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RESOCONTO

 

7 marzo 2005

 

Strasburgo

 


 


 

Codici delle procedure parlamentari

Serie A

Relazioni e raccomandazioni

Serie B

Risoluzioni e interrogazioni orali

Serie C

Documenti di altre Istituzioni

*

Procedura di consultazione

**I

Procedura di cooperazione, prima lettura

**II

Procedura di cooperazione, seconda lettura

***

Parere conforme

***I

Procedura di codecisione, prima lettura

***II

Procedura di codecisione, seconda lettura

***III

Procedura di codecisione, terza lettura

 Abbreviazioni

 - Gruppi politici: vedere pagina seguente

BE

Belgio

IT

Italia

PL

Polonia

CZ

Repubblica ceca

CY

Cipro

PT

Portogallo

DK

Danimarca

LV

Lettonia

SI

Slovenia

DE

Germania

LT

Lituania

SK

Slovacchia

EE

Estonia

LU

Lussemburgo

FI

Finlandia

EL

Grecia

HU

Ungheria

SE

Svezia

ES

Spagna

MT

Malta

UK

Regno Unito

FR

Francia

NL

Olanda

 

 

IE

Irlanda

AT

Austria

 

 


 

Deputati al Parlamento europeo

Situazione al 07.03.2005

 

PPE/DE

PSE

ALDE/ADLE

Verdi/ALE

GUE/NGL

IND/DEM

UEN

NI

Totale

BE

6

7

6

2

 

 

 

3

24

CZ

14

2

 

 

6

1

 

1

24

DK

1

5

4

1

1

1

1

 

14

DE

49

23

7

13

7

 

 

 

99

EE

1

3

2

 

 

 

 

 

6

EL

11

8

 

 

4

1

 

 

24

ES

24

24

2

3

1

 

 

 

54

FR

17

31

11

6

3

3

 

7

78

IE

5

1

1

 

1

1

4

 

13

IT

24

16

12

2

7

4

9

4

78

CY

3

 

1

 

2

 

 

 

6

LV

3

 

1

1

 

 

4

 

9

LT

2

2

7

 

 

 

2

 

13

LU

3

1

1

1

 

 

 

 

6

HU

13

9

2

 

 

 

 

 

24

MT

2

3

 

 

 

 

 

 

5

NL

7

7

5

4

2

2

 

 

27

AT

6

7

 

2

 

 

 

3

18

PL

19

8

4

 

 

10

7

6

54

PT

9

12

 

 

3

 

 

 

24

SI

4

1

2

 

 

 

 

 

7

SK

8

3

 

 

 

 

 

3

14

FI

4

3

5

1

1

 

 

 

14

SE

5

5

3

1

2

3

 

 

19

UK

28

19

12

5

1

11

 

2

78

Totale

268

200

88

42

41

37

27

29

732

Gruppi politici

PPE/DE

Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei

PSE

Gruppo socialista al Parlamento europeo

ALDE/ADLE

Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa

Verdi/ALE

Gruppo Verde/Alleanza libera europea

GUE/NGL

Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica

IND/DEM

Gruppo Indipendenza/Democrazia

UEN

Gruppo "Unione per l'Europa delle nazioni"

NI

Non iscritti

 

 

 

Dichiarazioni


Appello per la liberazione degli ostaggi in Iraq e cordoglio per il decesso di Nicola Calipari


In apertura della seduta, il Presidente BORRELL ha ricordato che la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Politici, giovedì scorso, aveva adottato all'unanimità una dichiarazione sulla situazione dei giornalisti in Iraq, che faceva seguito ad un incontro con i responsabili dei media italiani e francesi per i quali lavorano i giornalisti europei detenuti in ostaggio.

Egli ha poi sottolineato come, venerdì sera, «la grande gioia provata nell'apprendere la liberazione di Giuliana Sgrena» sia stata offuscata dall'annuncio della morte di Nicola Calipari, «ucciso tragicamente nel tentativo di proteggere Giuliana con il proprio corpo».

Definendolo un «uomo coraggioso e con grandissimo senso del dovere», che «ha posto la riuscita della sua missione al di sopra di tutto», il Presidente ha voluto unire la sua voce a quella delle autorità italiane - e in particolare a quella del Presidente Ciampi e del Presidente Berlusconi - «che hanno chiesto alle autorità americane di fare luce sulle circostanze drammatiche che hanno portato alla morte di Nicola Calipari». Come in altre circostanze simili, ha aggiunto, «bisogna sapere come e perchè si sono svolti i fatti». Ricordando come «l'Italia unanime» gli abbia reso un omaggio nazionale, il Presidente ha quindi voluto esprimere la solidarietà dell'Assemblea alla sua famiglia in questo doloroso momento.

«Oggi Giuliana è tornata libera», ha detto il Presidente, «ma la mobilitazione deve andare avanti» per ottenere la liberazione di Florence AUBENAS e della sua guida interprete Hussein HANOUN AL-SAADI. BORRELL, che sono detenuti da «coloro che rifiutano il diritto all'informazione, e quindi la democrazia». Egli ha quindi ricordato che i ritratti degli ostaggi sono stati esposti nei locali del Parlamento europeo, «come testimonianza della nostra solidarietà».

Il Parlamento europeo, ha quindi proseguito, deve affermare, ancora una volta, che «non vi è democrazia senza libertà d'informazione e che la sicurezza dei giornalisti deve essere protetta in tutto il mondo» e « tutto debba essere fatto affinché i media possano adempiere ai loro compiti, in particolare nelle zone dove hanno luogo conflitti armati, compreso l'Iraq».

Eccidio di Katyn

Il Presidente ha informato l'Aula che alcuni deputati polacchi avevano chiesto di ricordare l'eccidio di Katyn, avvenuto il 5 marzo 1940, in cui 14.000 ufficiali polacchi furono uccisi «a sangue freddo dal regime di Stalin». BORRELL, nell'informare che la Conferenza dei Presidenti non ha accolto la proposta di osservare un minuto di silenzio in Plenaria, ha affermato che, pur essendo doveroso ricordare il passato, la storia attuale e l'unificazione europea devono aiutarci a superarlo. Occorre tenere presente, ha aggiunto, che il consolidamento della pace e della democrazia, «valori dell'Unione europea», debba servire a prevenire il ripetersi di questi fatti.

Repressione di una manifestazione di donne in Turchia

Il Presidente, a seguito della repressione della polizia turca di una manifestazione di donne organizzata nell'ambito della giornata internazionale della donna, ha condannato tali fatti con fermezza in un comunicato stampa. BORRELL ha anche chiesto alle autorità turche di punire i responsabili, sostenendo che questi eventi «non sono il miglior biglietto da visita per un'ipotetica entrata della Turchia all'UE».

Modifiche all'ordine del giorno

Le modifiche all'ordine del giorno già anticipate sono state definitivamente approvate. Inoltre, è stato inserito un dibattito in merito alla Direttiva sui servizi del mercato interno/Brevetti sui software, martedì 8 marzo, dalle 18.00 alle 18.45. Infine, le votazioni di mercoledì sono state posticipate alle 12.30.

Interventi di un minuto (art. 144 del Regolamento)

Marco PANNELLA (ALDE/ADLE, IT), ha ringraziato il Presidente per aver onorato Nicola Calipari, «alto funzionario dello Stato e del SISMI», che era per la quarta volta a Baghdad per riuscire a strappare ostaggi «dalle mani di bande armate terroriste, assassine di iracheni e irachene». Tuttavia, ha aggiunto, sarebbe ora per il Parlamento europeo di «non peccare involontariamente di razzismo», spiegando che «quando muore uno di noi è un evento mondiale», mentre «quando si ammazzano irachene e iracheni sulla scia della ideologia di Saddam, noi tacciamo», come si è taciuto «per cinquanta anni  sulle fosse di Katyn». «E' una vergogna che continuiamo a tacere anche su quello!», ha quindi concluso.

Vittorio Emanuele AGNOLETTO (GUE/NGL, IT), definendo la morte di Nicola Calipari un «assassinio», ha sottolineato come il Presidente della Commissione Barroso abbia invece parlato di «sfortunato incidente», chiedendosi se la Commissione avesse « informazioni che ancora non sono state rese pubbliche». Egli ha poi sostenuto che poco prima la CNN aveva anticipato, da fonti del Pentagono, che la commissione d'inchiesta degli Stati Uniti era arrivata alla conclusione che si fosse trattato «semplicemente di un fraintendimento tra le autorità italiane e le autorità degli Stati Uniti sulla comunicazione del passaggio della macchina». Il deputato si è quindi associato alla richiesta di Reporters sans Frontières che ha sollecitato l'istituzione di una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite, chiedendo alla Commissione e al Consiglio di fare altrettanto ed ha chiesto che tale argomento «diventi un elemento di discussione anche da parte dell'Unione europea nelle relazioni transatlantiche».

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Affari economici e monetari


Strategia di Lisbona


Risoluzione sulla revisione a medio termine della Strategia di Lisbona

Doc.: B6-0186/2005

Procedura: Risoluzione

Dibattito: 9.3.2005

Votazione: 9.3.2005

Nei prossimi cinque anni la Strategia di Lisbona dev’essere la priorità assoluta dell’Unione europea. E’ quanto chiedono i deputati con la proposta di risoluzione che dovrà essere votata dopo il dibattito di mercoledì dedicato, appunto, alla revisione della Strategia. La crescita sostenibile e l’occupazione rappresentano i principali obiettivi che, tra l’altro, sono considerati un elemento essenziale del progresso sociale e ambientale. Per rafforzare i risultati dell’economia europea, secondo i deputati, è anche essenziale disporre di una politica sociale e ambientale forte e ben concepita.

La proposta di risoluzione, redatta da un gruppo di lavoro composto da diversi deputati su mandato della Conferenza dei Presidenti, ha lo scopo di definire la posizione del Parlamento europeo in vista del Vertice di Primavera del 22 e 23 marzo.

Nel ritenere che uno sforzo supplementare debba essere profuso per completare il mercato interno, la risoluzione, sostiene che il successo della Strategia dipende anche dalle riforme strutturali da attuare negli Stati membri. Tali riforme sono infatti considerate «indispensabili al mantenimento del modello sociale europeo».

Gli obiettivi economici e sociali, secondo i deputati, possano essere conseguiti «solo salvaguardando la competitività sul piano internazionale» e «conferendo flessibilità all'economia, soprattutto al mercato del lavoro». Occorre, inoltre, assicurare la stabilità monetaria e limitare la finanza pubblica «a un livello tale da non compromettere né la stabilità monetaria, né la sostenibilità delle pensioni». Vanno poi promosse «l'imprenditorialità, la cultura del rischio e l'iniziativa privata», e mantenuto «comprensibile il quadro normativo che disciplina l'attività economica evitando che esso sia di ostacolo a quest'ultima». Infine, è necessario prevedere «un sistema fiscale semplice, equo e quanto meno oneroso possibile», e garantire un elevato livello di coerenza in politica economica.

Parallelamente, secondo il gruppo di lavoro, la Strategia deve portare ad un mercato del lavoro che «stimoli il dinamismo e la sicurezza», deve ammodernare i regimi di sicurezza sociale senza indebolirli, deve considerare le norme sociali e ambientali elevate come un elemento del modello europeo di concorrenza. La proposta di risoluzione, poi, nell’evidenziare la necessità di completare il mercato unico nel settore dei servizi, sottolinea anche il ruolo dei servizi d’interesse generale nella promozione dell’inserzione sociale, della coesione territoriale e di un mercato unico efficace. Il Vertice è quindi invitato ad impegnarsi nella definizione di un quadro giuridico sui servizi d’interesse generale per «garantirne la qualità e l'accesso da parte di tutti gli europei», nel rispetto del principio di sussidiarietà.

La risoluzione, inoltre, affronta argomenti specifici in diversi punti. In particolare, essa chiede nuove iniziative volte a creare un ambiente favorevole alle imprese e a sviluppare la società dell’informazione. Ma è sollecitata anche la presentazione di una terza direttiva sulla liberalizzazione dei mercati dell’energia per garantire eguali condizioni di concorrenza e il rapido completamento delle reti transeuropee, così come l’aumento del sostegno alle tecnologie e alle innovazioni «verdi». Il gruppo di lavoro ritiene che un accordo soddisfacente sulla nuova legislazione REACH «fornirebbe un buon esempio del funzionamento della Strategia di Lisbona».

La proposta di risoluzione, inoltre, «riconosce il valore aggiunto unico» che la politica regionale rappresenta nell’attuazione degli obiettivi di Lisbona e ricorda che sono necessari mezzi finanziari adeguati per rilevare questa sfida efficacemente. Pertanto, insiste affinché le prospettive finanziarie 2007-2013 riflettano tale ruolo. D'altra parte, le spese agricole destinate allo sviluppo rurale e, in particolare, alla formazione dei giovani agricoltori, rappresentano per i deputati una aspetto essenziale della Strategia di Lisbona.

Ma la risoluzione chiede anche maggiore flessibilità del mercato del lavoro per consentire un aumento delle possibilità di occupazione, in particolare nelle PMI. Al contempo, chiede il miglioramento del funzionamento del mercato dell’occupazione, insistendo particolarmente sul sostegno ai giovani. In tale contesto, l’accento è posto sull’istruzione, sulla formazione e sulla ricerca.

A quest’ultimo proposito, la proposta di risoluzione sottolinea che gli Stati membri dovrebbero impegnarsi ad aumentare la loro spesa per la ricerca fino al 3% del reddito nazionale (2% a favore del settore privato e 1% per quello pubblico). Questo obiettivo andrebbe raggiunto attraverso il raddoppio dei fondi europei dedicati alla ricerca e con l’istituzione del Consiglio Europeo della Ricerca. D’altra parte, andrebbero intensificati gli sforzi volti a proporre un brevetto UE «efficace dal punto di vista dei costi, meno oneroso e ben funzionante», che offra certezza giuridica e maggiori possibilità alle PMI, stimolando veramente la ricerca e lo sviluppo in Europa.

I deputati chiedono poi che tutte le proposte legislative siano conformi agli obiettivi di Lisbona. Andrebbero poi utilizzati indicatori meno numerosi, ma «di migliore qualità», volti a verificare i progressi economici, sociali e ambientali. In tale ambito, peraltro, suggeriscono la definizione di una banca dati accessibile al pubblico che indichi «il tasso di recepimento» da parte di ciascuno Stato membro delle norme relative alla Strategia di Lisbona, nonché i parametri di riferimento e le migliori pratiche per i programmi cofinanziati.

Infine, la risoluzione insiste sulla necessità che, sull’Agenda di Lisbona, vi sia una forte collaborazione tra il Parlamento europeo e la Commissione e tra il primo e i parlamenti nazionali. Ma anche la partecipazione delle autorità regionali e locali è essenziale per il successo del progetto. Ricordando la conferenza interparlamentare prevista per il 16 e il 17 marzo, la risoluzione invita quindi il Vertice a presentare una proposta per rafforzare la dimensione parlamentare della Strategia di Lisbona.

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