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RESOCONTO
21 aprile 2009 Strasburgo
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Terremoto in Abruzzo: omaggio alle vittime e dibattito in Aula | |
Aprendo la sessione, il Presidente Pöttering ha espresso le condoglianze alle vittime del terremoto e ai loro familiari, e ha invitato i colleghi a osservare un minuto di silenzio. L'Aula ha poi accolto la richiesta dell'UEN di tenere - mercoledì pomeriggio - un dibattito con la Commissione sulle conseguenze del sisma e sul ruolo dell'UE. Il Parlamento ha anche approvato una dichiarazione scritta sulla violenza contro le donne.
Prima di avviare i lavori della seduta, il Presidente Hans-Gert PÖTTERING ha rilevato che il terremoto verificatesi in Abruzzo - «il più grave degli ultimi decenni in Italia» - ha provocato 295 morti, colpendo in particolare L'Aquila. Dicendosi «sconvolto» per le tragiche conseguenze del sisma, ha sottolineato che oltre 40.000 persone hanno dovuto abbandonare le proprie case e che una casa su tre è stata distrutta o gravemente danneggiata. In nome del Parlamento, ha quindi rivolto le condoglianze e solidarietà alle vittime e a tutti coloro che sono stati colpiti dal terremoto. I deputati hanno quindi osservato un minuto di silenzio.
Nell'ambito della decisione sull'ordine del giorno definitivo della sessione, l'Aula ha accolto la richiesta di Roberta ANGELILLI (UEN, IT), in nome del suo gruppo, di introdurre un dibattito con la Commissione sulle conseguenze del terremoto e sul ruolo dell'UE. La proposta è stata anche sostenuta, in nome del suo gruppo, da Gianni PITTELLA (PSE, IT).
Dichiarazione scritta sulla violenza contro le donne
Il Presidente ha annunciato all'Aula che più della metà dei deputati ha firmato una dichiarazione scritta sulla violenza contro le donne. Il testo, corredato dei nomi dei firmatari, sarà quindi trascritto nel processo verbale come posizione ufficiale del Parlamento europeo. La dichiarazione (il cui testo è consultabile tramite il link in calce) sollecita gli Stati membri a sostenere la campagna dell'UNIFEM "Dire NO alla violenza contro le donne" firmandone la petizione e chiede alla Commissione di dichiarare entro i prossimi cinque anni un "Anno europeo della tolleranza zero per la violenza contro le donne". Link utili
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