concessionario. L'Aula ha approvato degli emendamenti che attribuiscono al Parlamento lo status di osservatore in seno al consiglio di amministrazione e che permettono all'Autorità di vigilanza di avere la propria sede in vicinanza della sede del concessionario.

Per ulteriori informazioni:

Richard Freedman

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Industrie estrattive: si adotti una posizione comune dell'UE

Dichiarazioni del Consiglio e della Commissione - Relazione sulle industrie estrattive richiesta dalla Banca mondiale
&
Risoluzione comune sulla relazione concernente le industrie estrattive, commissionata dalla Banca mondiale
Doc.: B5-0166/2004
Procedura: Risoluzione comune
Dibattito: 31.03.2004
Votazione: 01.04.2004

Il Comitato per la valutazione dell'industria estrattiva ha presentato, nel gennaio 2004, il risultato di un processo durato due anni che ha visto la partecipazione di numerosi soggetti e ha comportato consultazioni con l'industria, la società civile, il mondo universitario e governi dei cinque continenti, nonché visite di studio e di siti destinati ad accogliere progetti. Adottando una risoluzione comune sulla relazione concernente le industrie estrattive commissionata dalla Banca Mondiale, il Parlamento europeo plaude all'iniziativa del presidente della Banca mondiale Wolfensohn di sottoporre a valutazione il settore dell'industria estrattiva (RIE).

Il Parlamento auspica che il gruppo della Banca mondiale (GBM) dimostrerà il suo impegno per lo sviluppo sostenibile tenendo in debito conto le raccomandazioni della RIE in questo anno fiscale e, ove opportuno, l'avvio di un processo per la loro attuazione attraverso cambiamenti delle esistenti politiche e norme del GBM, lo sviluppo di nuove politiche e procedure, con chiari indicatori e scadenze ed una squadra dotata di finanziamenti e di personale adeguati. I deputati, poi, invitano la Presidenza irlandese a consultare i ministri competenti degli Stati membri sulla RIE al fine di raggiungere una posizione comune dell'Unione europea in favore della stessa prima della riunione del consiglio d'amministrazione della Banca mondiale che si terrà il 15 aprile

Il Parlamento, inoltre, invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a sostenere le seguenti richieste della REI ed a «impegnare tutta la loro influenza ai fini della loro piena attuazione»:

a)            conformare le priorità nel settore dell'energia del GBM al suo mandato sociale e ambientale;

b)             incrementare simultaneamente gli investimenti in progetti di energia rinnovabile che possano soddisfare le esigenze energetiche della parte di mondo ridotta all'indigenza;

c)            garantire la presenza di condizioni adeguate di governance prima dell'avvio di un progetto;

d)             garantire che i progetti sostenuti ottemperino alla legislazione internazionale sui diritti umani e a tutte le norme centrali in materia di diritto del lavoro;

e)         esigere piena trasparenza riguardo al flusso dei profitti e agli investimenti dei progetti sostenuti nel settore estrattivo;

f)            rafforzare la politica di protezione degli habitat naturali e rifiutare di finanziare progetti nel settore dell'industria estrattiva in zone tutelate e habitat naturali minacciati o iscritti al patrimonio mondiale;

g)            rifiutare di finanziare progetti in aree in cui si svolgano conflitti armati o sussistano gravi rischi di conflitto armato;

h)         ridurre al minimo il sostegno alle miniere che utilizzano materiali tossici, come il cianuro e il mercurio, e imporre una moratoria sul ricorso allo smaltimento sottomarino dei rifiuti.

Il Parlamento sollecita la Commissione ad esprimere «una posizione favorevole a tenere nel debito conto le raccomandazioni della REI e, ove opportuno, alla relativa attuazione». I deputati invitano il Nuovo Partenariato per lo Sviluppo dell'Africa a svolgere «un ruolo attivo nell'incoraggiare i governi africani ad adottare i principi della relazione e a definire norme severe per il conseguimento della totale trasparenza negli accordi con le industrie estrattive di paesi terzi, compresa la pubblicazione dei conti delle compagnie nazionali».

I deputati, infine, pongono l'accento sul fatto che ogni intervento intrapreso, volto ad incrementare la trasparenza dei pagamenti e delle entrate, «deve trasformarsi in un sistema legale, che richieda alle imprese del settore di rendere pubbliche, paese per paese, le imposte totali, i diritti e gli altri pagamenti versati al governo, il che dovrebbe evitare che funzionari corrotti conseguano accordi confidenziali tali da impedire alle imprese di rivelare le imposte versate ai governi».

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Richard Freedman

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Fari direzionali per i veicoli a motore

Luis BERENGUER FUSTER (PSE, E)
Ra
ccomandazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione della Comunità europea sul progetto di regolamento della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite concernente le prescrizioni uniformi applicabili all’omologazione dei fari direzionali per i veicoli a motore
Doc.: A5-0146/2004
Procedura: Parere conforme
Raccomandazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158, paragrafo 1, del Regolamento del Parlamento
Votazione: 30.03.2004

La raccomandazione è stata approvata.

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Richard Freedman

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Energia


Energie rinnovabili: ratifica del protocollo di Kyoto e maggiore impegno per uno sviluppo sostenibile

Dichiarazione della Commissione - Conferenza internazionale sull'energia rinnovabile (Bonn, giugno 2004)
&
Risoluzione comune sulla Conferenza internazionale sulle energie rinnovabili (Bonn, giugno 2004)
Doc.: B5-0173/2004
Procedura: Risoluzione comune
Dibattito: 01.04.2004
Votazione: 01.04.2004

In vista della Conferenza internazionale sull'energia rinnovabile che si terrà a Bonn all'inizio di giugno, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione comune con la quale si invitano tutti i governi a ratificare e ad applicare la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico del 1992, nonché il protocollo di Kyoto del 1997 e chiede alla Commissione al Consiglio nuove iniziative a favore dello sviluppo delle energie rinnovabili.

Più in particolare, i deputati esortano la Commissione e il Consiglio ad avviare un processo politico volto a stabilire obiettivi ambiziosi e scadenzati per aumentare la quota delle energie rinnovabili sul consumo totale di energia e li invita a mettere in atto gli sforzi necessari per raggiungere l’obiettivo  del 20% per il contributo delle energie rinnovabili al consumo energetico totale interno nell’UE entro il 2020. Inoltre, essi invitano l'Esecutivo a mettere a punto un quadro regolamentare volto ad accelerare la crescita dei mercati delle energie rinnovabili e lo esortano «a procedere tempestivamente a un riesame delle sovvenzioni nel settore dell’energia». Invitando poi gli Stati membri a promuovere l’uso di biocombustibili, in particolare nei trasporti pubblici, il Parlamento sottolinea la necessità di accrescere il sostegno alla ricerca e all’innovazione nelle energie rinnovabili

Infine, sottolineando l’importanza strategica delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica nelle relazioni internazionali e «in particolare per quanto concerne la cooperazione allo sviluppo», il Parlamento invita la Commissione e il Consiglio a fare dell’accesso a fonti energetiche sostenibili una priorità nelle strategie di riduzione della povertà. In quest'ottica, quindi, le due istituzioni dovrebbero «chiedere alle principali istituzioni finanziarie, quali la BEI, la BERS, la Banca mondiale e le agenzie nazionali di credito all’esportazione, di attribuire priorità agli investimenti nel campo delle fonti di energia rinnovabili e dell’efficienza energetica».

Per ulteriori informazioni:

Richard Freedman

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 41448

e-mail :          indu-press@europarl.eu.int

oppure

Virginija Zabotkaite

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 31055

e-mail :          indu-press@europarl.eu.int 

Motori dei trattori agricoli

Luis BERENGUER FUSTER (PSE, E)

Raccomandazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione della Comunità europea sul progetto di regolamento della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite concernente le prescrizioni uniformi applicabili all'omologazione dei motori a combustione interna destinati ad essere installati sui trattori agricoli e forestali e le macchine mobili non stradali, per quanto riguarda la loro potenza netta, la loro coppia netta e il loro consumo specifico
Doc.: A5-0223/2004
Procedura: Parere conforme
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158, paragrafo 1, del Regolamento del Parlamento
Votazione: 31.03.2004

La relazione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Richard Freedman

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 41448

e-mail : indu-press@europarl.eu.int

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Politica sociale e dell’occupazione


Tutelare i lavoratori dalle onde elettromagnetiche

Manuel PÉREZ ÁLVAREZ (PPE/DE, E)
Raccomandazione per la seconda lettura relativa alla posizione comune del Consiglio in vista dell'adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) (diciottesima direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE)
Doc.: A5-0196/2004
Procedura: Codecisione, seconda lettura
Dibattito: 29.03.2004
Votazione: 30.03.2004

Il Parlamento europeo ha adottato, in seconda lettura della procedura di codecisione, la relazione di Manuel PÉREZ ÁLVAREZ (PPE/DE, E) in merito alla proposta di direttiva sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dai campi elettromagnetici.

La direttiva fissa dei valori massimi d'esposizione ai campi elettromagnetici per proteggere la salute dei lavoratori da tutti gli effetti nocivi conosciuti a breve termine. Essa stabilisce, inoltre, dei valori di riferimento a partire dai quali i datori di lavoro debbono imperativamente adottare delle misure di prevenzione e prevede delle misure d'informazione e di formazione dei lavoratori.

I deputati chiedono di rafforzare la sorveglianza medica. Pertanto, se si sospetta che l'esposizione di un lavoratore abbia superato i valori limiti, egli deve avere il diritto di sottoporsi a una visita medica, visto che le lesioni interne dovute a sovraesposizioni ignote possono essere individuate unicamente da esperti. I deputati, inoltre, chiedono che gli Stati membri prevedano della sanzioni per i casi di violazione della loro legislazione in materia. Ogni cinque anni, la Commissione dovrebbe informare il Parlamento di ogni iniziativa che potrebbe essere giustificata da nuove scoperte scientifiche e, in particolare, in materia di esposizione ai campi elettromagnetici statici, per i quali la direttiva non stabilisce delle soglie d'esposizione.

L'esposizione ai campi elettromagnetici provoca, in particolare, degli scosse, delle ustioni e l'assorbimento di energia termica. I lavoratori maggiormente coinvolti sono quelli delle industrie pesanti, come la siderurgia, ma ne sono affette anche le persone che trascorrono molto tempo in prossimità d'installazioni di telediffusione, di radar e di piloni delle telefonia mobile, nonché gli addetti alle casse esposti per lunghi periodi ai dispositivi contro il furto usati negli esercizi commerciali.

Per ulteriori informazioni:

Constanze Beckerhoff

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 44302

e-mail :          empl-press@europarl.eu.int

Formazione professionale: Cedefop più efficiente

Luciana SBARBATI (ELDR, I)
Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CEE) n. 337/75 relativo all'istituzione di un Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale
Doc.: A5-0208/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 100 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 31.03.2004

La relazione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Constanze Beckerhoff

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 44302

e-mail :          empl-press@europarl.eu.int

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Sport


Tregua olimpica

Proposta di risoluzione sulla tregua olimpica
Doc.: B5-0177/2004
Procedura: Risoluzione
Dibattito: 25.02.2004
Votazione: 01.04.2004

La risoluzione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Pernilla Jourde

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 43411

e-mail :          cult-press@europarl.eu.int

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Mercato interno


Titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati

Joachim WUERMELING (PPE/DE,D)
Raccomandazione per la seconda lettura relativa alla posizione comune del Consiglio in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati
Doc.: A5-0187/2004
Procedura: Codecisione, seconda lettura
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 30.03.2004

La raccomandazione per la seconda lettura è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Tanja Rudolf

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 31053

e-mail :          lega-press@europarl.eu.int

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Regolamento del PE


Misure precauzionali relative al multilinguismo nel PE

Gianfranco DELL'ALBA (NI, I)
Relazione sulle modifiche da apportare al regolamento del Parlamento europeo sulle misure precauzionali relative all'applicazione delle norme generali sul multilinguismo
Doc.: A5-0153/2004
Procedura: Regolamento
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 01.04.2004

La relazione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Enrico D'Ambrogio

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 42591

e-mail : constit-press@europarl.eu.int

 

Richieste alle Agenzie europee

Richard CORBETT (PSE, UK)
Relazione sulle richieste alle Agenzie europee
Doc.: A5-0152/2004
Procedura: Regolamento
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 30.03.2004

La relazione è stata approvata.

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Enrico D'Ambrogio

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Immunità e Statuto dei deputati


Negata l'immunità a Marco Pannella

Klaus-Heiner LEHNE (PPE/DE, D)
Relazione sulla richiesta di difesa dell'immunità dell'on. Marco Pannella
Doc.: A5-0180/2004
Procedura: Immunità
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 1110 bis del Regolamento del Parlamento europeo
Votazione: 30.03.2004

Il Parlamento europeo, adottando la relazione di Klaus-Heiner LEHNE (PPE/DE, D), ha deciso di che «non sarebbe opportuno prendere iniziative intese a sollevare presso le autorità italiane questioni concernenti l'attività politica» di Marco PANNELLA (NI, I), negando quindi la richiesta di immunità presentata dal collega Maurizio TURCO (NI, I) nell'aprile 2003.  

Nel 1995, al mercato di Porta Portese di Roma, Marco Pannella distribuì sostanze stupefacenti durante una dimostrazione di disobbedienza civile volta ad ottenere la legalizzazione delle droghe leggere. Tale dimostrazione era stata preannunciata ai mezzi di informazione, alla polizia e all'autorità giudiziaria. In conseguenza di tale azione è stato condannato per il reato di cessione flagrante di sostanze stupefacenti e condannato in via definitiva a quattro mesi di reclusione, successivamente convertiti in otto mesi di libertà controllata, con autorizzazione a «recarsi presso le sedi di Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo per svolgere le sue funzioni di parlamentare europeo, previo avviso all'autorità di Pubblica Sicurezza, per il tempo strettamente necessario e comunque non superiore a gg. 7 per ciascun mese di pena».  

Il Parlamento riconosce che «tali azioni erano chiaramente parte della sua attività politica portata avanti in buona fede e comportante atti collettivi di simbolica violazione della legge». Tuttavia, ritenendo che al caso in questione vada applicato l'articolo 10 a) del protocollo sui privilegi e sulle immunità delle Comunità europee che rimanda alla legislazione inerente ai deputati nazionali, la relazione nota come l'articolo 68 della Costituzione italiana preveda l'immunità «salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna». Pertanto i deputati considerano che Pannella «non è protetto dall'immunità parlamentare in relazione ai procedimenti giudiziari sottoposti all'attenzione del Presidente del Parlamento europeo».  

Per ulteriori informazioni:

Miriam Orieskova

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 31054

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oppure

Tanja Rudolf

(Bruxelles)       Tel.(32-2) 28 31053

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Immunità di Schulz  

Neil MacCORMICK (Verdi/ALE, UK)  
Relazione sulla richiesta di difesa dell'immunità parlamentare e dei privilegi presentata da  Martin Schulz  
Doc.: A5-0184/2004  
Procedura: Immunità  
Relazioni senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento europeo  
Votazione: 30.03.2004  

La relazione è stata approvata.

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Immunità di Lehne  

Neil MacCORMICK (Verdi/ALE, UK)  
Relazione sulla richiesta di difesa dell'immunità parlamentare e dei privilegi presentata da Klaus-Heiner Lehne  
Doc.: A5-0185/2004  
Procedura: Immunità  
Relazioni senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento europeo  
Votazione: 30.03.2004  

La relazione è stata approvata.

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Informazione e comunicazione


La Commissione europea ha un nuovo commissario agli affari sociali

Proposta di decisione recante approvazione della Commissione designata
Doc.: B5-0184/2004
Votazione: 01.04.2004

Con 324 voti favorevoli, 12 contrari e 65 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato la nuova composizione della Commissione europea, nella quale Stavros DIMAS ha sostituito Anna DIAMANTOPOULOU quale commissario europeo per l'occupazione e gli affari sociali. Quest'ultima è stata infatti eletta al Parlamento greco e si è quindi dimessa dall'Esecutivo. L'audizione del suo sostituto si è tenuta il 30 marzo a Strasburgo.



Ordine del giorno 19-22 aprile 2004
Strasburgo

 

Al momento della chiusura di redazione l'ordine del giorno non è ancora disponibile.

 

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