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RESOCONTO

 

22 settembre 2008

Bruxelles

 

 

 


Apertura della sessione


Il Presidente ha annunciato all'Aula che Maddalena Calia è subentrata al mandato europeo di Giuseppe Castiglione. In nome del Parlamento, ha poi condannato l'uccisione di un ufficiale spagnolo da parte dell'ETA e, esprimendo il cordoglio alla famiglia della vittima, ha ribadito che il terrorismo non è mai giustificato. L'Aula ha quindi osservato un minuto di silenzio. Alla luce dei recenti eventi in Italia, Monica Frassoni ha esortato il Parlamento a rafforzare il suo impegno contro il razzismo.

 

Rinnovo della delegazione italiana al Parlamento

 

Il Presidente Pöttering ha informato l'Aula che le autorità italiane hanno comunicato l'incompatibilità del mandato europeo di Giuseppe CASTIGLIONE (PPE/DE, IT), il quale è stato pertanto sostituito da Maddalena CALIA (PPE/DE, IT) a decorrere dal 12 settembre 2008.

 

Attentato dell'ETA

 

Il Presidente ha ricordato all'Aula che l'ETA, il 21 settembre, ha ucciso un ufficiale spagnolo di 46 anni, sottolineando che si è trattato del terzo attentato in meno di 24 ore. Il Parlamento, ha detto, condanna gli atti terroristici ed esprime il proprio cordoglio alla famiglia della vittima, nonché la propria solidarietà nei confronti del governo e delle forze dell'ordine. Il Terrorismo, ha spiegato, è un attacco diretto alla libertà, ai diritti umani e alla democrazia e, «non bisogna stancarsi di ripeterlo», non è mai giustificato. Occorre quindi rispondere a questi atti fondandosi sullo Stato di diritto e sulla legge. In base al principio della solidarietà, ha proseguito, un attacco in uno Stato membro equivale a un attacco in tutta l'UE. L'Aula ha osservato un minuto di silenzio.

 

Finanziamento della campagna per il no al referendum irlandese

 

Daniel COHN-BENDIT (Verdi/ALE, DE) ha informato l'Aula che lo scorso fine settimana la stampa irlandese ha pubblicato alcuni articoli sulla presunta esistenza di un legame tra il finanziamento della campagna per il no al referendum irlandese, il Pentagono e la CIA. Ha quindi chiesto al Presidente di chiarire tale argomento e invitato Consiglio e Commissione a riferire in merito. A suo parere, infatti, se confermata questa notizia potrebbe rivelarsi interessante, poiché spiegherebbe la provenienza di 1,2 milioni di euro utilizzati per finanziare la campagna a favore del no in Irlanda.

 

Il Presidente Pöttering, dopo aver ringraziato il leader dei Verdi, ha sottolineato che occorre garantire la massima trasparenza su tale questione, poiché è proprio questo ciò che ci chiedono coloro che ci attaccano. Ha poi ricordato che i media irlandesi affermano che il leader dell'organizzazione Libertas, il sig. Ganley, ha ammesso di aver donato di propria tasca 200.000 euro al movimento a favore del no al referendum. Allo stesso tempo è stato anche confermato che il signor Ganley ha firmato contratti con il Pentagono per un importo stimato di 200 milioni di dollari per forniture militari. Il Presidente ha quindi rilevato la necessità di seguire da molto vicino tale questione e accertare i fatti, perché «non possiamo permettere che l'Europa sia danneggiata da persone che reclamano la trasparenza ma non vi si attengono a loro volta».

 

Interventi di un minuto

 

Monica FRASSONI (Verdi/ALE, IT) ha sottolineato che quella appena trascorsa è stata una settimana triste per coloro che sono attivi contro il razzismo e la discriminazione. Ha infatti spiegato che in Italia sono stati assassinati dalla camorra sei migranti, inizialmente accusati - ingiustamente - di essere degli spacciatori, mentre un uomo di colore è stato ucciso a bastonate. Sottolineando poi la «risposta di Colonia» al razzismo, ha esortato il Parlamento europeo a proseguire e rafforzare il suo impegno su questi temi «che stanno tragicamente tornando alla ribalta, anche in Italia».

 

 

Link utili

 

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Giornata europea delle vittime dei crimini stalinisti e nazisti
 

Il 23 agosto, data della firma del patto Molotov-Ribbentrop, dovrebbe essere proclamato "Giornata europea di commemorazione delle vittime dei crimini dello stalinismo e del nazismo". E' quanto chiedono i deputati al fine di preservare la memoria delle vittime delle deportazioni di massa e degli stermini e per favorire un rafforzamento della pace e della stabilità sul Continente. Osservano peraltro che le conseguenze del regime e dell'occupazione sovietici sono poco noti in Europa.


Il Presidente ha annunciato l'iscrizione al processo verbale - e quindi l'adozione formale da parte del Parlamento - di una dichiarazione sottoscritta da 409 deputati che propone di proclamare il 23 agosto "Giornata europea di commemorazione delle vittime dei crimini dello stalinismo e del nazismo", al fine di preservare la memoria delle vittime delle deportazioni di massa e degli stermini.


La data del 23 agosto coincide con quella della firma, nel 1939, del patto Molotov-Ribbentrop tra l'URSS e la Germania, con cui «l'Europa veniva divisa in due sfere d'influenza». La commemorazione delle vittime, intende anche favorire «un più forte radicamento della democrazia e un rafforzamento della pace e della stabilità nel continente europeo».


I deputati sottolineano che le deportazioni di massa, le uccisioni e la riduzione in schiavitù perpetrate nel contesto delle aggressioni commesse dallo stalinismo e dal nazismo rientrano nella categoria dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità e che questi crimini «sono imprescrittibili». Osservano, peraltro, che «le conseguenze e il significato del regime e dell'occupazione sovietici per i cittadini degli Stati post-comunisti sono poco noti in Europa».

 

Firmatari italiani


Roberta Angelilli, Alessandro Battilocchio, Sergio Berlato, Giovanni Berlinguer, Mario Borghezio, Iles Braghetto, Marco Cappato, Giuseppe Castiglione, Luigi Cocilovo, Beniamino Donnici, Michl Ebner, Carlo Fatuzzo, Francesco Ferrari, Alessandro Foglietta, Jas Gawronski, Donata Gottardi, Romano Maria La Russa, Vincenzo Lavarra, Pia Elda Locatelli, Eleonora Lo Curto, Andrea Losco, Cristiana Muscardini, Pasqualina Napoletano, Maria Grazia Pagano, Marco Pannella, Pier Antonio Panzeri, Aldo Patriciello, Umberto Pirilli, Gianni Pittella, Vittorio Prodi, Guido Sacconi, Sebastiano Sanzarello, Salvatore Tatarella, Patrizia Toia, Armando Veneto, Riccardo Ventre, Donato Tommaso Veraldi, Marcello Vernola, Iva Zanicchi.


 

Link utili


Risoluzione n. 1481 (2006) dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa sulla condanna dei crimini dei regimi comunisti (in inglese)
Programma "Europa per i cittadini" (prevede l'azione "Memoria europea attiva")


 

Riferimenti


 

Dichiarazione scritta sulla proclamazione del 23 agosto "Giornata europea di commemorazione delle vittime dello stalinismo e del nazismo"

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Dare priorità alla lotta contro la tratta dei bambini

Più di due milioni di bambini sono annualmente oggetto di traffico per lavori forzati e sfruttamento sessuale. I deputati chiedono quindi agli Stati membri di riconoscere la lotta alla tratta di bambini come priorità obiettiva delle politiche nazionali di protezione dell'infanzia. Li sollecitano inoltre a cooperare attivamente e a scambiare conoscenze e esperienze con le autorità UE e con le ONG, per prevenire e combattere la tratta di bambini, e offrire un trattamento adeguato alle vittime.

 

Il Presidente ha annunciato all'Aula che la maggioranza dei deputati ha sottoscritto una dichiarazione che chiede agli Stati membri di riconoscere la lotta alla tratta di bambini come «priorità obiettiva delle politiche nazionali di protezione dell'infanzia». I deputati sottolineano infatti che la tratta di bambini è tuttora «un problema persistente», con più di due milioni di bambini annualmente oggetto di traffico per lavori forzati e sfruttamento sessuale. La dichiarazione sarà iscritta al processo verbale della sessione plenaria di ottobre, diventando così una posizione ufficiale del Parlamento europeo.

 

Osservando poi l'insufficienza della cooperazione transfrontaliera e della formazione professionale e un'inadeguata applicazione delle norme giuridiche esistenti, sollecitano gli Stati membri a cooperare attivamente e a scambiare conoscenze e esperienze con le autorità UE competenti e con le ONG, «allo scopo di prevenire e di combattere la tratta di bambini, e offrire un trattamento adeguato alle vittime».

 

La dichiarazione, chiede infine al Parlamento europeo e al Consiglio «di predisporre le risorse necessarie nel quadro della strategia della Commissione sulla promozione e la salvaguardia dei diritti dell'infanzia».

 

Link utili

 

Decisione quadro del Consiglio relativa alla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia infantile

Decisione quadro del Consiglio del 19 luglio 2002 sulla lotta alla tratta degli esseri umani

Azione comune del 24 febbraio 1997 adottata dal Consiglio per la lotta contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini

Sito della Commissione europea sulla lotta alla violenza contro i bambini

 

 

Riferimenti

 

Dichiarazione scritta sulla lotta alla tratta di bambini

 

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