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Forte richiamo ad una politica coerente verso la Russia e sulla Cecenia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Bastiaan BELDER (EDD, NL) Relazione recante una proposta di raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio sulle relazioni tra l'Unione europea e la Russia Doc.: A5-0053/2004 Procedura: Iniziativa Dibattito: 26.02.2004 Votazione: 26.02.2004 Il Parlamento europeo assume una posizione critica sul modo in cui l'Unione conduce le relazioni con la Russia con l'adozione della relazione di Bastiaan BELDER (EDD, NL). L'Aula chiede al Consiglio di rivedere la sua strategia e di fare in modo che il partenariato con la Russia si fondi maggiormente sul rispetto di valori comuni, «senza fare eccezioni per nessun settore della cooperazione». In particolare, i parlamentari chiedono di utilizzare, se necessario, « tutte le misure a disposizione dell'UE per influenzare la politica russa in Cecenia e promuovere interessi di sicurezza e la soluzione del conflitto». L'adozione di questa relazione avviene contemporaneamente alla revisione in corso della strategia comune dell'UE sulla Russia, di cui si discuterà al Vertice europeo di marzo. Nel corso del dibattito che ha preceduto la votazione, i deputati hanno espresso la loro preoccupazione per i recenti sviluppi nel Paese, in particolare la destituzione del Governo russo lo scorso 24 febbraio da parte del Presidente Putin, che dovrà proporre un nuovo premier alla Duma entro due settimane. I parlamentari non intendono mettere in discussione gli obiettivi strategici della politica di relazioni esterne dell'Unione, ma chiedono una maggiore coerenza delle dichiarazioni e delle azioni dei leader degli Stati membri, del Consiglio e della Commissione, per consentire all'Unione di esercitare la sua influenza nel modo più efficace. In particolare, i deputati deplorano «che al termine dell'ultimo Vertice UE-Russia sono state rilasciate dichiarazioni spettacolari sulla Cecenia che erano diametralmente opposte a posizioni UE ben definite e solidamente motivate». Segnali contraddittori sono stati lanciati anche in seguito al caso Yukos, mentre la mancanza di coordinamento nelle dichiarazioni dei leader di taluni Stati membri ha complicato i negoziati con la Russia sul transito nella regione di Kaliningrad. L'Aula
raccomanda al Consiglio europeo di formare la nuova politica nei
confronti della Russia, con i seguenti obiettivi: · garantire rapporti di buon vicinato; ·
promuovere i
diritti umani,
la democrazia, la stampa indipendente, la società
civile, la libertà religiosa, lo Stato di diritto e la trasparenza
prefiggendosi in particolare l'urgente miglioramento della
situazione in Cecenia; ·
cooperare
nell'affrontare i «conflitti congelati» nel Caucaso meridionale,
dare un contributo serio alla soluzione della questione della
Transdniestria nonché promuovere il disarmo e la non
proliferazione; ·
sfruttare il
potenziale esistente per un'estensione degli scambi che verrebbero
agevolati dall'adesione della Russia all'OMC; ·
sostenere gli
sforzi per migliorare la salute pubblica ed altri aspetti dello
sviluppo sociale in Russia; · promuovere i partenariati coinvolgendo regioni, città, ONG e università. I parlamentari considerano in ogni caso «inaccettabile qualsiasi tentativo di trattare la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti dell'uomo come questioni settoriali prive di collegamento reale con lo sviluppo globale delle relazioni UE-Russia». I deputati si interrogano sul ruolo dell'Unione in un conflitto come quello ceceno che ha causato oltre 200.000 morti in dieci anni su una popolazione di un milione di abitanti nonché diverse decine di migliaia tra i soldati russi. Un emendamento votato dall'Aula ritiene che la deportazione di tutta la popolazione cecena in Asia centrale il 23 febbraio 1944 su ordine di Stalin costituisca un atto di genocidio. I parlamentari ritengono che la mancanza di dialogo sulla Cecenia sia «moralmente e politicamente indifendibile», nonché incompatibile con l'auspicio di approfondire la cooperazione in materia di sicurezza interna ed esterna. L'Aula chiede di rinnovare gli appelli alla Russia affinché faccia il possibile per impedire le violazioni dei diritti dell'uomo in Cecenia, per indagare in merito alle persone scomparse, alle notizie di torture e di altri reati e perseguire coloro che li hanno commessi, assicurando che le procedure giudiziarie rispettino tutte le norme giuridiche. Il Consiglio è invitato a chiedere alla Commissione e all'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune di studiare il piano di pace presentato da Iiyas Akhmadov, nonché tutte le altre proposte di pace, per poi presentare le loro conclusioni al Consiglio e al Parlamento. L'Aula raccomanda inoltre al Consiglio di preparare «proposte particolareggiate concernenti modi alternativi di affrontare il conflitto, tenendo pienamente conto di alcuni suoi importanti aspetti come le sue profonde radici storiche, la mancanza d'interesse nel porvi fine da parte dei protagonisti i quali, nelle attuali condizioni di semi-anarchia prevalenti nella repubblica, possono svolgervi clandestinamente proficue attività illegali». Dovrebbe essere permesso agli ispettori ONU di visitare la Cecenia in ottemperanza del loro mandato, nonché al personale internazionale delle agenzie ONU e delle organizzazioni umanitarie e di tutela dei diritti dell'uomo ad operare nella repubblica. I parlamentari chiedono inoltre di incoraggiare vigorosamente l'inizio di un dialogo tra le autorità di Mosca e tutte le componenti della società cecena, allo scopo di pervenire rapidamente a una soluzione politica del conflitto, nonché di mandare un segnale che l'Unione è disposta ad agire quale mediatore. Per
ulteriori informazioni: Joëlle
Fiss (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28 41075 e-mail : foreign-press@europarl.eu.int Uno status per il Caucaso meridionalePer GAHRTON
(Verdi/ALE, S) La relazione è stata approvata. Per
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Fiss (Bruxelles)
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Programma Quick start: il Parlamento vuole essere consultato | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Risoluzione sul fallimento della consultazione del Parlamento in relazione ai progetti TEN Quick Start Doc.: B4-0103/2004 Procedura: Risoluzione Dibattito: 25.02.2004 Votazione: 26.02.2004 Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione con la quale disapprova il fatto che il Consiglio abbia avviato il cosiddetto Programma Quick Start sul trasporto transeuropeo senza aver consultato l'Aula. I deputati ribadiscono con forza che i progetti prioritari per lo sviluppo della rete di trasporto transeuropea devono essere decisi unicamente da Parlamento e Consiglio attraverso la procedura di codecisione. La risoluzione fa seguito al Programma Quick Start presentato dalla Commissione europea l'11 novembre 2003 nell'ambito della relazione sull'Iniziativa europea di crescita e che delinea le azioni da intraprendere tra i progetti prioritari elencati nelle linee guida per la rete di trasporto transeuropea. Paolo COSTA (ELDR, I) aveva presentato un'interrogazione orale al Consiglio chiedendo di informare il Parlamento circa la natura vincolante o meno della relazione dell'Esecutivo. Il dibattito che ne è scaturito non ha chiarito la questione, in quanto il Ministro irlandese Dick ROCHE si è rifiutato di rispondere in merito al fatto se il Consiglio avesse rispettato o meno la procedura di codecisione. Per
ulteriori informazioni: Ton
Huyssoon (Bruxelles)
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Formare gli insegnanti sull'integrazione europea | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Vasco GRAÇA MOURA (PPE/DE, P) Relazione sul ruolo degli istituti scolastici e dell'istruzione ai fini dell'ottimizzazione dell'accesso pubblico alla cultura Doc.: A5-0080/2004 Procedura: Iniziativa Dibattito: 25.02.2004 Votazione: 26.02.2004 Il Parlamento ha adottato una relazione di Vasco GRAÇA MOURA (PPE/DE, P) sul ruolo degli istituti scolastici e dell'istruzione nell'accesso pubblico alla cultura. I deputati invitano gli Stati membri a aumentare i loro investimenti nelle risorse umane nel campo dell'istruzione e lamentano che appena il 17% degli studenti di 15 anni nell'UE possiedano le competenze di base fornite dall'insegnamento (lettura, scrittura, aritmetica) in conformità con la media fissata dall'OCSE. L'Aula sottolinea che l'istruzione scolastica in Europa dovrebbe insistere maggiormente sull'acquisizione delle conoscenze di base del processo d'integrazione europea. I parlamentari, che ritengono che la dimensione europea potrebbe essere presente in tutte le discipline scolastiche, invitano gli Stati membri a garantire la formazione continua degli insegnanti in merito all'integrazione europea. I deputati chiedono inoltre alla Commissione di elaborare un testo sulla storia della cultura europea che, dopo essere stato approvato dal Consiglio, potrebbe costituire, nel rispetto del principio di sussidiarietà, una materia comune dei programmi educativi degli Stati membri. Per
ulteriori informazioni: Pernilla Jourde (Bruxelles)
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Borbely (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28 31114 e-mail : cult-press@europarl.eu.int Seguito del Libro bianco sulla gioventùLissy GRÖNER
(PSE, D) Con 378 voti favorevoli, 13 contrari e 23 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato una relazione di Lissy GRÖNER (PSE, D) relativa al seguito del Libro Bianco su «Un nuovo impulso per la gioventù europea». Uno degli obiettivi della Presidenza irlandese consiste nell'avanzamento del Libro bianco della Commissione sulla gioventù, il quale fa riferimento a nuove forme di partecipazione alla vita pubblica e si rivolge ai giovani affinché diventino dei cittadini attivi. I deputati considerano il metodo del coordinamento aperto proposto dall'Esecutivo un'opportunità atta a conseguire una migliore collaborazione a livello europeo nel settore della gioventù, ma chiedono la conclusione di un accordo interistituzionale in tal senso. L'Aula raccomanda l'adozione di un programma indipendente che faccia seguito al programma d'azione Gioventù, promuova gli scambi interculturali e sia dotato di mezzi finanziari sufficienti. La relazione sottolinea l'importanza della preparazione dei futuri programmi d'azione e suggerisce che i progetti futuri rechino un moto atto a superare l'esclusione. I parlamentari chiedono alla Commissione una valutazione accurata della Settimana europea della Gioventù lanciata nel 2003 e chiedono di includervi il Youth Parliament day che si è tenuto al Parlamento europeo. Infine, i deputati hanno evidenziato come il progetto di Costituzione europea rinvii, all'articolo III-182, alle azioni che incoraggiano la partecipazione dei giovani alla vita democratica in Europa. Per
ulteriori informazioni: Pernilla
Jourde (Bruxelles)
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Borbely (Bruxelles)
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No agli inquinanti organici persistenti, priorità a salute e sicurezza | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La
produzione e l'utilizzo di inquinanti organici persistenti (POP) e
il loro commercio devono essere gradualmente vietati, dando priorità
alla salute e alla sicurezza. Questo è il messaggio chiaro e netto
inviato al Consiglio dal Parlamento europeo, che ha adottato una
relazione di Pernille FRAHM (GUE/NGL,
DK). L'Aula intende così rafforzare le misure che la Commissione
propone affinché l'Unione si allinei alle disposizioni della
Convenzione globale di Stoccolma sui POP, firmata nel maggio 2001. L'Aula ha introdotto delle modifiche anche in alcuni allegati del regolamento. Ad esempio, è stato chiesto il divieto, entro la fine del 2007, nell'ambito delle sostanze HCH (esaclorocicloesano), del lindano, per il quale l'Esecutivo aveva chiesto una deroga. Inoltre, le operazioni di smaltimento o recupero che possono portare al recupero, al riciclaggio, alla rigenerazione o al reimpiego di queste sostanze dovrebbero essere vietate. Al tempo stesso, i deputati hanno chiesto che gli Stati membri dispongano di maggiore libertà relativamente allo smaltimento di rifiuti in casi eccezionali. Nell’elaborazione dei loro piani di attuazione nazionali, gli Stati membri devono offrire «tempestivamente» al pubblico opportunità concrete di partecipare a tale processo, in conformità delle rispettive procedure. Di tutti i POP, il DDT è quella più conosciuta dal grande pubblico. Ma l'elenco è lungo: aldrin, clordano, dieldrin, endrin, eptacloro, esaclorobenzene, mirex, toxafene, bifenili policlorurati (PCB), DDT, clordecone, dibenzo-p-diossine e dibenzofurani policlorurati (PCDD/PCDF), HCH compreso il lindano. Per
ulteriori informazioni: Leena
Maria Linnus (Bruxelles)
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Si faccia ogni sforzo per il disarmo nucleare | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sul disarmo nucleare, in vista della Conferenza di verifica del trattato sulla non proliferazione, prevista per il 2005 e preceduta da riunioni del Comitato preparatorio. La prossima si terrà a New York tra il 26 aprile e il 7 maggio 2004. La risoluzione fa seguito ad un'interrogazione orale presentata l'11 febbraio scorso a Strasburgo. L'Aula chiede di fare ogni possibile sforzo per dare esecuzione al trattato di non proliferazione delle armi nucleari in tutti i suoi aspetti. I deputati ricordano che l'obiettivo dell'UE è quello di un'eliminazione completa delle armi nucleari; essi si attendono che i Paesi che detengono armi nucleari, dichiarate o non dichiarate, si impegnino attivamente su tale questione e facciano ulteriori progressi verso la loro riduzione ed eliminazione. I parlamentari invitano l'Unione a formare un fronte comune alla riunione del Comitato preparatorio sull'NPT e a collaborare con i suoi partner internazionali per sviluppare e promuovere i principi volti a impedire ai terroristi o a coloro che li proteggono di accedere alle armi e ai materiali di distruzione di massa. L'Unione è invitata a sviluppare i necessari meccanismi di coordinamento, al fine di garantire che i servizi segreti siano utilizzati per costruire solidarietà e fiducia fra gli Stati membri in materia. I deputati ribadiscono la loro richiesta agli USA di bloccare lo sviluppo di nuove generazioni di armi nucleari da campo (bunkerbusters) e di sottoscrivere e ratificare il CTBT. Essi riconoscono i passi positivi compiuti dall'Iran con la firma del protocollo supplementare sul materiale nucleare e plaudono all'intenzione della Libia di rinunciare ai programmi sugli armamenti nucleari e di accogliere le ispezioni senza alcuna condizione. L'Aula invita l'Unione ad operare con i suoi partner internazionali «al fine di sviluppare e promuovere un'area priva di armi nucleari in Medio oriente». Per
ulteriori informazioni: Joëlle
Fiss (Bruxelles)
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Statuto dei funzionari delle istituzioni europee | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il Parlamento europeo ha adottato una relazione di Malcolm HARBOUR (PPE-DE, UK) e di Manuel MEDINA ORTEGA (PSE, E) che emenda, in alcuni punti, la proposta di modifica del regolamento sui funzionari ed altri agenti della Comunità europea. I deputati ritengono che il nuovo regolamento dovrebbe entrare in vigore il 1° maggio 2004, data dell'adesione dei 10 nuovi Stati membri. In merito alla procedura di whistleblowing, vale a dire di denuncia di irregolarità interne, l'Aula ha chiesto che il periodo di tempo nel corso del quale l'OLAF o l'istituzione investita della denuncia dal funzionario deve agire sia pari a un mese per l'istituzione e 60 giorni per l'OLAF. Qualora la complessità del caso lo richiedesse, questo lasso di tempo potrebbe essere aumentato e il funzionario che ha presentato la denuncia dovrebbe essere informato sia di questo, sia della decisione sui provvedimenti adottati in merito. Per quanto concerne l'organizzazione di concorsi interni per ciascun gruppo di funzioni in base a qualifiche o a test al livello AST6 o maggiore e al livello AD9 o maggiore, i parlamentari hanno chiesto che essi siano riservati ai soli agenti temporanei che lavorano nell'istituzione che li organizza. Le istituzioni richiederanno come qualifiche minime per accedere a questi concorsi l’aver prestato almeno dieci anni di servizio in qualità di agente temporaneo Inoltre, il Parlamento dovrebbe organizzare ogni cinque anni un solo concorso interno per ciascun gruppo di funzioni (per titoli e per test) e non due come contenuto nella proposta. Il contratto di un agente contrattuale addetto a mansioni non essenziali è concluso «a tempo determinato per un periodo compreso fra tre mesi e cinque anni» e può essere rinnovato. Tuttavia, l'Aula ha stabilito che «se la durata complessiva del contratto iniziale e dei successivi rinnovi è superiore a cinque anni, qualunque rinnovo successivo deve avere durata indeterminata». Altri emendamenti riguardano i diritti di pensione e il rimborso delle spese di viaggio dei funzionari. Per
ulteriori informazioni: Miriam
Orieskova (Bruxelles)
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Rudolf (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28 31053 e-mail
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Accordo di riammissione con Macao | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La relazione è stata approvata con 355 voti favorevoli, 65 contrari e 4 astensioni. Per
ulteriori informazioni: Danny
de Paepe (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28 42531 e-mail : libe-press@europarl.eu.int
Accordo con la Cina sui gruppi turistici Sérgio SOUSA
PINTO (PSE, P) La relazione è stata approvata. Per
ulteriori informazioni: Danny de Paepe (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28 42531 |
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Bilancio: 2005 nel segno dell'austerità | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Wilfried KUCKELKORN (PSE, D) Relazione sugli orientamenti relativi alle Sezioni II, IV, V, VI, VII, VIII (A) e VIII (B) e sul progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento europeo (Sezione I) - Procedura di bilancio 2005 Doc.: A5-0062/2004 Procedura: Bilancio Dibattito: 25.02.2004 Votazione: 26.02.2004 La relazione è stata approvata Per
ulteriori informazioni: Fabienne
Gutmann-Vormus (Bruxelles)
(32-2) 28 40650 e-mail : FGutmann@europarl.eu.int Bilancio 2005: risorse proprieJutta HAUG
(PSE, D) La relazione è stata approvata con 334 voti favorevoli, 72 contrari e 47 astensioni. Per
ulteriori informazioni: Fabienne
Gutmann-Vormus (Bruxelles)
(32-2) 28 40650 e-mail : FGutmann@europarl.eu.int Bilancio e nuovo statuto del personaleNeena GILL
(PSE, UK) La relazione è stata approvata. Per
ulteriori informazioni: Jean-Yves
Loog (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28 44652 e-mail
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Nucleare: indennizzi più alti alle vittime degli incidenti | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La raccomandazione è stata approvata. Per
ulteriori informazioni: Miriam Orieskova (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28 31054 oppure:
Tanja Rudolf (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28 31053 |
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Legiferare meglio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Diana WALLIS (ELDR, UK) Relazione sulla relazione della Commissione "Legiferare meglio 2002" conformemente all'articolo 9 del Protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità (10a relazione) Doc.: A5-0048/2004 Procedura: Iniziativa Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento Votazione: 26.02.2004 La relazione è stata approvata. Per
ulteriori informazioni: Miriam
Orieskova (Bruxelles)
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Rudolf (Bruxelles)
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Sviluppo rurale nei nuovi Stati membri | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Joseph DAUL (PPE/DE, F) Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG) Doc.: A5-0082/2004 Procedura: Consultazione legislativa Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158 del Regolamento del Parlamento Votazione: 26.02.2004 La relazione è stata approvata con 325 voti favorevoli, 28 contrari e 25 astensioni. Per
ulteriori informazioni: Maria
Andrés Marìn (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28 44299 e-mail
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Difesa contro il dumping coreano nella costruzione navale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Christa RANDZIO-PLATH (PSE, D) Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento CE n. 1177/2002 relativo ad un meccanismo difensivo temporaneo per la costruzione navale Doc.: A5-0056/2004 Procedura: Consultazione legislativa Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158 del Regolamento del Parlamento Votazione: 26.02.2004 La relazione è stata approvata. Per
ulteriori informazioni: Paula
Fernández Hervás (Bruxelles)
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Ordine del giorno 8 - 11 marzo 2004 Lunedì 8 marzo 2004 (17:00 -
22:00)
(9:00 -
12:00, 15:00 - 17:00, 21:00 - 24:00)
(12:00
- 13:00 ) Votazione
(17:00
- 17:30)
(17:30
- 19:00)
Mercoledì
10 marzo 2004
(12:00 - 13:00) Votazione
(17:30
- 19:00)
Giovedì
11 marzo 2004 (10:00 -
12:00, 15:00 - 16:30)
(12:00
- 13:00) Votazione
(16:30
- 17:30)
(17:30) Votazione
L'ordine del giorno può subire modifiche.
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