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Relazioni esterne


UE-USA: più motivi di unione che di divisione

Risoluzione sullo stato del partenariato transatlantico alla vigilia del vertice UE-USA di Dublino del 25 e 26 giugno 2004
Doc.: B5-0185/2004
Procedura: Risoluzione
Dibattito: 21.04.2004
Votazione: 21.04.2004

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sullo stato del partenariato transatlantico, alla vigilia del vertice UE-USA di Dublino del 25 e 26 giugno 2004. L'Aula ritiene che, a dispetto di talune fondamentali divergenze, esistano più motivi di unione che di divisione tra l'Europa e gli Stati Uniti e sottolinea l'importanza di un dialogo esauriente che riguardi la cooperazione politica, economica, di difesa e di sicurezza tra le due parti, come base fondamentale per la relazione transatlantica. I deputati rimarcano il fatto che un'Unione europea adeguatamente sostenuta da una PESC rafforzata rappresenti una precondizione per un partenariato equilibrato. Essi ritengono inoltre che i fondamenti economici per un partenariato rafforzato tra UE e USA siano solidi ma vadano migliorati, e che vadano inoltre sviluppati i fondamenti di difesa e sicurezza.

In merito alle questioni politiche più urgenti, i parlamentari propongono l'istituzione di una «comunità di azione» transatlantica in materia di cooperazione regionale e globale che affronti le seguenti priorità:

·         il rafforzamento dell'ONU

·         la pace nel Medio Oriente allargato

·         la lotta al terrorismo

·         il contenimento della proliferazione di armi nucleari, chimiche e biologiche

·         la lotta all'AIDS

·         l'integrazione nel lungo periodo della Cina all'interno della comunità internazionale

·         proseguimento della trasformazione della Russia in uno Stato democratico

·         il futuro del Tribunale penale internazionale.

L'Aula ribadisce il suo invito al Quartetto, segnatamente all'Unione europea e agli Stati Uniti, ad esercitare tutta la loro influenza e volontà politica per costringere coloro i quali ancora si oppongono al processo di pace in Medio Oriente ad intraprendere interventi decisivi in favore della pace. I deputati intendono la PESD come politica da sviluppare a complemento della NATO e come rafforzamento del suo pilastro europeo. Essi ribadiscono che lo sviluppo di una politica di difesa europea, caratterizzata da una capacità di reazione autonoma in grado di fornire una risposta militare europea credibile, comporterà un sostanziale rafforzamento della NATO e, pertanto, delle relazioni transatlantiche. Essi chiedono altresì l'istituzione di un quadro per un dialogo permanente e più ampio UE-USA sulla sicurezza fondato sulle rispettive strategie in tale settore.

I parlamentari propongono l'avviamento di un piano di azione di 10 anni volto ad intensificare ed ampliare il mercato transatlantico al pari della cooperazione economica e monetaria transatlantica, nell'ottica di creare un unico mercato transatlantico entro il 2015. Essi esortano tuttavia ad anticipare la data prevista, proponendo il 2010, per il mercato dei servizi finanziari e dei capitali, dell'aviazione, dell'economia digitale, della politica di concorrenza e della cooperazione normativa. Essi reputano che tutte le iniziative summenzionate debbano condurre alla conclusione in tempo debito di un trattato quadro UE-USA che comprenda il completamento del mercato transatlantico inteso al conseguimento della libera circolazione di beni, capitali, servizi e persone.

Per ulteriori informazioni:

Joëlle Fiss

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 41075

e-mail : foreign-press@europarl.eu.int

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Un mondo senza mine antiuomo

Risoluzione comune sulla preparazione della prima Conferenza di revisione del Trattato di Ottawa sulle mine antiuomo
Doc.: B5-0215/2004
Procedura: Risoluzione comune
Dibattito: 22.04.2004
Votazione: 22.04.2004

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla preparazione della prima Conferenza di revisione del Trattato di Ottawa sulle mine antiuomo con la quale invita tutti i paesi che non abbiano ancora firmato la Convenzione sull'interdizione dell'uso, della produzione, della creazione di scorte e del trasferimento delle mine antipersona e sulla loro distruzione «ad aderirvi senza indugio».

I deputati plaudono alla dichiarazione rilasciata dalla Presidenza, a nome dell'Unione europea, nella prospettiva del vertice di Nairobi su un mondo senza mine, in cui si afferma che la prima conferenza di revisione non dovrebbe solo procedere a un inventario dei risultati raggiunti, ma anche appuntare la propria attenzione sul futuro. Essi, inoltre, osservano che l'Unione europea auspica che la conferenza di Nairobi del 2004 riesca a raggiungere un accordo su un «piano d'azione chiaro e realizzabile, contenente le misure concrete necessarie per compiere progressi significativi nel periodo compreso fra il 2004 e il 2009».

Il Parlamento, invita la Conferenza di revisione di Nairobi della Convenzione di Ottawa ad assumere «un forte impegno»  invitando tutti gli attori non statali a firmare «l'atto di impegno per l'adesione a un bando totale delle mine terrestri antiuomo e per la cooperazione nell'azione in materia». Inoltre, chiede maggiori risorse «per lo sminamento umanitario, la sensibilizzazione sui rischi connessi alle mine e la cura, la riabilitazione e la reintegrazione sociale ed economica delle vittime delle mine nelle zone poste sotto il controllo statale e sotto il controllo di fatto di attori armati non statali».

I deputati, poi, ricordano che l'Unione europea si è impegnata a stanziare 240 milioni di euro per il periodo dal 2002 al 2009  e che la sua strategia d'azione contro le mine si basa su cinque elementi in sinergia tra loro: azioni intese a stigmatizzare l'uso delle mine antipersona e sostegno della loro interdizione totale, educazione ai rischi legati alle mine, operazioni di bonifica, assistenza alle vittime, distruzione degli arsenali.

Ricordando che uno degli aspetti ambiziosi del trattato sulla messa al bando delle mine riguardava la fissazione di obiettivi di sminamento a livello mondiale e che le prime scadenze per le operazioni di bonifica saranno nel 2009, il Parlamento osserva con rammarico che la lentezza delle operazioni di sminamento e l'impiego di ulteriori mine terrestri durante i conflitti significano che tali obiettivi non saranno raggiunti «se non vi sarà una chiara dimostrazione di volontà politica e se non verranno impegnate risorse da tutti gli Stati parti della Convenzione». In tale ambito, invita tutti gli Stati parti della Convenzione interessati dal problema delle mine «a fissare ed eseguire piani nazionali strategici attuabili d'azione contro le mine, coerenti con il calendario previsto nella Convenzione».

Per ulteriori informazioni:

Joëlle Fiss

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 41075

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Unione europea e Pakistan

Risoluzione sulla situazione concernente i diritti dell'uomo e la democrazia nella Repubblica islamica del Pakistan
Doc.: B5-0187/2004
Procedura: Risoluzione
&
Elmar BROK (PPE/DE, D)
Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla firma dell'accordo di cooperazione tra la Comunità europea e la Repubblica islamica del Pakistan
Doc.: A5-0275/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Dibattito: 21.04.2004
Votazione: 22.04.2004

Pakistan: preoccupazione per il ruolo dei militari nella vita politica

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla situazione concernente i diritti dell'uomo e la democrazia in Pakistan. I deputati prendono atto della difficile decisione presa dal Pakistan per venire incontro alle attese della comunità internazionale nella lotta al terrorismo, nonché dell'importante ruolo che esso svolge per il rafforzamento della sicurezza globale. Essi rilevano altresì che il Pakistan ha recentemente adottato misure decisive, seppure impopolari nel paese, contro Al Qaida e il ritorno dei talebani nel Waziristan. L'Aula deplora tuttavia il fatto che i militari continuino ad esercitare forti pressioni sulla vita politica e di governo del Pakistan ed esprime preoccupazione per il fatto che l'istituzione di un Consiglio di sicurezza nazionale legittima il ruolo dei militari nella vita politica.

I parlamentari hanno manifestato inquietudine per le gravi e continue violazioni dei diritti dell'uomo perpetrate in Pakistan a danno delle donne, l'infanzia, le minoranze religiose (tra queste, la comunità Ahmadi e la minoranza cristiana che hanno subito persecuzioni in applicazione delle leggi sulla blasfemia) e i giornalisti. Essi richiamano l'attenzione sul fatto che la comunità internazionale nutre serie preoccupazioni a proposito del ruolo svolto dal Pakistan nella proliferazione delle armi nucleari.

Accordo di cooperazione UE-Pakistan

Il Parlamento europeo ha adottato una relazione di Elmar BROK (PPE/DE, D) che approva l'accordo di cooperazione tra la Comunità europea il Pakistan. L'Aula chiede alla Commissione di presentare al Parlamento, un anno dopo l'entrata in vigore dell'accordo, una relazione sulla sua attuazione e sul suo impatto in termini di diritti umani e democratizzazione, esaminando altresì quali provvedimenti adottare qualora in tali ambiti non venga registrato alcun miglioramento.

Per ulteriori informazioni:

Marjory van den Broeke

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 44304

e-mail : foreign-press@europarl.eu.int

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Affari economici e monetari


Politiche economiche: più crescita economica e produttività

Christa RANDZIO-PLATH (PSE, D)
Relazione sulla raccomandazione della Commissione relativa agli aggiornamenti 2004 degli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e della Comunità (per il periodo 2003-2005)
Doc.: A5-0280/2004
Procedura: Iniziativa
Dibattito: 22.04.04
Votazione: 22.04.04

Il Parlamento ha adottato la relazione di Christa RANDZIO-PLATH (PSE, D) che critica la raccomandazione della Commissione relativa agli aggiornamenti 2004 degli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e della Comunità (per il periodo 2003-2005). Nonostante le linee guida siano considerate valide, infatti, i deputati ritengono che esse debbano essere maggiormente incentrate «sulle riforme strutturali, la creazione di ulteriori e migliori posti di lavoro e gli investimenti».

Mentre la Commissione pone l'accento dell'aggiornamento sull'integrazione dei dieci nuovi Stati membri, il Parlamento sottolinea che si deve fare fronte ad una «prolungata fase di rallentamento economico» negli attuali membri dell'Unione. Va quindi rafforzata la crescita economica e l'aumento della produttività e si deve prestare più attenzione alla sostenibilità in campo economico, sociale e ambientale. Ciò, secondo i deputati, potrà contribuire «a ridurre la vulnerabilità dell’Europa nei confronti degli impatti negativi dell’apprezzamento dell’euro e di altri shock e rischi esterni» (come il terrorismo internazionale), nonché agevolare «l’integrazione del mercato interno e l’effettiva convergenza economica di tutti gli Stati membri».

Il Parlamento, inoltre, ritiene che si debba dare «maggiore importanza agli investimenti a favore dell’istruzione, dell’acquisizione di competenze, della formazione, della formazione permanente, dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo nonché di una politica industriale che presti particolare attenzione alle PMI, all’energia rinnovabile e alle tecnologie rispettose dell’ambiente». Più in particolare, i deputati, ritengono che dovrebbe essere attuato rapidamente il Piano d’azione per promuovere la tecnologia ambientale e che è opportuno rafforzare le strategie che hanno un «impatto decisivo sulla convergenza economica reale, sulla riduzione del settore informale, sull’esclusione sociale e sull’eradicazione della povertà».

Secondo i parlamentari, poi, si potrebbero finanziare investimenti destinati ad incrementare la crescita mediante il miglioramento della riscossione delle entrate pubbliche, con particolare attenzione al problema ampiamente diffuso della frode fiscale, mentre la Commissione dovrebbe lavorare con gli Stati membri per istituire un sistema di cooperazione e di analisi comparativa volto a combattere la frode fiscale e la concorrenza sleale in materia fiscale. Infine, essi ritengono che sia essenziale «avviare negoziati per l’adozione di misure adeguate ed eque volte ad accrescere l’adattabilità dei lavoratori, la flessibilità nei contratti standard e la sicurezza dei contratti non standard, attirando un numero maggiore di persone e permettendo loro di conservare il posto di lavoro, nonché incrementando gli investimenti nel capitale umano».

Per ulteriori informazioni:

Elina Viilup

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 31056

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Relazione d'attività della BEI

Christa RANDZIO-PLATH (PSE, D)
Relazione sulla relazione di attività per il 2002 della Banca europea per gli investimenti
Doc.: A5-0258/2004
Procedura: Iniziativa
Dibattito: 22.04.2004
Votazione: 22.04.2004

Il Parlamento ha adottato la risoluzione di Christa RANDZIO-PLATH (PSE, D) in merito alla relazione di attività per il 2002 della Banca europea per gli investimenti, ora all'esame della Plenaria, con la quale si congratula «del miglioramento, della trasparenza delle informazioni che la BEI mette a disposizione del pubblico».

I deputati, tuttavia, invitano la BEI a controllare meglio e a rendere trasparenti la natura e la destinazione finale dei suoi prestiti globali a favore di PMI e di infrastrutture piccole e medie e di altre opere pubbliche, nonché a garantire alla PMI la disponibilità di capitale di rischio «adeguato in tutti i settori per i quali è problematico attirare capitali dalla Borsa». Inoltre, essi sostengono i suoi tentativi di perfezionare il suo coordinamento con la Commissione e di informare il Parlamento a tale riguardo rispetto ai fondi strutturali e al Fondo di coesione dell'UE.

La relazione, peraltro, ribadisce la necessità di porre la BEI sotto supervisione prudenziale (della Banca centrale europea o di qualsiasi altra struttura che opera nel settore della supervisione bancaria a livello europeo) e, riconoscendo che ciò deve essere disciplinato dal trattato, invita la Commissione e gli Stati membri a presentare iniziative al proposito. In tale ambito, si chiede che la Corte dei conti abbia almeno gli stessi diritti di controllo nei confronti della BEI di quelli che ha nei confronti della BCE, ossia per quanto riguarda l'efficienza operativa della gestione.

I deputati propongono alla BEI di pubblicare periodicamente una valutazione dettagliata delle sue attività finanziarie, che includa separatamente le sue attività dirette e quelle realizzate attraverso terzi (prestiti, capitali di rischio, fondi, ecc.), e le sue operazioni di derivati. Inoltre, raccomandano alla BEI di pubblicare anche informazioni sui eventuali progetti non riusciti in modo da fare tesoro di tali esperienze. Peraltro, essi deplorano che le informazioni presentate dalla BEI sul suo sito web siano soltanto in tre lingue comunitarie.

La relazione, infine, sollecita il nuovo Parlamento europeo a organizzare un'audizione di esperti sulla relazione annuale della BEI per il 2003 e 2004 e a formulare le conclusioni per il processo di Lisbona per quanto riguarda le politiche della BEI.

Per ulteriori informazioni:

Elina Viilup

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 31056

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Tassazione dei prodotti energetici a Cipro

Christa RANDZIO-PLATH (PSE, D)
Relazione sulla proposta di direttiva sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2003/96/CE per quanto riguarda la possibilità che Cipro applichi ai prodotti energetici e all'elettricità esenzioni o riduzioni temporanee dei livelli di tassazione
Doc.: A5-0264/2004
Procedura: Consultazione legislativa

Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158, par. 1, del Regolamento del Parlamento
Votazione: 20.04.2004

La relazione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Elina Viilup

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 31056

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BCE: nomina di un nuovo membro del Comitato esecutivo

Christa RANDZIO-PLATH (PSE, D)
Relazione sul progetto di raccomandazione del Consiglio riguardante la nomina del sig. José Manuel González-Parámo a membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea
Doc.: A5-0273/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 20.04.2004

La relazione è stata approvata con 363 voti favorevoli, 113 contrari e 52 astensioni.

Per ulteriori informazioni:

Paula Fernández Hervás

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 42535

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oppure

Elina Viilup

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Servizi tassati nel luogo in cui sono usufruiti

Othmar KARAS (PPE/DE, A)
Relazione sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 77/388/CEE per quanto riguarda il luogo delle prestazioni di servizi
Doc.: A5-0233/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 20.04.2004

La relazione è stata approvata.

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Elina Viilup

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Fiscalità di interessi e canoni fra società consociate

Christa RANDZIO-PLATH (PSE, D)
Relazione sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2003/49/CE per quanto riguarda la possibilità per alcuni Stati membri di prevedere periodi transitori per l'applicazione di un regime fiscale comune relativo ai pagamenti di interessi e canoni fra società consociate di Stati membri diversi
Doc.: A5-0276/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158 del Regolamento del Parlamento
Votazione: 21.04.2004

La relazione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Elina Viilup

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 31056

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Area unica dei pagamenti: sicurezza, responsabilità, trasparenza e efficienza

Alexander RADWAN (PPE/DE, D)
Relazione sul quadro normativo per un'area unica dei pagamenti
Doc.: A5-0192/2004
Procedura: Iniziativa
Dibattito: 19.04.2004
Votazione: 21.04.2004

La relazione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Elina Viilup

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Sviluppo e Cooperazione


Le azioni di cooperazione allo sviluppo

Fernando FERNÁNDEZ MARTÍN (PPE/DE, E)
Relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 975/1999 che fissa le modalità di attuazione delle azioni di cooperazione allo sviluppo, che contribuiscono all'obiettivo generale di sviluppo e consolidamento della democrazia e dello stato di diritto nonché a quello del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
Doc.: A5-0279/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Dibattito: 21.04.2004
Votazione: 22.04.2004

Il Parlamento europeo ha adottato una relazione di Fernando FERNÁNDEZ MARTÍN (PPE/DE, E) sulle modalità di attuazione delle azioni di cooperazione allo sviluppo. Esse sono finanziate dall'Iniziativa europea per la democrazia e i diritti dell'uomo, creata nel 1994 sotto la spinta del Parlamento europeo. Si tratta dell'unico programma nel quale non è necessario l'accordo delle autorità nazionali dei Paesi nei quali le azioni vengono condotte, il che lo rende particolarmente sensibile.

La proposta prevede di prolungare il regolamento adottato nel 1999 per due anni, fino alle prossime Prospettive finanziarie, adattandolo al nuovo regolamento finanziario. Alcune nuove disposizioni prevedono una migliore informazione del Parlamento sui lavori del comitato che ha il compito di attuare il regolamento.

Un emendamento approvato dall'Aula stabilisce che, nel caso di missioni osservative UE per le elezioni e le procedure «amicus curiae», le persone fisiche sono ammissibili al finanziamento. Inoltre il Parlamento sarà regolarmente informato dei programmi stabiliti dalla Commissione e della loro applicazione.

Per ulteriori informazioni:

Armelle Douaud

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 43806

e-mail :         deve-press@europarl.eu.int

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Industria


eContent: contenuti digitali europei più accessibili

W.G. VAN VELZEN (PPE/DE, NL)
Relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma comunitario pluriennale inteso a rendere i contenuti digitali europei più accessibili, utilizzabili e sfruttabili
Doc.: A5-0235/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Dibattito: 21.04.2004
Votazione: 22.04.2004

Il Parlamento europeo ha adottato una relazione di W.G. VAN VELZEN (PPE/DE, NL) sul programma eContent. Si tratta di un programma pluriennale inteso a rendere i contenuti digitali europei più accessibili, utilizzabili e sfruttabili. La Commissione ne ha proposto una revisione allo scopo di facilitare l'accesso ai contenuti digitali europei, di migliorare la qualità attraverso lo scambio di buone pratiche in merito al contenuto digitale e di rafforzare la cooperazione tra coloro i quali, fornitori e utenti, sono interessati a questo aspetto.

L'Aula ha voluto chiarire gli obiettivi del programma, ritenuti troppo generici, e limitare in alcuni casi l'applicazione del programma ai settori di interesse pubblico. Inoltre la Commissione, che deve presentare una relazione di valutazione entro gennaio 2007, deve riferire sulla compatibilità dell'importo previsto con le prospettive finanziarie per il 2007-2008 e, ove opportuno, deve adottare le misure necessarie nell'ambito della procedura di bilancio per il 2007-2008, al fine di garantire la compatibilità degli stanziamenti annuali con le prospettive finanziarie.

I deputati hanno infine stabilito che il quadro finanziario per l'attuazione dell'azione comunitaria per il periodo dal 1°gennaio 2005 al 31 dicembre 2008 è fissato a 163 milioni di euro, 55,6 milioni dei quali destinati al periodo fino al 31 dicembre 2006. Per il periodo successivo al 31 dicembre 2006, l'importo si ritiene confermato qualora risulti compatibile, per questa fase, con le prospettive finanziarie vigenti per il periodo a partire dal 2007.

Per ulteriori informazioni:

Richard Freedman

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 41448

e-mail :         indu-press@europarl.eu.int

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Piccole e Medie Imprese: fallito il programma, si chiude JEV

Paul RÜBIG (PPE/DE, A)
Relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione 2000/819/CE relativa a un programma pluriennale a favore dell’impresa e dell’imprenditorialità, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI) (2001-2005)
Doc.: A5-0237/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Dibattito: 21.04.2004
Votazione: 22.04.2004

A seguito del fallimento del programma Joint European Venture (JEV) a favore delle piccole e medie imprese, il Parlamento ha adottato la relazione di Paul RÜBIG (PSE, D) che appoggia la proposta di progressiva eliminazione del programma e la ricollocazione di 43 milioni di euro non utilizzati nel bilancio comunitario.

La relazione sottolinea che JEV non ha raggiunto i suoi obiettivi. Il programma è oneroso, lento e con un'amministrazione complicata. Le domande di intervento sono state poco numerose, mentre ogni tentativo di semplificazione importante per migliorare attrattiva e efficacia comporterebbe la perdita di tutti i crediti impegnati e non utilizzati, ossia 43 milioni di euro. Inoltre, il bilancio attualmente impegnato non può essere utilizzato in progetti che coinvolgano i paesi candidati.

I programmi a favore delle PMI, secondo i parlamentari, dovrebbero avere l'obiettivo di trovare efficacemente rimedio alle lacune del mercato per quanto riguarda l'accesso al capitale di rischio, incoraggiando la partecipazione sia degli attori privati sia di quelli pubblici. Infine, i deputati chiedono alla Commissione di presentare una relazione annuale al Parlamento ed al Consiglio sull'attuazione del programma pluriennale a favore delle PMI, nonché delle relazioni generali per il 2005 ed il 2006, anno in cui il programma volge al termine.

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Richard Freedman

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Accordo con l'Agenzia spaziale europea

Guido BODRATO (PPE/DE, I)
Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio concernente la conclusione dell'accordo quadro tra la Comunità europea e l'Agenzia spaziale europea
Doc.: A5-0222/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Dibattito: Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 20.04.2004

Il Parlamento europeo ha adottato una relazione di Guido BODRATO (PPE/DE, I) sull'accordo quadro tra la Comunità europea e l'Agenzia spaziale europea. L'Aula, nel raccomandare l'approvazione dell'accordo, ha ritenuto necessario proporre un emendamento puramente formale alla base giuridica. L'accordo avrà un costo totale di 3,624 milioni di euro per quattro anni (2004-2007). Esso si basa sui principi di efficienza e di interesse reciproco, allo scopo di evitare ogni duplicazione di sforzi, con l'obiettivo finale di conseguire uno sviluppo coerente e progressivo di una Politica spaziale europea. Per la prima volta, vengono fissati degli obiettivi comuni e vengono istituite delle relazioni di lavoro formali tra le due organizzazioni.

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Richard Freedman

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Norme tecniche per i veicoli a motore

Luis BERENGUER FUSTER (PSE, E)
Raccomandazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione della Comunità europea in merito al progetto di regolamento della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni unite riguardante le prescrizioni tecniche uniformi applicabili al comportamento alla combustione dei materiali impiegati nell'allestimento interno di talune categorie di veicoli a motore
Doc.: A5-0238/2004
Procedura: Parere conforme
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158, paragrafo 1, del Regolamento del Parlamento
Votazione: 21.04.2004

La raccomandazione è stata approvata.

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Richard Freedman

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Norme tecniche per la protezione dei veicoli contro impieghi non autorizzati

Luis BERENGUER FUSTER (PSE, E)
Raccomandazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione della Comunità europea in merito al progetto di regolamento della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni unite riguardante le prescrizioni tecniche uniformi in tema di protezione degli autoveicoli contro impieghi non autorizzati
Doc.: A5-0240/2004
Procedura: Parere conforme
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158, paragrafo 1, del Regolamento del Parlamento
Votazione: 21.04.2004

La raccomandazione è stata approvata.

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Richard Freedman

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Norme tecniche dei pneumatici

Luis BERENGUER FUSTER (PSE, E)
Raccomandazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione della Comunità europea in merito al progetto di regolamento della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni unite riguardante le prescrizioni uniformi in tema d’omologazione dei pneumatici sotto il profilo del rumore di rotolamento
Doc.: A5-0239/2004
Procedura: Parere conforme
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158, paragrafo 1, del Regolamento del Parlamento
Votazione: 21.04.2004

La raccomandazione è stata approvata.

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Richard Freedman

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Energia


Approvvigionamento di gas

Peter Michael MOMBAUR (PPE/DE, D)
Relazione sulla modifica della base giuridica e sull'orientamento generale" del Consiglio in vista dell'adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di gas naturale
Doc.: A5-0213/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
&
Esko SEPPÄNEN (GUE/NGL, FIN)
Relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle condizioni di accesso alle reti di trasporto del gas
Doc.: A5-0254/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Dibattito: 19.04.2004
Votazione: 20.04.2004

Approvvigionamento di gas naturale

Il Parlamento ha adottato la relazione di Peter Michael MOMBAUR (PPE/DE, D) che accetta il cambiamento di base giuridica riguardo alla proposta di direttiva concernente misure volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di gas naturale. I deputati, pertanto, rinunciano al potere di codecisione.

La proposta originaria della Commissione si basava sull'articolo 95 del Trattato (completamento del mercato interno), che implica la procedura di codecisione. D'altra parte, il Consiglio ha adottato all'unanimità un testo interamente modificato in linea con la proposta del Parlamento basandolo, peraltro, sull'articolo 100 del Trattato che non prevede la partecipazione del Parlamento. Questo cambiamento di base giuridica è giustificato dal fatto che il Parlamento e, successivamente, il Consiglio hanno eliminato dalla proposta tutte le disposizioni che prevedevano un ampia armonizzazione a livello comunitario del settore dell'approvvigionamento in gas naturale.

Nella sua prima lettura del settembre 2003, infatti, il Parlamento europeo ha apportato diverse modifiche sostanziali alla proposta della Commissione, considerandola un'ingerenza eccessiva nella responsabilità delle imprese e degli Stati membri. I deputati, in particolare, non consideravano accettabile la fissazione di norme di sicurezza quantificabili a livello europeo; la preferenza per il ricorso a determinati strumenti, ad esempio lo stoccaggio di gas, al fine di realizzare l'osservanza di tali norme; la possibilità d'ingerenza della Commissione nella libertà contrattuale delle imprese, soprattutto nel settore dei contratti di approvvigionamento a lungo termine; un meccanismo di reazione alle crisi che non tiene conto della gerarchia delle responsabilità (imprese - Stati membri - Commissione).

E' stata proposta invece la seguente gerarchia di misure: 1) responsabilità delle imprese; 2) determinazione degli obblighi delle imprese da parte degli Stati membri; 3) attività a livello UE solo in situazioni di emergenza estreme e ben definite per quanto riguarda l'approvvigionamento, dapprima tramite consultazioni da parte della Commissione e solo successivamente mediante l'adozione di misure ed eventualmente decisioni. Il Consiglio ha recepito tali osservazioni ed ha sostanzialmente seguito, per tutti i punti importanti, l'orientamento espresso dal Parlamento in prima lettura. Di conseguenza, i deputati hanno aderito alla posizione del Consiglio e hanno accettato l'articolo 100 come unica base giuridica possibile. In questo senso l'attuale consultazione non costituisce una seconda lettura nell'ambito della procedura di codecisione, ma una nuova consultazione.

Accesso alle reti di trasporto del gas

L'Aula ha anche adottato la relazione di Esko SEPPÄNEN (GUE/NGL, FIN), la quale prevede una serie di emendamenti alla proposta di regolamento relativo alle condizioni di accesso alle reti di trasporto del gas. I punti principali riguardavano il campo d'applicazione del regolamento, le procedure di comitatologia e le scadenze per l'applicazione della normativa, che entrerà in vigore il 1° luglio 2005 senza eccezioni.

I deputati chiedono di rimuovere sia le barriere al trasporto di gas tra sistemi di trasmissione, sia quelle all'accesso di nuovi operatori. La creazione di un effettivo mercato interno del gas dovrebbe essere promossa aumentando il numero degli operatori presenti sul mercato capaci di trasportare il gas oltre le frontiere, il che comporterebbe un'intensificazione della concorrenza in tutta l'Unione europea. Contrariamente alla proposta della Commissione, che intende applicare il regolamento tenendo conto delle caratteristiche specifiche dei mercati nazionali e regionali, i parlamentari propongono di andare al di là di queste divisioni, al fine di consentire ai terzi che sono utenti della rete di spostare il loro gas da un sistema di trasporto verso un qualunque altro sistema di trasporto del gas fisicamente collegato all'interno dell'Unione europea, a beneficio della concorrenza nel mercato interno del gas.

L'Aula ritiene che gli oneri per l'accesso alle reti debbano facilitare lo scambio efficiente di gas e la concorrenza, evitando allo stesso tempo la compensazione incrociata tra utenti della rete, fornendo incentivi per gli investimenti e mantenendo o realizzando l’interoperabilità delle reti di trasporto. Al fine di garantire tariffe trasparenti, obiettive e non discriminatorie e facilitare l'utilizzo efficiente della rete del gas, i gestori delle reti di trasporto o le autorità nazionali competenti devono pubblicare «informazioni ragionevolmente e sufficientemente dettagliate sulla derivazione, metodologia e struttura delle tariffe».

I gestori delle reti di trasporto garantiscono l'interoperabilità tra i vari sistemi, inter alia mediante la partecipazione sia ad accordi normalizzati di interconnessione, sia ad accordi normalizzati di bilanciamento operativo a qualunque interfaccia. Ai fini della vendita o assegnazione dei servizi a terzi, qualsiasi impresa che detenga il monopolio dei diritti di capacità di lungo periodo ha i medesimi obblighi del gestore della rete di trasporto del gasdotto al quale tali diritti si riferiscono. Ciò per evitare che i gestori delle reti di trasporto eludano il presente regolamento, mediante un'altra impresa che detiene il monopolio dei diritti di capacità.

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Virginija Zabotkaite

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Mercato interno (dogane)


Codice doganale UE

Janelly FOURTOU (PPE/DE, F)
Relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio che istituisce un codice doganale comunitario
Doc.: A5-0255/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 20.04.2004

Con 454 voti favorevoli, 7 contrari e 51 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato una relazione di Janelly FOURTOU (PPE/DE, F) sul codice doganale comunitario. La proposta della Commissione tende a migliorare la sicurezza per quanto riguarda le merci che varcano i confini internazionali. I deputati ritengono necessario stabilire un livello equivalente di protezione nel corso dei controlli doganali effettuati sulle merci che entrano nella Comunità. Per realizzare questo obiettivo, occorre instaurare un livello equivalente di controllo doganale nella Comunità e garantire un'applicazione armonizzata dei controlli doganali da parte degli Stati membri, ai quali incombe principalmente tale applicazione.

L'Aula concorda con l'Esecutivo sul fatto che tutte le informazioni di natura riservata o fornite in via riservata sono coperte dal segreto d'ufficio e non devono essere divulgate dalle autorità competenti senza l'espressa autorizzazione della persona o dell'autorità che le ha fornite. Tuttavia, la trasmissione delle informazioni è consentita se le autorità competenti sono tenute a divulgare tali informazioni in virtù delle norme vigenti, segnatamente nell'ambito di procedimenti giudiziari. I parlamentari sottolineano come la divulgazione o la trasmissione delle informazioni debba avvenire nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti in materia di protezione dei dati.

L'Aula ha stabilito che controlli doganali ai fini della corretta applicazione della legislazione comunitaria possano essere effettuati in un Paese terzo, qualora un accordo internazionale lo preveda. Inoltre, quando i controlli sono effettuati da autorità diverse dalle autorità doganali, essi sono svolti in stretto coordinamento con queste ultime, ove è possibile contemporaneamente e nella stessa sede. La comunicazione di dati confidenziali alle autorità doganali e ad altre amministrazioni (ad esempio agenzie di sicurezza) di Paesi terzi è consentita solo nel quadro di un accordo internazionale previsto dalle disposizioni sulla protezione dei dati in vigore, in particolare la direttiva 95/46/CE sulla protezione dei dati.

Infine, l'autorità doganale può effettuare tutti i controlli ritenuti necessari per garantire la corretta applicazione della legislazione doganale e di altre norme che disciplinano i movimenti internazionali di merci in circolazione tra la Comunità e i paesi terzi e la presenza di merci non aventi posizione comunitaria.

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Miriam Orieskova

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Mercato interno (diritto delle imprese)


Nuovo diritto societario: trasparenza, diritti degli azionisti, controlli e sanzioni

Fiorella GHILARDOTTI (PSE, I)
Relazione sulla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo: Modernizzare il diritto delle società e rafforzare il governo societario nell’Unione europea - Un piano per progredire
Doc.: A5-0253/2004
Procedura: Iniziativa
Dibattito: 19.04.2004
Votazione: 21.04.2004


La relazione è stata approvata.

 

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Valutazione dell'impatto della normativa comunitaria

Bert DOORN (PPE/DE, NL)
Relazione sulla valutazione dell'impatto della normativa comunitaria e delle procedure di consultazione
Doc.: A5-0221/2004
Procedura: Iniziativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 20.04.2004

La relazione è stata approvata con 501 voti favorevoli, 1 contrario e 23 astensioni.

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Tanja Rudolf

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Sanità pubblica e Consumatori (Sanità Pubblica)


Lotta antitabacco: più tasse e guerra al contrabbando

Jules MAATEN (ELDR, NL)
Relazione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla firma della Convenzione quadro dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla lotta contro il tabagismo
Doc.: A5-0226/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 21.04.2004

La relazione è stata approvata.

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Cezary Lewanowicz

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Sanità pubblica e Consumatori
(sicurezza alimentare)


Confetture, marmellate e crema di marroni

Caroline JACKSON (PPE/DE, UK)
Relazione sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2001/113/CE relativa alle confetture, gelatine e marmellate di frutta e alla crema di marroni destinate all'alimentazione umana
Doc.: A5-0251/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Dibattito: Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 21.04.2004

La relazione è stata approvata.

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Leena Maria Linnus

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Agricoltura


Miele: priorità alla qualità e aumento del sostegno UE

Astrid LULLING (PPE/DE, L)
Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alle azioni nel settore dell'apicoltura
Doc.: A5-0232/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 22.04.2004

La relazione è stata approvata con 419 voti favorevoli, 37 contrari e 3 astensioni.

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Maria Andrés Marìn

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Regime specifico di approvvigionamento dei prodotti

Joseph DAUL (PPE/DE, F)
Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio che modifica i regolamenti (CE) nn. 1452/2001 (CE), 1453/2001 (CE) e 1454/2001 (CE) per quanto riguarda le condizioni di riesportazione e di rispedizione di prodotti che hanno beneficiato del regime specifico di approvvigionamento
Doc.: A5-0231/2004
Procedura: Consultazione legislativa
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 158, paragrafo 1 del Regolamento del Parlamento
Votazione: 21.04.2004

La relazione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Maria Andrés Marìn

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 44299

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Finanziamento delle indagini sulle strutture agricole

Reimer BÖGE (PPE/DE, D)
Relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CEE) n. 571/88 del Consiglio relativo all'organizzazione di indagini comunitarie sulla struttura delle aziende agricole a seguito dell'allargamento
Doc.: A5-0194/2004

Procedura: Codecisione, prima lettura
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 21.04.2004

La relazione è stata approvata.

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Jean-Yves Loog

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Cultura


Le città europee della cultura dopo l'allargamento

Michel ROCARD (PSE, F)
Relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione 1419/1999/CE riguardante un'azione comunitaria a favore della manifestazione "La capitale europea della cultura" per gli anni dal 2005 al 2019
Doc.: A5-0148/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Dibattito: 21.04.2004
Votazione: 22.04.2004

La relazione è stata approvata con 310voti favorevoli, 132 contrari e 30 astensioni.

Per ulteriori informazioni:

Borbely Boglarka

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 31114

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Gioventù e Istruzione


Più mobilità con il Curriculum vitæ europeo

Sabine ZISSENER (PPE/DE, D)
Relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ad un quadro unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze (Europass)
Doc.: A5-0247/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Dibattito: 21.04.2004
Votazione: 22.04.2004

La relazione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Pernilla Jourde

(Bruxelles)     Tel.(32-2) 28 43411

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Pari opportunità / Diritti della donna

Le donne nell'Europa sudorientale

Anna KARAMANOU (PSE, GR)
Relazione sulle donne nell'Europa sudorientale
Doc.: A5-0182/2004
Procedura: iniziativa
Dibattito: 22.04.2004
Votazione: 22.04.2004

La relazione è stata approvata.

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Katarzyna Prandota

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Informazione e comunicazione


Osservatorio europeo dell'audiovisivo

Marieke SANDERS-TEN HOLTE (ELDR, NL)
Relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione n. 1999/784/CE del Consiglio relativa alla partecipazione della Comunità all'Osservatorio europeo dell'audiovisivo
Doc.: A5-0241/2004
Procedura: Codecisione, prima lettura
Dibattito: Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 21.04.2004

La relazione è stata approvata.

Per ulteriori informazioni:

Borbely Boglarka

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Immunità e Statuto dei deputati


Immunità di Umberto Bossi

Kurt LECHNER (PPE/DE, D)
Relazione sulla richiesta dell'on. Bossi riguardante la difesa della sua immunità parlamentare e dei suoi privilegi
Doc.: A5-0281/2004
Procedura: Immunità
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 22.04.2004

Adottando la relazione di Kurt LECHNER (PPE/DE, D), il Parlamento ha deciso di difendere l'immunità dell'ex deputato europeo Umberto Bossi in merito ad un'azione civile promossa a seguito della pubblicazione su taluni quotidiani (La Repubblica, il Giornale, il Corriere di Como, Libero, La Provincia e La Stampa) di affermazioni considerate lesive dell'onore e della reputazione. Queste affermazioni erano riferite al Presidente del Tribunale di Como, Paola Biaggion, che aveva condannato il deputato ad un anno e quattro mesi di reclusione, con la condizionale, per il reato di vilipendio alla bandiera nazionale.

Considerando che all'epoca in cui si sono svolti i fatti, Umberto Bossi era ancora deputato europeo, il Parlamento ritiene che ad esso si applichi il Protocollo sui privilegi e sulle immunità delle Comunità.

Per ulteriori informazioni:

Tanja Rudolf

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Miriam Orieskova

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Negata l'immunità a Umberto Bossi

Kurt LECHNER (PPE/DE, D)
Relazione sulla richiesta dell'on. Bossi riguardante la difesa della sua immunità parlamentare e dei suoi privilegi
Doc.: A5-0282/2004
Procedura: Immunità
Relazione senza dibattito ai sensi dell'articolo 110 bis del Regolamento del Parlamento
Votazione: 22.04.2004

Respingendo con 215 voti favorevoli, 243 contrari e 9 astensione, la relazione di Kurt LECHNER (PPE/DE, D), il Parlamento ha deciso di non difendere l'immunità dell'ex deputato europeo Umberto Bossi in merito ad un'azione civile promossa a seguito della pubblicazione sul quotidiano La Padania di affermazioni considerate lesive dell'onore e della reputazione. Queste affermazioni erano riferite al Presidente del Tribunale di Como, Paola Biaggion, che aveva condannato il deputato ad un anno e quattro mesi di reclusione, con la condizionale, per il reato di vilipendio alla bandiera nazionale.

Con l'azione civile, Paola Biaggion chiede al Tribunale di Brescia di constatare che tali affermazioni sono lesive del suo onore, della reputazione e dell'identità personale nonché, più in generale dei diritti della personalità e reclama un risarcimento del danno.

Per ulteriori informazioni:

Tanja Rudolf

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Regolamento del PE


Calendario delle sessioni parlamentari per il 2005

Calendario delle tornate del Parlamento europeo - anno 2005
Votazione: 21.04.2004

L'Aula ha adottato il calendario delle sessioni plenarie di Strasburgo e di Bruxelles per l'anno 2005 che dovrà essere ulteriormente approvato dal nuovo Parlamento eletto dopo le elezioni di giugno. Un emendamento che intendeva aggiungere la giornata di venerdì alle sessioni a Strasburgo è stato respinto con 212 voti favorevoli, 307 contrari e 23 astensioni.

Il calendario delle sessioni del prossimo anno si articola nel modo seguente:

Calendario delle sessioni plenarie del Parlamento europeo per il 2005


Ordine del giorno 3 - 6 maggio 2004
Strasburgo

 

Al momento della chiusura di redazione l'ordine del giorno non è ancora disponibile.

 

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