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Bilancio 2005:
mezzi finanziari all'altezza delle ambizioni politiche

Salvador GARRIGA POLLEDO (PPE/DE, ES)  
Relazione sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2005 - Sezione III - Commissione  
Doc.: A6-0021/2004  
Procedura: Bilancio  
&  
Anne Elisabet JENSEN (ALDE/ADLE, DK))  
Relazione sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2005 - Sezioni I, II, IV, V, VI, VII, VIII A, VIII B  
Doc.: A6-0020/2004  
Procedura: Bilancio  
Dibattito: 26.10.2004  
Votazione: 28.10.2004  

Il Parlamento, adottando in prima lettura il progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2005, chiede di aumentare nuovamente i crediti di pagamento che il Consiglio aveva decurtato nello scorso mese di luglio (- 4 miliardi di euro rispetto alla proposta della Commissione). I deputati hanno anche adottato le attinenti relazioni di Salvador GARRIGA POLLEDO (PPE/DE, ES) e di Anne Elisabet JENSEN (ALDE/ADLE, DK), quest'ultima con 455 voti favorevoli, 66 contrari e 6 astensioni. A seguito di questo voto, i crediti d'impegno ammontano a 117.195.256.630 euro e quelli di pagamento a 111.263.911.793 euro, al di sotto del massimale previsto dalle prospettive finanziarie.  

L'aumento richiesto dai deputati, che riguarda in particolare la rubrica «azioni strutturali» in ragione della buona esecuzione osservata per l'esercizio in corso, è stato giustificato dalla necessità di «prevedere le risorse finanziarie necessarie per realizzare le ambizioni dichiarate» dell'Unione. Tra queste figura l'obiettivo di accelerare l'attuazione della strategia di Lisbona per incoraggiare lo sviluppo sostenibile e l'occupazione, rafforzare la cooperazione per le politiche d'asilo e d'immigrazione, la coesione e le politiche esterne, nonché sviluppare la politica d'informazione destinata ai cittadini europei. A tale scopo, il Parlamento ritiene essenziale rafforzare l'informazione ai cittadini in vista della campagna sulla Costituzione europea, tenuto conto del tasso di astensioni osservato in occasione delle elezioni europee del giugno 2004.  

Nelle «azioni esterne», il finanziamento della ricostruzione dell'Iraq, per la quale il Consiglio si è impegnato a stanziare 1 miliardo di euro in cinque anni, dovrà essere oggetto di un accordo con il Consiglio, visto che il Parlamento ritiene non esistano margini disponibili in questa rubrica. I deputati si sono opposti a che il finanziamento di nuovi impegni avvenga a scapito di priorità già stabilite, come l'aiuto umanitario o la lotta contro la povertà.  

In merito alle «politiche interne», pone particolare problema il finanziamento delle agenzie decentralizzate che, dalla fissazione dei massimali delle diverse rubriche nel 1999, sono salite da 7 a 23, con ciò che ne consegue anche dal punto di vista delle risorse umane da assumere. Il Parlamento, nonostante tenga al buon funzionamento di queste agenzie, auspica che il loro finanziamento sia oggetto di un accordo con il Consiglio, al fine di rispettare le priorità dell'Unione.  

Sulla stessa scia, il Parlamento rivolge un appello a favore del risparmio a tutte le Istituzioni affinché possa essere rispettato il massimale della rubrica relativa alle spese amministrative. Tuttavia, i deputati hanno dato seguito favorevole alla richiesta di finanziare 700 nuovi posti in seno all'amministrazione della Commissione, tenendone peraltro 150 in riserva. La riserva potrà essere tolta se la Commissione rispetta talune condizioni, tra cui il rafforzamento degli Infopoint.  

Questi punti saranno oggetto della concertazione di bilancio che precederà la seconda lettura del Consiglio, il prossimo 25 novembre. Il bilancio 2005 sarà poi votato in seconda lettura dal Parlamento in occasione della sessione che si terrà a dicembre a Strasburgo.  

La tabella di sintesi del Bilancio adottato figura in allegato  

Per ulteriori informazioni:

Jean-Yves Loog

(Strasburgo) Tel.(33-3) 881 73636

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 44652

e-mail :         budg-press@europarl.eu.int  

Bielorussia: il parlamento eletto non è democratico, l'Associazione della stampa vince il Premio Sacharov  
Risoluzione comune sulla Bielorussia  
Doc.: B6-0094/2004  
Procedura: Risoluzione comune  
Dibattito: 27.10.2004  
Votazione: 28.10.2004  

La risoluzione comune  

Nello stesso giorno in cui il Presidente del Parlamento europeo assegna il Premio Sacharov all'Associazione bielorussa della stampa, l'Aula ha adottato una risoluzione comune che definisce non democratico il parlamento eletto in Bielorussia e denuncia «un ulteriore avanzamento verso l'instaurazione, da parte del Presidente Lukashenko, di un regime quasi dittatoriale» nel Paese. La Presidenza in carica è invitata ad inserire un punto concernente la situazione in Bielorussia nell'ordine del giorno del prossimo Vertice UE-Russia dell'11 novembre all'Aia, tenuto conto delle strette relazioni esistenti tra i due Paesi.  

La risoluzione, approvata con 449 voti favorevoli, 20 contrari e 22 astensioni, sottolinea che «le elezioni parlamentari e il referendum del 17 ottobre non hanno rispettato gli standard internazionali previsti per elezioni democratiche e che non possono quindi essere considerati liberi ed equi». I deputati ritengono che «il parlamento eletto in Bielorussia non possieda un mandato veramente democratico per rappresentare il popolo bielorusso» e non riconoscono la legittimità del referendum che potrebbe consentire al Presidente Lukashenko un terzo mandato presidenziale. A questo proposito, essi non ritengono che Lukashenko abbia una base costituzionale per partecipare alle elezioni del 2006.  

L'Aula condanna fermamente i violenti attacchi perpetrati dal regime bielorusso nei confronti di studenti, leader dell'opposizione e giornalisti che partecipavano a manifestazioni politiche pacifiche a Minsk. I parlamentari invitano «con insistenza» le autorità bielorusse a rilasciare immediatamente tutte le persone in stato di arresto dopo tali manifestazioni. Essi invitano la Commissione, il Consiglio e i Governi degli Stati membri a portare avanti e, ove possibile, a rafforzare la loro politica di isolamento del Presidente Lukashenko e dei membri del suo regime, «sino a quando non siano state realizzate chiare azioni che dimostrino la disponibilità al rispetto dei valori democratici e dello Stato di diritto».  

I deputati chiedono di elaborare un piano d'azione per individuare ulteriori possibilità di aumentare il sostegno a tutte le forze democratiche che restano ancora in Bielorussia. Essi chiedono in particolare alla Commissione di valutare le possibilità esistenti di «sostenere una diffusione di notiziari radiofonici per i cittadini della Bielorussia che offrano garanzie di neutralità». I parlamentari propongono inoltre la creazione di uno speciale programma educativo che conceda borse di studio a giovani e studenti bielorussi che desiderino studiare nell'Unione europea e che vengano dati aiuti finanziari agli istituti accademici disposti a ospitare questi studenti.  

Il Premio Sacharov  

Il Presidente del Parlamento Josep BORRELL ha assegnato il Premio Sacharov per la libertà dello spirito all'Associazione bielorussa della stampa, scelta in una rosa di tre candidati che comprendeva la militante per i diritti umani in Cecenia Natalya Estemirova insieme a Sergey Kovalev, militante per i diritti umani in Russia, nonché Ingrid Betancourt, militante per i diritti umani in Combia e detenuta dalle FARC dal febbraio 2002.  

L'Associazione opera a favore dell'indipendenza dei media in Bielorussia, monitorando le violazioni della libertà d'espressione e pubblicando le sue analisi su un sito internet. Essa fornisce assistenza giuridica ai giornalisti e svolge un'attività di pressione sulle autorità del Paese in merito alle misure che possano mettere in pericolo la libertà di stampa.  

Per ulteriori informazioni:

Joëlle Fiss

(Strasburgo) Tel.(33-3) 881 73656

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 41075

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Elevare i rapporti UE-India al rango di partnership strategica  

Emilio MENÉNDEZ del VALLE (PSE, ES)  
Relazione sulle relazioni UE-India  
Doc.: A6-0024/2004  
Procedura: Iniziativa  
Dibattito: 27.10.2004  
Votazione: 28.10.2004  

In vista del Vertice UE-India del prossimo 8 novembre all'Aia, il Parlamento europeo ha adottato una relazione di Emilio MENÉNDEZ del VALLE (PSE, ES). L'Aula raccomanda che il Consiglio «prenda la decisione di elevare i rapporti UE-India al rango di partnership strategica». In particolare, i deputati chiedono di sviluppare un'alleanza strategica con l'India per la promozione di un efficace approccio multilaterale a favore della pace, della sicurezza, dei diritti umani e della democrazia.  

I parlamentari sostengono il consolidamento dei rapporti in materia di scambi commerciali. La cooperazione in materia di prevenzione dei conflitti e di ricostruzione e riabilitazione politica ed economica a seguito dei conflitti dovrebbe essere rafforzata. L'Aula raccomanda di affrontare i problemi globali quali la non proliferazione e il disarmo, il terrorismo e la criminalità organizzata, estendendo il mandato del Gruppo di lavoro congiunto UE-India in materia di lotta contro il terrorismo per coprire nel complesso tutta la cooperazione in materia di sicurezza, ponendo anche l'accento sul riciclaggio di denaro sporco, il ciberterrorismo e il narcoterrorismo. I deputati invitano a dare ad Europol il mandato di sostenere la richiesta dell'India di ottenere lo status di «paese privilegiato» presso la stessa Europol.  

In merito al problema del Kashmir, essi si rallegrano dell'avvio del dialogo e ne auspicano una proficua conclusione. L'Aula chiede che l'Unione europea promuova la cooperazione regionale nel Sud-est asiatico e sostenga il dialogo con l'India in merito all'ONU e su una serie di problemi trasversali. I parlamentari chiedono infine di accrescere i contatti a livello di società civile e gli scambi accademici bilaterali e rafforzare le relazioni culturali, in particolare mediante «la creazione di un Centro UE-India per gli studi sull'India».  

Per ulteriori informazioni:

Joëlle Fiss

(Strasburgo) Tel.(33-3) 881 73656

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 41075

e-mail :         foreign-press@europarl.eu.int  

Ucraina: porre fine alle violazioni della democrazia  

Risoluzione comune sulle prossime elezioni presidenziali in Ucraina  
Doc.: B6-0095/2004  
Procedura: Risoluzione comune  
Dibattito: 27.10.2004  
Votazione: 28.10.2004  

La risoluzione comune è stata approvata.  

Per ulteriori informazioni:

Marjory van den Broeke

(Strasburgo) Tel.(33-3) 881 74337

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 44304

e-mail :         foreign-press@europarl.eu.int  

Encefalopatie: no alle farine di pesce nei mangimi  

Risoluzione sul progetto di regolamento della Commissione che modifica l'allegato IV del regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le encefalopatie spongiformi trasmissibili e l'alimentazione animale  
Doc.: B6-0126/2004  
Procedura: Risoluzione ai sensi dell'articolo 81 del Regolamento  
Votazione: 28.10.2004  

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione proposta dalla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, che chiede alla Commissione di ritirare la proposta di modifica dell'allegato IV del regolamento 999/2001 per quanto concerne le encefalopatie spongiformi trasmissibili e l'alimentazione animale. I deputati, infatti, ritengono che la somministrazione di farina di pesce ai ruminanti non sia compatibile con l'obbligo imposto dal Trattato alla Comunità di «garantire un livello elevato di protezione della salute umana» e pertanto si oppongono a levare il divieto come propone la Commissione.  

 

Sostenendo che «qualsiasi mangime destinato a tutti gli altri animali d'allevamento tenuti, ingrassati o allevati per la produzione di alimenti debba essere soggetto a controlli rigorosi», il Parlamento chiede che siano effettuate analisi scientifiche sui valori limite accettabili per la diossina nella farina di pesce destinata all'alimentazione di suini e pollame ed esprime forti dubbi circa la presenza sufficiente negli Stati membri dell'Unione europea di personale di laboratorio con esperienza tale da garantire il mantenimento dei controlli relativi alla farina di pesce.  

 

Per ulteriori informazioni:

Cezary Lewanowicz

(Strasburgo) Tel.(33-3) 881 74903

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 44659

e-mail :         envi-press@europarl.eu.int  

Moratoria sui sonar ad alta intensità e sviluppo di tecnologie alternative  

Karl-Heinz FLORENZ (PPE/DE, DE) a nome della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza  
Risoluzione sugli effetti ambientali dei sonar navali attivi ad alta intensità  
Doc.: B6-0089/2004  
Procedura: Risoluzione  
Dibattito: 28.10.2004  
Votazione: 28.10.2004  

Facendo seguito ad un'interrogazione orale al Consiglio presentata da Karl-Heinz FLORENZ (PPE/DE, DE), a nome della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza, il Parlamento europeo ha adottato - con 441 voti favorevoli, 15 contrari e 14 astensioni - una risoluzione sugli effetti ambientali dei sonar navali ad alta intensità.  

La risoluzione invita l'Unione europea e i suoi Stati membri ad adottare una moratoria sullo sviluppo dei sonar navali attivi ad alta intensità, in attesa del completamento di una valutazione globale dei loro impatti ambientali cumulativi su mammiferi marini (balene e delfini), pesci ed altra vita marina. Inoltre, il Parlamento esorta gli Stati membri a perseguire attivamente, in particolare in ambito Nato, l'adozione di moratorie e restrizioni all'uso di questi sonar nel corso di operazioni navali, nonché lo sviluppo di tecnologie alternative.

In tale ambito, gli Stati membri sono anche invitati a monitorare e studiare gli spiaggiamenti e i decessi collettivi di mammiferi marini nelle acque dell'Unione, collegati all'impiego di intenso rumore di origine umana, mentre la Commissione europea dovrebbe effettuare uno studio sull'impatto che l'uso di tali sonar può avere sull'ambiente marino e a fornire una valutazione degli effetti delle pratiche correnti nelle acque europee.  

La Commissione e gli Stati membri dovrebbero poi istituire una task force multinazionale in vista della messa a punto di accordi internazionali che disciplinino i livelli delle emissioni sonore negli oceani, prendendo in considerazione una regolamentazione e limitazione dell'impatto negativo dei sonar antropici sui mammiferi marini e sui pesci. Le misure volte a definire norme comuni e la cooperazione nel settore dell'industria della difesa, secondo i deputati, debbano escludere tecnologie passibili di causare «gravi e inutili danni» all'ambiente e ad altri interessi della Comunità come, in questo caso, la pesca, nonché cercare attivamente di individuare alternative a tali tecnologie.  

Per ulteriori informazioni:

Cezary Lewanowicz

(Strasburgo) Tel.(33-3) 881 74903

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 44659

e-mail :         envi-press@europarl.eu.int  

Corte dei Conti, nomina del membro cipriota  

Szabolcs FAZAKAS (PSE, HU)  
Relazione sulla nomina di Kikis Kazamias a membro della Corte dei conti  
Doc.: A6-0015/2004  
Procedura: Consultazione legislativa  
Relazione senza dibattito, ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento del Parlamento  
Votazione: 28.10.2004  

Il Parlamento europeo, votando a scrutinio segreto (435 voti favorevoli, 39 contrari e 36 astensioni), ha approvato la relazione di Szabolcs FAZAKAS (PSE, HU) che esprime parere favorevole alla nomina del candidato cipriota Kikis KAZAMIAS come membro della Corte dei conti. Già nel maggio 2004, erano stati nominati nove candidati dei nuovi Stati membri, ma quello cipriota aveva ritirato la sua candidatura dopo il parere contrario del Parlamento europeo.  

Kikis KAZAMIAS ha 53 anni, è sposato e padre di tre figli. E' stato banchiere, deputato al Parlamento cipriota per il Partito progressista dei lavoratori (AKEL), nonché ministro delle Comunicazioni e dei Lavori pubblici.  

Assistenza macrofinanziaria a Serbia e Montenegro  

Enrique BARÓN CRESPO (PSE, ES)  
Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa all’assistenza macrofinanziaria a Serbia e Montenegro e che modifica la decisione 2002/882/CE del Consiglio intesa a concedere un'ulteriore assistenza macrofinanziaria alla Repubblica federale di Iugoslavia  
Doc.: A6-0025/2004  
Procedura: Consultazione legislativa  
Relazione senza dibattito, ai sensi dell'articolo 43, paragrafo 1 del Regolamento  
Votazione: 28.10.2004  

La relazione è stata approvata.  

Per ulteriori informazioni:

Richard Freedman

(Strasburgo) Tel.(33-3) 881 73785

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 41448

e-mail :         indu-press@europarl.eu.int  

Assistenza macrofinanziaria alla Bosnia-Erzegovina  

Enrique BARÓN CRESPO (PSE, ES)  
Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio recante modifica della decisione 2002/883/CE del Consiglio intesa a concedere un'ulteriore assistenza macrofinanziaria alla Bosnia-Erzegovina  
Doc.: A6-0026/2004  
Procedura: Consultazione legislativa  
Relazione senza dibattito, ai sensi dell'articolo 43, paragrafo 1 del Regolamento  
Votazione: 28.10.2004  

La relazione è stata approvata.  

Per ulteriori informazioni:

Richard Freedman

(Strasburgo) Tel.(33-3) 881 73785

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 41448

e-mail :         indu-press@europarl.eu.int

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TABELLA DI BILANCIO 2005

(1ª lettura)

(cifre arrotondate in milioni di euro)

 

BILANCIO 2004

MASSIMALI PROSPETTIVE FINANZIARIE 2005

PPB COMMISSIONE 2005

PB CONSIGLIO

(1ª lettura)

PB PARLAMENTO

1ª lettura

Impegni

Stanziam.

Impegni

Stanziam.

Impegni

Stanziam.

Impegni

Stanziam.

Impegni

Stanziam.

1.      PAC

46.781

45.693

51.439

 

50.675

50.113

49.675

49.114

50.722

50.160

         1.a - Spese agricole

40.245

40.245

44.598

 

43.834

43.834

42.834

42.834

.43881

43881

         1.b - Sviluppo rurale

6.536

5.448

6.841

 

6.841

6.279

6.841

6.279

6.841

6.279

2.      AZIONI STRUTTURALI

41.035

30.822

42.441

 

42.378

35.396

42.379

32.396

42.378

36.219

         Fondi strutturali

35.353

28022

 

 

37.246

32.390

37.246

32.390

37.246

33.213

         Fondi di coesione

5.682

2.800

 

 

5.132

3.006

5.132

3.006

5.132

3.006

3.      POLITICHE INTERNE

8.705

7.510

9.012

 

8.959

7.729

8.903

7.686

9.012

7.878

4.      AZIONI ESTERNE

5.177

4.951

5.119

 

5.234

5.010

5.105

4.986

5.119

5.322

5.      SPESE

         AMMINISTRATIVE

6.121

6.121

6.360

 

6.389

6.389

6.308

6.308

6.357

6.357

6.      RISERVE

442

442

446

 

446

446

446

446

446

446

7.      AIUTI PRE-ADESIONE

1.733

2.856

3.472

 

1.856

3.180

1.856

2.980

1.856

3.576

8.      COMPENSAZIONI

1.410

1.410

1.305

 

1.305

1.305

1.305

1.305

1305

1.305

TOTALE

111.404

99.806

119.594

114.235

117.242

109.568

115.977

105.221

117.195

111.264

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Guantanamo: fermezza con il terrorismo ma nel rispetto dei valori fondamentali

Risoluzione comune su Guantánamo
Doc.: B6-0114/2004
Procedura: Risoluzione comune
Dibattito: 28.10.2004
Votazione: 28.10.2004

 

Adottando una risoluzione comune su Guantánamo, il Parlamento europeo ribadisce che, dinanzi alla minaccia di terrorismo, «uno dei primi doveri delle democrazie è di proteggere i propri cittadini con risolutezza, di lottare contro il terrorismo con fermezza e tenacia e di individuare e smantellare tutte le reti terroristiche». Tuttavia i deputati sostengono con altrettanta  forza «che questa lotta non può essere condotta in violazione del diritto internazionale e a scapito dei valori fondamentali comuni radicati quali il rispetto dei diritti umani, dello Stato di diritto e delle convenzioni di Ginevra in materia».

 

Il Parlamento, peraltro, rileva con soddisfazione che ad alcuni detenuti sia stato riconosciuto in misura crescente il diritto conversazioni private con avvocati indipendenti, ma insiste sul fatto che ogni detenuto dovrebbe essere processato tempestivamente «in un'udienza giusta e pubblica da parte un tribunale competente, indipendente e imparziale».

 

Infine, nel ribadire le sue raccomandazioni al Consiglio approvate nel marzo 2004 per quanto attiene all'aspetto giuridico della detenzione dei prigionieri a Guantánamo Bay e alle possibili ripercussioni sul partenariato tra l'UE e gli USA, il Parlamento invita l'amministrazione statunitense a consentire lo svolgimento di un'indagine imparziale e indipendente sulle accuse di tortura e maltrattamento di tutte le persone private della libertà sotto custodia statunitense.

Iran: no alla pena di morte ai minorenni e garantire le libertà civili

Risoluzione comune sull'Iran
Doc.: B6-0107/2004
Procedura: Risoluzione comune
Dibattito: 28.10.2004
Votazione: 28.10.2004

Il Parlamento europeo, con 105 voti favorevoli e 6 astensioni, ha adottato una risoluzione comune che «condanna con forza l'esecuzione di Ateqeh Rajabi e tutte le altre condanne a morte ed esecuzioni di minorenni in Iran» e invita le autorità iraniane a porre immediatamente fine a tutti i tentativi di lapidazione e a impedire qualunque ulteriore applicazione della pena di morte ai minorenni. Il Parlamento, inoltre, ribadendo la sua generale opposizione alla pena di morte, auspica che una riforma giudiziaria «ponga fine in Iran a tale prassi inumana» e invita le autorità iraniane a dimostrare la loro volontà di dare esecuzione alla moratoria sulla lapidazione da esse pubblicamente dichiarata.

 

I deputati, poi, condannano i recenti arresti arbitrari di giornalisti e invitano le autorità a rilasciare tutti i detenuti perseguiti o condannati per reati legati alla libertà di stampa e d'opinione. In tale ambito essi condannano il divieto di espatrio imposto al giornalista e attivista per i diritti umani Emadeddin Baghi nonché a molti altri cittadini iraniani, e invitano le autorità iraniane a sospendere immediatamente tale divieto. Il Parlamento iraniano è quindi invitato ad adattare la legge sulla stampa e il codice penale iraniano alla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici e in particolare ad eliminare tutte le disposizioni penali riguardanti l'espressione pacifica delle proprie opinioni, anche a mezzo stampa. I deputati, inoltre, invitano le autorità iraniane a sospendere la prassi di arrestare i membri delle famiglie di giornalisti e riformisti. Il Parlamento, pertanto, chiede che la Presidenza del Consiglio e le rappresentanze diplomatiche degli Stati membri in Iran avviino con urgenza un'attività concertata per rispondere a queste preoccupazioni, esigendo in particolare l'immediato rilascio dei giornalisti.

 

I deputati, infine, invitano il Consiglio a presentare una risoluzione a nome dell'Unione europea sul deterioramento della situazione dei diritti dell'uomo in Iran entro la prossima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e, oltre a sorvegliare con attenzione gli sviluppi in Iran, a sollevare le gravi preoccupazioni sugli abusi in materia dei diritti dell'uomo nel quadro del dialogo UE-Iran sui diritti dell'uomo.

Moratoria sulle munizioni a frammentazione

Risoluzione comune sulle munizioni a frammentazione
Doc.: B6-0108/2004
Procedura: Risoluzione comune
Dibattito: 28.10.2004
Votazione: 28.10.2004

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione comune che richiede una moratoria immediata «sull'uso, lo stoccaggio, la produzione, il trasferimento o l'esportazione di munizioni a frammentazione, comprese le munizioni e submunizioni lanciate da missili, razzi e proiettili d'artiglieria», fin quando non venga stipulato un accordo internazionale sulla regolamentazione, restrizione o messa al bando di tali armi.

 

Il Parlamento, inoltre, fa appello a tutti coloro che fanno uso di munizioni a frammentazione e armi similari in grado di produrre residuati bellici, «ad assumersi la responsabilità della successiva bonifica» ed insiste affinché ogni mina potenzialmente in grado di esplodere a causa della presenza, prossimità o contatto di una persona, sia considerata una mina anti-persona vietata dalla Convenzione di Ottawa, affermando così il divieto di ricorrere «a trappole e fili d'inciampo, spolette a pressione, dispositivi anti-manipolazione e simili congegni».

 

I deputati, poi, insistono sulla necessità che le truppe dell'UE si astengano dal far uso di qualunque tipo di munizioni a frammentazione, fin quando non venga stipulato un accordo internazionale che regoli, limiti o vieti tali ordigni e chiedono agli Stati membri ad adottare immediatamente provvedimenti che assicurino la distruzione delle mine anticarro in grado di esplodere a causa della presenza, prossimità o contatto di una persona. La Commissione, inoltre, è invitata a rafforzare l'assistenza finanziaria alle comunità e alle persone colpite da munizioni a frammentazione inesplose, con tutti i mezzi disponibili.

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