Roma,
28 marzo 2008 – Un approfondito monitoraggio sulla presenza
dell’Unione europea nei media italiani e specialmente sui canali
radio e tv è stato presentato al Convegno “Europa e cittadini: quale
informazione?” organizzato dall’AGE, la sezione italiana
dell’Associazione dei Giornalisti Europei. All’incontro che si è
svolto al Palazzo dell’Informazione di piazza Mastai, hanno
partecipato giornalisti italiani e di vari paesi con rappresentanti
di associazioni, istituti scolastici, enti e istituzioni e
cittadini. L’iniziativa ha concluso una serie di eventi che l’AGE ha
promosso per il 50esimo anniversario dei Trattati di Roma, in
collaborazione con l’Ufficio italiano del Parlamento europeo,
diretto da Clara Albani.
Dalla
ricerca condotta
nei primi due mesi del 2008 dall’Osservatorio di Pavia è emerso che
soltanto il 2 % dell’informazione radio televisiva italiana è
dedicata all’Unione europea. I risultati dell’indagine sono stati
illustrati dal presidente dell’Osservatorio Stefano Mosti. Si sente
parlare di Europa in riferimento a questioni economiche e
finanziarie, di politica estera, giustizia e sicurezza, ambiente e
industria. Poco spazio trovano le notizie che riguardano l’Europa e
le sue istituzioni. Il campione del rilevamento statistico riguarda
i notiziari e le rubriche di informazione di 9 reti tv e di 12
stazioni radiofoniche.
Dopo il saluto di Marcello Palumbo, decano dell’AGE, i lavori del
convegno si sono articolati in tre sessioni. La prima, coordinata da
Carmelo Occhino, segretario dell’Associazione dei Giornalisti
Europei, ha riguardato la “comunicazione radiotelevisiva tra realtà
e percezione”. Relatori: Stefano Mosti, presidente dell’Osservatorio
di Pavia; Maria Fernanda Gabriel corrispondente da Strasburgo della
Radio televisione pubblica portoghese; Tiziana Di Simone del
programma radiofonico “In Europa” di Rai-Radio 1; Michel Theys dell’Agence
Europe di Bruxelles.
La seconda sessione coordinata da Carlo Marzocchi dell’Ufficio
Informazione per l’Italia del Parlamento europeo, ha preso in esame
il rapporto tra “messaggio scritto e opinione pubblica europea”.
Relatori: Riccardo Brizzi del Centro Studi Progetto europeo
dell’Università di Bologna; Robert Castrucci sociologo dei media (Isimm);
Athanase Papandropoulos, presidente onorario dell’Association des
Journalistes Européens.
La sessione conclusiva ha risposto all’interrogativo “media e
cittadinanza europea, che fare?”.
Relatori: Marco Beltrandi, della commissione parlamentare di
vigilanza Rai; Annita Garibaldi Jallet, del Consiglio italiano del
Movimento europeo; Jack Hanning, già direttore del servizio stampa
del Consiglio d’Europa.
Nel corso del dibattito sono emerse interessanti indicazioni per
dare maggiore presenza all’informazione europea sui media italiani.
Il deputato europeo Antonio Tajani ha posto l’accento sulla
necessità di orientare la formazione giornalistica anche sulle
tematiche comunitarie. Da parte sua Marco Beltrandi della
commissione di vigilanza Rai ha auspicato che il servizio pubblico
riservi più spazio alla notizia europea. Un esempio di quanto i
giovani siano attenti all’informazione europea è quello illustrato
dal rappresentante dell’emittente Granducato Toscana Tv, che mette
in onda il programma “Euroreporter” realizzato da studenti di 15
scuole superiori, con l’obiettivo di formare videogiornalisti che
raccontano l’Europa dal loro punto di vista.
Per ascoltare gli interventi dei relatori
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