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Il premier inglese: Bisogna guardare all’allargamento non come una minaccia ma come un’opportunità

 

 

Parlamento europeo, presentato da Blair
il programma del semestre britannico

 

Bruxelles, 23 giugno 2005 – Il primo ministro Tony Blair ha illustrato, al Parlamento europeo, il programma del semestre di presidenza britannica. Tra le priorità: Agenda di Lisbona, quadro macroeconomico disciplinato e flessibile, lotta alla criminalità e al traffico di droga, immigrazione e traffico di esseri umani, lotta al terrorismo.

Blair ha auspicato per l’ Unione europea un'economia moderna, che garantisca la sicurezza interna ed esterna e che non veda l'allargamento come una minaccia ma come un'opportunità storica per costruire un'Europa più grande e più potente: un' Europa chiusa spingerebbe verso nazionalismi e  xenofobia. E' necessario trovare forza e idealismo per ottenere il sostegno della gente che spesso, ha detto Blair, «si trova un passo avanti rispetto ai politici» perché non è ossessionata dal quotidiano della politica. Il dibattito deve quindi incentrarsi su come far fare all'Europa quello per cui  era stata creata: migliorare la vita della gente.

Riferendosi alla Costituzione europea e al voto negativo in Francia e Olanda, Blair ha sottolineato che ciò non è accaduto perché i cittadini  hanno letto il testo e si sono trovati in disaccordo, ma piuttosto perchè hanno voluto esprimere il loro scontento sull'Europa votando contro la sua Costituzione. Non si tratta di una crisi delle Istituzioni - ha sottolineato - ma si è di fronte a una crisi di leadership politica. Di fronte ad un mondo irriconoscibile rispetto a 20 o 30 anni fa, ha aggiunto Blair, occorre che siano i moderati a rispondere alle attese dei cittadini e non gli estremisti

Riguardo alla mancata approvazione del bilancio comunitario 2007-2013, Blair ha fatto rilevare che non c’è stato, come invece alcuni affermano, un rifiuto britannico di accettare il compromesso sullo «sconto», mettendo la questione della Pac sul tavolo negoziale all'ultimo minuto. Non è neanche vero, ha detto, che è stato chiesto lo smantellamento della politica agricola. Per il premier britannico le prospettive finanziare devono portare a un bilancio più razionale e permettere le riforme necessarie prima del 2013. Il Regno Unito, ha sottolineato, resterà comunque il secondo per contributo netto al bilancio comunitario.

Intervenendo nel dibattito, nel quale hanno preso la parola tutti i rappresentanti dei gruppi parlamentari, il presidente della Commissione europea Barroso ha sottolineato che il Regno Unito assume la Presidenza in un momento cruciale per l'Europa e si è detto fiducioso che si potrà tenere un dibattito costruttivo e aperto alla società civile «su cosa l'Europa può fare per i suoi cittadini» e creare il consenso indispensabile per rispondere alle urgenti necessità dell'Europa.

Resoconto della seduta e interventi dei parlamentari italiani


 
 

 

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