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<<Sommario | ||
Bilancio
2005: mezzi finanziari all'altezza delle ambizioni politiche |
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Salvador GARRIGA POLLEDO (PPE/DE, ES) Relazione sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2005 - Sezione III - Commissione Doc.: A6-0021/2004 Procedura: Bilancio Relazione sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2005 - Sezioni I, II, IV, V, VI, VII, VIII A, VIII B Doc.: A6-0020/2004 Procedura: Bilancio Dibattito: 26.10.2004 Votazione: 28.10.2004 Il
Parlamento, adottando in prima lettura il progetto di bilancio generale
dell'Unione europea per l'esercizio 2005, chiede di aumentare nuovamente
i crediti di pagamento che il Consiglio aveva decurtato nello scorso
mese di luglio (- 4 miliardi di euro rispetto alla proposta della
Commissione). I deputati hanno anche adottato le attinenti relazioni di
Salvador GARRIGA POLLEDO (PPE/DE,
ES) e di Anne Elisabet JENSEN (ALDE/ADLE,
DK), quest'ultima con 455 voti favorevoli, 66 contrari e 6 astensioni. A
seguito di questo voto, i crediti d'impegno ammontano a 117.195.256.630
euro e quelli di pagamento a 111.263.911.793 euro, al di sotto del
massimale previsto dalle prospettive finanziarie. L'aumento
richiesto dai deputati, che riguarda in particolare la rubrica «azioni
strutturali» in ragione della buona esecuzione osservata per
l'esercizio in corso, è stato giustificato dalla necessità di «prevedere
le risorse finanziarie necessarie per realizzare le ambizioni dichiarate»
dell'Unione. Tra queste figura l'obiettivo di accelerare l'attuazione
della strategia di Lisbona per incoraggiare lo sviluppo sostenibile e
l'occupazione, rafforzare la cooperazione per le politiche d'asilo e
d'immigrazione, la coesione e le politiche esterne, nonché sviluppare
la politica d'informazione destinata ai cittadini europei. A tale scopo,
il Parlamento ritiene essenziale rafforzare l'informazione ai cittadini
in vista della campagna sulla Costituzione europea, tenuto conto del
tasso di astensioni osservato in occasione delle elezioni europee del
giugno 2004. Nelle
«azioni esterne», il finanziamento della ricostruzione dell'Iraq, per
la quale il Consiglio si è impegnato a stanziare 1 miliardo di euro in
cinque anni, dovrà essere oggetto di un accordo con il Consiglio, visto
che il Parlamento ritiene non esistano margini disponibili in questa
rubrica. I deputati si sono opposti a che il finanziamento di nuovi
impegni avvenga a scapito di priorità già stabilite, come l'aiuto
umanitario o la lotta contro la povertà. In
merito alle «politiche interne», pone particolare problema il
finanziamento delle agenzie decentralizzate che, dalla fissazione dei
massimali delle diverse rubriche nel 1999, sono salite da 7 a 23, con ciò
che ne consegue anche dal punto di vista delle risorse umane da
assumere. Il Parlamento, nonostante tenga al buon funzionamento di
queste agenzie, auspica che il loro finanziamento sia oggetto di un
accordo con il Consiglio, al fine di rispettare le priorità
dell'Unione. Sulla
stessa scia, il Parlamento rivolge un appello a favore del risparmio a
tutte le Istituzioni affinché possa essere rispettato il massimale
della rubrica relativa alle spese amministrative. Tuttavia, i deputati
hanno dato seguito favorevole alla richiesta di finanziare 700 nuovi
posti in seno all'amministrazione della Commissione, tenendone peraltro
150 in riserva. La riserva potrà essere tolta se la Commissione
rispetta talune condizioni, tra cui il rafforzamento degli Infopoint. Questi
punti saranno oggetto della concertazione di bilancio che precederà la
seconda lettura del Consiglio, il prossimo 25 novembre. Il bilancio 2005
sarà poi votato in seconda lettura dal Parlamento in occasione della
sessione che si terrà a dicembre a Strasburgo. La
tabella di sintesi del Bilancio adottato figura in allegato Per
ulteriori informazioni: Jean-Yves
Loog (Strasburgo)
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budg-press@europarl.eu.int Bielorussia:
il parlamento eletto non è democratico, l'Associazione della stampa
vince il Premio Sacharov La risoluzione comune Nello
stesso giorno in cui il Presidente del Parlamento europeo assegna il
Premio Sacharov all'Associazione bielorussa della stampa, l'Aula ha
adottato una risoluzione comune che definisce non democratico il
parlamento eletto in Bielorussia e denuncia «un ulteriore avanzamento
verso l'instaurazione, da parte del Presidente Lukashenko, di un regime
quasi dittatoriale» nel Paese. La Presidenza in carica è invitata ad
inserire un punto concernente la situazione in Bielorussia nell'ordine
del giorno del prossimo Vertice UE-Russia dell'11 novembre all'Aia,
tenuto conto delle strette relazioni esistenti tra i due Paesi. La
risoluzione, approvata con 449 voti favorevoli, 20 contrari e 22
astensioni, sottolinea che «le elezioni parlamentari e il referendum
del 17 ottobre non hanno rispettato gli standard internazionali previsti
per elezioni democratiche e che non possono quindi essere considerati
liberi ed equi». I deputati ritengono che «il parlamento eletto in
Bielorussia non possieda un mandato veramente democratico per
rappresentare il popolo bielorusso» e non riconoscono la legittimità
del referendum che potrebbe consentire al Presidente Lukashenko un terzo
mandato presidenziale. A questo proposito, essi non ritengono che
Lukashenko abbia una base costituzionale per partecipare alle elezioni
del 2006. L'Aula
condanna fermamente i violenti attacchi perpetrati dal regime bielorusso
nei confronti di studenti, leader dell'opposizione e giornalisti che
partecipavano a manifestazioni politiche pacifiche a Minsk. I
parlamentari invitano «con insistenza» le autorità bielorusse a
rilasciare immediatamente tutte le persone in stato di arresto dopo tali
manifestazioni. Essi invitano la Commissione, il Consiglio e i Governi
degli Stati membri a portare avanti e, ove possibile, a rafforzare la
loro politica di isolamento del Presidente Lukashenko e dei membri del
suo regime, «sino a quando non siano state realizzate chiare azioni che
dimostrino la disponibilità al rispetto dei valori democratici e dello
Stato di diritto». I
deputati chiedono di elaborare un piano d'azione per individuare
ulteriori possibilità di aumentare il sostegno a tutte le forze
democratiche che restano ancora in Bielorussia. Essi chiedono in
particolare alla Commissione di valutare le possibilità esistenti di «sostenere
una diffusione di notiziari radiofonici per i cittadini della
Bielorussia che offrano garanzie di neutralità». I parlamentari
propongono inoltre la creazione di uno speciale programma educativo che
conceda borse di studio a giovani e studenti bielorussi che desiderino
studiare nell'Unione europea e che vengano dati aiuti finanziari agli
istituti accademici disposti a ospitare questi studenti. Il Premio Sacharov Il
Presidente del Parlamento Josep BORRELL
ha assegnato il Premio Sacharov per la libertà dello spirito
all'Associazione bielorussa della stampa, scelta in una rosa di tre
candidati che comprendeva la militante per i diritti umani in Cecenia
Natalya Estemirova insieme a Sergey Kovalev, militante per i diritti
umani in Russia, nonché Ingrid Betancourt, militante per i diritti
umani in Combia e detenuta dalle FARC dal febbraio 2002. L'Associazione
opera a favore dell'indipendenza dei media in Bielorussia, monitorando
le violazioni della libertà d'espressione e pubblicando le sue analisi
su un sito internet. Essa fornisce assistenza giuridica ai giornalisti e
svolge un'attività di pressione sulle autorità del Paese in merito
alle misure che possano mettere in pericolo la libertà di stampa. Per
ulteriori informazioni: Joëlle
Fiss (Strasburgo)
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foreign-press@europarl.eu.int Elevare
i rapporti UE-India al rango di partnership
strategica
Emilio
MENÉNDEZ del VALLE (PSE, ES) In
vista del Vertice UE-India del prossimo 8 novembre all'Aia, il
Parlamento europeo ha adottato una relazione di Emilio MENÉNDEZ
del VALLE (PSE, ES). L'Aula raccomanda che il Consiglio «prenda la
decisione di elevare i rapporti UE-India al rango di partnership
strategica». In particolare, i deputati chiedono di sviluppare
un'alleanza strategica con l'India per la promozione di un efficace
approccio multilaterale a favore della pace, della sicurezza, dei
diritti umani e della democrazia. I
parlamentari sostengono il consolidamento dei rapporti in materia di
scambi commerciali. La cooperazione in materia di prevenzione dei
conflitti e di ricostruzione e riabilitazione politica ed economica a
seguito dei conflitti dovrebbe essere rafforzata. L'Aula raccomanda di
affrontare i problemi globali quali la non proliferazione e il disarmo,
il terrorismo e la criminalità organizzata, estendendo il mandato del
Gruppo di lavoro congiunto UE-India in materia di lotta contro il
terrorismo per coprire nel complesso tutta la cooperazione in materia di
sicurezza, ponendo anche l'accento sul riciclaggio di denaro sporco, il
ciberterrorismo e il narcoterrorismo. I deputati invitano a dare ad
Europol il mandato di sostenere la richiesta dell'India di ottenere lo
status di «paese privilegiato» presso la stessa Europol. In
merito al problema del Kashmir, essi si rallegrano dell'avvio del
dialogo e ne auspicano una proficua conclusione. L'Aula chiede che
l'Unione europea promuova la cooperazione regionale nel Sud-est asiatico
e sostenga il dialogo con l'India in merito all'ONU e su una serie di
problemi trasversali. I parlamentari chiedono infine di accrescere i
contatti a livello di società civile e gli scambi accademici bilaterali
e rafforzare le relazioni culturali, in particolare mediante «la
creazione di un Centro UE-India per gli studi sull'India». Per
ulteriori informazioni: Joëlle
Fiss (Strasburgo)
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foreign-press@europarl.eu.int Ucraina:
porre fine alle violazioni della democrazia
Risoluzione
comune sulle prossime elezioni presidenziali in Ucraina La
risoluzione comune è stata approvata. Per
ulteriori informazioni: Marjory
van den Broeke (Strasburgo)
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foreign-press@europarl.eu.int Encefalopatie:
no alle farine di pesce nei mangimi
Risoluzione
sul progetto di regolamento della Commissione che modifica l'allegato IV
del regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio
per quanto concerne le encefalopatie spongiformi trasmissibili e
l'alimentazione animale Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione proposta
dalla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza
alimentare, che chiede alla Commissione di ritirare la proposta di
modifica dell'allegato IV del regolamento 999/2001 per quanto concerne
le encefalopatie spongiformi trasmissibili e l'alimentazione animale. I
deputati, infatti, ritengono che la somministrazione di farina di pesce
ai ruminanti non sia compatibile con l'obbligo imposto dal Trattato alla
Comunità di «garantire un livello elevato di protezione della salute
umana» e pertanto si oppongono a levare il divieto come propone la
Commissione.
Sostenendo
che «qualsiasi mangime destinato a tutti gli altri animali
d'allevamento tenuti, ingrassati o allevati per la produzione di
alimenti debba essere soggetto a controlli rigorosi», il Parlamento
chiede che siano effettuate analisi scientifiche sui valori limite
accettabili per la diossina nella farina di pesce destinata
all'alimentazione di suini e pollame ed esprime forti dubbi circa la
presenza sufficiente negli Stati membri dell'Unione europea di personale
di laboratorio con esperienza tale da garantire il mantenimento dei
controlli relativi alla farina di pesce.
Per
ulteriori informazioni: Cezary
Lewanowicz (Strasburgo)
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envi-press@europarl.eu.int Moratoria
sui sonar ad alta intensità e sviluppo di tecnologie alternative
Karl-Heinz
FLORENZ (PPE/DE, DE) a nome
della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza Facendo
seguito ad un'interrogazione orale al Consiglio presentata da Karl-Heinz
FLORENZ (PPE/DE, DE), a nome
della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza, il
Parlamento europeo ha adottato - con 441 voti favorevoli, 15 contrari e
14 astensioni - una risoluzione sugli effetti ambientali dei sonar
navali ad alta intensità. La
risoluzione invita l'Unione europea e i suoi Stati membri ad adottare
una moratoria sullo sviluppo dei sonar navali attivi ad alta intensità,
in attesa del completamento di una valutazione globale dei loro impatti
ambientali cumulativi su mammiferi marini (balene e delfini), pesci ed
altra vita marina. Inoltre, il Parlamento esorta gli Stati membri a
perseguire attivamente, in particolare in ambito Nato, l'adozione di
moratorie e restrizioni all'uso di questi sonar nel corso di operazioni
navali, nonché lo sviluppo di tecnologie alternative. In
tale ambito, gli Stati membri sono anche invitati a monitorare e
studiare gli spiaggiamenti e i decessi collettivi di mammiferi marini
nelle acque dell'Unione, collegati all'impiego di intenso rumore di
origine umana, mentre la Commissione europea dovrebbe effettuare uno
studio sull'impatto che l'uso di tali sonar può avere sull'ambiente
marino e a fornire una valutazione degli effetti delle pratiche correnti
nelle acque europee. La
Commissione e gli Stati membri dovrebbero poi istituire una task force
multinazionale in vista della messa a punto di accordi internazionali
che disciplinino i livelli delle emissioni sonore negli oceani,
prendendo in considerazione una regolamentazione e limitazione
dell'impatto negativo dei sonar antropici sui mammiferi marini e sui
pesci. Le misure volte a definire norme comuni e la cooperazione nel
settore dell'industria della difesa, secondo i deputati, debbano
escludere tecnologie passibili di causare «gravi e inutili danni»
all'ambiente e ad altri interessi della Comunità come, in questo caso,
la pesca, nonché cercare attivamente di individuare alternative a tali
tecnologie. Per
ulteriori informazioni: Cezary
Lewanowicz (Strasburgo)
Tel.(33-3) 881 74903 (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28
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envi-press@europarl.eu.int Corte
dei Conti, nomina del membro cipriota
Szabolcs
FAZAKAS (PSE, HU) Il
Parlamento europeo, votando a scrutinio segreto (435 voti favorevoli, 39
contrari e 36 astensioni), ha approvato la relazione di Szabolcs FAZAKAS (PSE, HU) che esprime parere favorevole alla nomina del
candidato cipriota Kikis KAZAMIAS come membro della Corte dei conti. Già
nel maggio 2004, erano stati nominati nove candidati dei nuovi Stati
membri, ma quello cipriota aveva ritirato la sua candidatura dopo il
parere contrario del Parlamento europeo. Kikis
KAZAMIAS ha 53 anni, è sposato e padre di tre figli. E' stato
banchiere, deputato al Parlamento cipriota per il Partito progressista
dei lavoratori (AKEL), nonché ministro delle Comunicazioni e dei Lavori
pubblici. Assistenza
macrofinanziaria a Serbia e Montenegro
Enrique
BARÓN CRESPO (PSE, ES) La
relazione è stata approvata. Per
ulteriori informazioni: Richard
Freedman (Strasburgo)
Tel.(33-3) 881 73785 (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28
41448 e-mail
:
indu-press@europarl.eu.int Assistenza macrofinanziaria alla Bosnia-Erzegovina Enrique
BARÓN CRESPO (PSE, ES) La
relazione è stata approvata. Per
ulteriori informazioni: Richard
Freedman (Strasburgo)
Tel.(33-3) 881 73785 (Bruxelles)
Tel.(32-2) 28
41448 e-mail
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indu-press@europarl.eu.int |
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TABELLA
DI BILANCIO 2005
(1ª lettura) (cifre arrotondate in milioni di euro) |
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BILANCIO 2004 |
MASSIMALI PROSPETTIVE FINANZIARIE 2005 |
PPB COMMISSIONE 2005 |
PB CONSIGLIO (1ª lettura) |
PB PARLAMENTO 1ª lettura |
|||||
Impegni |
Stanziam. |
Impegni |
Stanziam. |
Impegni |
Stanziam. |
Impegni |
Stanziam. |
Impegni |
Stanziam. |
|
1. PAC |
46.781 |
45.693 |
51.439 |
|
50.675 |
50.113 |
49.675 |
49.114 |
50.722 |
50.160 |
1.a - Spese agricole |
40.245 |
40.245 |
44.598 |
|
43.834 |
43.834 |
42.834 |
42.834 |
.43881 |
43881 |
1.b - Sviluppo rurale |
6.536 |
5.448 |
6.841 |
|
6.841 |
6.279 |
6.841 |
6.279 |
6.841 |
6.279 |
2. AZIONI STRUTTURALI |
41.035 |
30.822 |
42.441 |
|
42.378 |
35.396 |
42.379 |
32.396 |
42.378 |
36.219 |
Fondi strutturali |
35.353 |
28022 |
|
|
37.246 |
32.390 |
37.246 |
32.390 |
37.246 |
33.213 |
Fondi di coesione |
5.682 |
2.800 |
|
|
5.132 |
3.006 |
5.132 |
3.006 |
5.132 |
3.006 |
3. POLITICHE INTERNE |
8.705 |
7.510 |
9.012 |
|
8.959 |
7.729 |
8.903 |
7.686 |
9.012 |
7.878 |
4. AZIONI ESTERNE |
5.177 |
4.951 |
5.119 |
|
5.234 |
5.010 |
5.105 |
4.986 |
5.119 |
5.322 |
5. SPESE AMMINISTRATIVE |
6.121 |
6.121 |
6.360 |
|
6.389 |
6.389 |
6.308 |
6.308 |
6.357 |
6.357 |
6. RISERVE |
442 |
442 |
446 |
|
446 |
446 |
446 |
446 |
446 |
446 |
7. AIUTI PRE-ADESIONE |
1.733 |
2.856 |
3.472 |
|
1.856 |
3.180 |
1.856 |
2.980 |
1.856 |
3.576 |
8. COMPENSAZIONI |
1.410 |
1.410 |
1.305 |
|
1.305 |
1.305 |
1.305 |
1.305 |
1305 |
1.305 |
TOTALE |
111.404 |
99.806 |
119.594 |
114.235 |
117.242 |
109.568 |
115.977 |
105.221 |
117.195 |
111.264 |
Guantanamo: fermezza con il terrorismo ma nel rispetto dei valori fondamentali | |
Risoluzione comune su Guantánamo Doc.: B6-0114/2004 Procedura: Risoluzione comune Dibattito: 28.10.2004 Votazione: 28.10.2004
Adottando
una risoluzione comune su Guantánamo, il Parlamento europeo ribadisce
che, dinanzi alla minaccia di terrorismo, «uno dei primi doveri delle
democrazie è di proteggere i propri cittadini con risolutezza, di lottare
contro il terrorismo con fermezza e tenacia e di individuare e smantellare
tutte le reti terroristiche». Tuttavia i deputati sostengono con
altrettanta forza «che
questa lotta non può essere condotta in violazione del diritto
internazionale e a scapito dei valori fondamentali comuni radicati quali
il rispetto dei diritti umani, dello Stato di diritto e delle convenzioni
di Ginevra in materia». Il
Parlamento, peraltro, rileva con soddisfazione che ad alcuni detenuti sia
stato riconosciuto in misura crescente il diritto conversazioni private
con avvocati indipendenti, ma insiste sul fatto che ogni detenuto dovrebbe
essere processato tempestivamente «in un'udienza giusta e pubblica da
parte un tribunale competente, indipendente e imparziale». Infine, nel ribadire le sue raccomandazioni al Consiglio approvate nel marzo 2004 per quanto attiene all'aspetto giuridico della detenzione dei prigionieri a Guantánamo Bay e alle possibili ripercussioni sul partenariato tra l'UE e gli USA, il Parlamento invita l'amministrazione statunitense a consentire lo svolgimento di un'indagine imparziale e indipendente sulle accuse di tortura e maltrattamento di tutte le persone private della libertà sotto custodia statunitense. Iran: no alla pena di morte ai minorenni e garantire le libertà civiliRisoluzione comune sull'Iran Il Parlamento europeo, con 105 voti favorevoli e 6 astensioni, ha adottato una risoluzione comune che «condanna con forza l'esecuzione di Ateqeh Rajabi e tutte le altre condanne a morte ed esecuzioni di minorenni in Iran» e invita le autorità iraniane a porre immediatamente fine a tutti i tentativi di lapidazione e a impedire qualunque ulteriore applicazione della pena di morte ai minorenni. Il Parlamento, inoltre, ribadendo la sua generale opposizione alla pena di morte, auspica che una riforma giudiziaria «ponga fine in Iran a tale prassi inumana» e invita le autorità iraniane a dimostrare la loro volontà di dare esecuzione alla moratoria sulla lapidazione da esse pubblicamente dichiarata.
I deputati,
poi, condannano i recenti arresti arbitrari di giornalisti e invitano le
autorità a rilasciare tutti i detenuti perseguiti o condannati per reati
legati alla libertà di stampa e d'opinione. In tale ambito essi
condannano il divieto di espatrio imposto al giornalista e attivista per i
diritti umani Emadeddin Baghi nonché a molti altri cittadini iraniani, e
invitano le autorità iraniane a sospendere immediatamente tale divieto.
Il Parlamento iraniano è quindi invitato ad adattare la legge sulla
stampa e il codice penale iraniano alla Convenzione internazionale sui
diritti civili e politici e in particolare ad eliminare tutte le
disposizioni penali riguardanti l'espressione pacifica delle proprie
opinioni, anche a mezzo stampa. I deputati, inoltre, invitano le autorità
iraniane a sospendere la prassi di arrestare i membri delle famiglie di
giornalisti e riformisti. Il Parlamento, pertanto, chiede che la
Presidenza del Consiglio e le rappresentanze diplomatiche degli Stati
membri in Iran avviino con urgenza un'attività concertata per rispondere
a queste preoccupazioni, esigendo in particolare l'immediato rilascio dei
giornalisti. I deputati, infine, invitano il Consiglio a presentare una risoluzione a nome dell'Unione europea sul deterioramento della situazione dei diritti dell'uomo in Iran entro la prossima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e, oltre a sorvegliare con attenzione gli sviluppi in Iran, a sollevare le gravi preoccupazioni sugli abusi in materia dei diritti dell'uomo nel quadro del dialogo UE-Iran sui diritti dell'uomo. Moratoria sulle munizioni a frammentazioneRisoluzione comune sulle munizioni a frammentazione Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione comune che richiede una moratoria immediata «sull'uso, lo stoccaggio, la produzione, il trasferimento o l'esportazione di munizioni a frammentazione, comprese le munizioni e submunizioni lanciate da missili, razzi e proiettili d'artiglieria», fin quando non venga stipulato un accordo internazionale sulla regolamentazione, restrizione o messa al bando di tali armi.
Il
Parlamento, inoltre, fa appello a tutti coloro che fanno uso di munizioni
a frammentazione e armi similari in grado di produrre residuati bellici,
«ad assumersi la responsabilità della successiva bonifica» ed insiste
affinché ogni mina potenzialmente in grado di esplodere a causa della
presenza, prossimità o contatto di una persona, sia considerata una mina
anti-persona vietata dalla Convenzione di Ottawa, affermando così il
divieto di ricorrere «a trappole e fili d'inciampo, spolette a pressione,
dispositivi anti-manipolazione e simili congegni». I deputati,
poi, insistono sulla necessità che le truppe dell'UE si astengano dal far
uso di qualunque tipo di munizioni a frammentazione, fin quando non venga
stipulato un accordo internazionale che regoli, limiti o vieti tali
ordigni e chiedono agli Stati membri ad adottare immediatamente
provvedimenti che assicurino la distruzione delle mine anticarro in grado
di esplodere a causa della presenza, prossimità o contatto di una
persona. La Commissione, inoltre, è invitata a rafforzare l'assistenza
finanziaria alle comunità e alle persone colpite da munizioni a
frammentazione inesplose, con tutti i mezzi disponibili. |
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