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RESOCONTO

 

17 settembre 2009

Strasburgo

 

 

 



 

 

Prezzo del latte: fare di più per i produttori

 

Gli aiuti esistenti per i produttori di latte saranno prorogati almeno fino  al prossimo febbraio. E' quanto hanno approvato i deputati, sostenendo inoltre che le iniziative adottate finora dalla Commissione non sono sufficienti.

 

Con 447 voti favorevoli, 70 contrari e 16 astensioni, i deputati hanno approvato una proposta legislativa volta a prorogare gli aiuti per l'acquisto di burro e di latte in polvere fino ad almeno il prossimo mese di febbraio, mentre avrebbero dovuto concludersi lo scorso mese di agosto. Secondo i deputati, l'aiuto dovrebbe applicarsi anche ai formaggi.

 

In una risoluzione supplementare sulla situazione che stanno affrontando i produttori lattiero-caseari, i deputati sollecitano inoltre ulteriori azioni per rispondere ai problemi di medio e lungo termine del settore ed esortano ripetutamente la Commissione europea a fare di più per affrontare la crisi.

 

La Commissione, secondo i deputati, dovrebbe adottare misure immediate per stimolare la domanda di prodotti lattiero-caseari, sulla scia del programma di distribuzione del latte nelle scuole. Chiedono inoltre la creazione di un Fondo UE per i prodotti lattiero-caseari con una dotazione di 600 milioni di euro per aiutare le organizzazioni di produttori e le cooperative a modernizzazione le aziende agricole.

 

"Le misure adottate finora non sono sufficienti per sostenere i produttori", ha affermato Paolo De Castro (S&D, IT), deputato responsabile della relazione legislativa e Presidente della commissione per l'agricoltura. "Con la risoluzione che approviamo oggi, chiediamo ulteriori misure e ci auguriamo che (...) le nostre proposte siano prese in seria considerazione", ha aggiunto.

 

Prezzi equi per i consumatori

 

La Commissione dovrebbe migliorare la trasparenza dei prezzi all'interno della catena di approvvigionamento alimentare, sostiene la risoluzione adottata con 462 voti favorevoli, 78 contrari e 40 astensioni. I deputati chiedono poi un codice di condotta che disciplini le relazioni fra distributori e produttori. In molti Stati membri, è sottolineato, i prezzi pagati dai consumatori restano alti nonostante la diminuzione dei prezzi alla produzione.

 

Infine, il Parlamento invita la Commissione ad esaminare, una volta che le restituzioni all'esportazione siano soppresse, il modo in cui gli stanziamenti corrispondenti possano essere mantenuti nel settore lattiero-caseario, nonché a consentire l'assicurazione dei crediti all'esportazione agricola, come praticato negli USA.
 

"La crisi sta rientrando", secondo la Commissione

 

La commissaria all'Agricoltura, Mariann Fischer Boel ha annunciato misure supplementari per sostenere il settore. Queste includono la possibilità per gli Stati membri di concedere aiuti di Stato temporanei fino a un importo di 15.000 euro per agricoltore e di acquistare quote di produzione da agricoltori e attribuirle alla riserve nazionale. Queste quote supplementari non sarebbero prese in conto nel calcolo del livello della produzione nazionale, evitando così il rischio che gli Stati membri incorrano in multe per il superamento nella soglia nazionale.

 

"La crisi sta rientrando", ha affermato la commissaria rispondendo alle domande poste in Aula dai deputati. Ha infatti spiegato che i prezzi di latte, burro e formaggi stanno lentamente aumentando: "non abbiamo ancora raggiunto la meta auspicata, ma stiamo andando nella giusta direzione".

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SWIFT: un nuovo accordo UE/USA sarà negoziato il prossimo anno

 

Sotto la pressione degli eurodeputati, il Consiglio dei Ministri UE si è detto d'accordo a rinegoziare l'intesa con gli USA sul trasferimento dei dati bancari il prossimo anno quando, con il trattato di Lisbona, il Parlamento potrebbe avere l'ultima parola su questo tipo di accordi. Nel frattempo, l'Aula ha adottato una risoluzione che illustra le linee guida per garantire che la privacy non sia minacciata con l'accordo in fase di negoziazione.

 

In una risoluzione adottata oggi, i deputati, ribadiscono che i dati dovrebbero essere trasmessi alle autorità statunitensi ed elaborati "solamente ai fini della lotta contro il terrorismo" e che il trattamento e l'utilizzo di tali dati "non sia sproporzionato" rispetto a questo obiettivo. I deputati evocano inoltre la necessità di trovare "un giusto equilibrio tra misure di sicurezza e tutela delle libertà civili e dei diritti fondamentali". Ai cittadini e alle imprese dell'UE dovrebbe essere garantito un livello equivalente di diritti di difesa, e dovrebbero essere istituiti "meccanismi di ricorso giurisdizionale" per prevenire gli abusi. 

 

Nel corso di numerosi dibattiti in seno alla commissione per le libertà civili, i deputati hanno espresso la loro preoccupazione quanto all'esclusione del Parlamento dai negoziati sull'accordo ad interim UE/USA in merito al trasferimento dei dati bancari. Beatrice Ask, Ministro svedese della Giustizia ha annunciato ieri che il testo negoziati con gli Stati Uniti " non entrerà in vigore per più di 12 mesi". Il commissario Jacques Barrot ha quindi affermato che "una immediata rinegoziazione avrà luogo in base al Trattato di Lisbona", che darebbe l'ultima parola sul testo al Parlamento.

 

I deputati hanno anche espresso preoccupazione riguardo alla base giuridica scelta per l'accordo previsto: in luglio, i ministri UE hanno deciso all'unanimità di dare un mandato alla Commissione senza coinvolgere il Parlamento. Ciò, secondo la risoluzione, contrasta con il parere del Servizio giuridico del Consiglio secondo il quale la questione è di competenza della Comunità.

 

Antefatti:

 

La questione su SWIFT è salita per la prima alla ribalta nel 2006, quando i media hanno rivelato che l'amministrazione USA aveva accesso ai dati detenuti dal network finanziario SWIFT con sede in Belgio riguardanti i cittadini europei, e a loro insaputa. A seguito delle pressioni del Parlamento europeo, erano state fornite garanzie riguardo alla privacy per garantire che i dati raccolti fossero usati unicamente a fini di anti-terrorismo. Nel luglio di quest'anno, sono stati pubblicati degli articoli sui media che parlavano di un nuovo era in corso di negoziato a seguito di un cambiamento nella struttura societaria di SWIFT, che stava instaurando in Svizzera  un nuovo centro di raccolta dei dati europei.

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Legge lituana sulla protezione dei bambini: per i deputati occorre modificarla
 

Il Parlamento europeo ritiene che la Lituania dovrebbe rivedere le recenti modifiche alla sua legge sulla protezione dei minori per evitare ogni possibile discriminazione fondata sull'orientamento sessuale.

 

Per i deputati la formulazione della legge è "vaga e giuridicamente poco chiara e potrebbe condurre a interpretazioni controverse". A loro parere, inoltre, non è chiaro il tipo di materiali interessati dalla legge e se la sua giurisdizione si estenda a libri, arte, stampa, pubblicità, musica, teatro, mostre o manifestazioni.

 

Nel riconoscere la necessità di "un'adeguata protezione giuridica" dei minori, il Parlamento sottolinea l'importanza di lottare contro tutte le forme di discriminazione e, in particolare,  contro quella "basata sulla tendenze sessuali".

 

Il Parlamento accoglie poi con favore le più recenti iniziative volte a valutare le eventuali modifiche alla legge e invita la Lituania a garantire che le sue leggi "siano compatibili con i diritti umani e le libertà fondamentali sanciti dal diritto internazionale ed europeo". I deputati chiedono infine all'Agenzia per i diritti fondamentali di esprimere un parere e incarica la commissione per le libertà civili del Parlamento europeo di seguire la questione.

 

Antefatti:

 

Lo scorso mese di luglio, il Parlamento lituano ha approvato dei cambiamenti alla legge sulla protezione dei minori che tuttavia sono ora al vaglio delle autorità nazionali. La legge così emendata bandisce "l'informazione pubblica che promuove le relazioni omosessuali" da qualsiasi luogo cui hanno accesso i bambini, in quanto potrebbe causare "effetti dannosi sullo sviluppo dei minori".

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Sicurezza energetica: prevenire le interruzioni delle forniture e aumentare la capacità degli stock di gas
 

Occorre fare di più per prevenire future interruzioni delle forniture e rivedere i meccanismi di allerta rapida (che si sono rivelati inefficienti durante la crisi energetica russo-ucraina). E' quanto sostiene una risoluzione adottata giovedì indirizzata alla Commissione europea. I deputati chiedono poi di aumentare la capacità di stoccaggio del gas e di migliorare le interconnessioni.

 

Il Parlamento reitera il suo appello a favore di una politica estera europea comune in materia di sicurezza energetica. A suo parere, inoltre, il rafforzamento della rete di corrispondenti per la sicurezza energetica (NESCO) dovrebbe contribuire a evitare future interruzioni delle forniture. I deputati accolgono con favore l'accordo sul finanziamento dei progetti infrastrutturali previsto dal Piano europeo di ripresa economica (250 milioni di euro), così come l'idea di dotare l'UE di una nuova "super rete" europea per l'elettricità e il gas.

 

Scalate ostili

 

I deputati invitano la Commissione ad agire contro i tentativi di scalate ostili da parte di entità straniere "non trasparenti" nel mercato dell'energia dell'UE, ad esempio la recente acquisizione da parte della Surgutneftegaz di una quota azionaria della società petrolchimica ungherese MOL e l'acquisto del 20% dell’impianto commerciale e di stoccaggio austriaco di Baumgarten da parte di CENTREX.

 

Diritti dell'uomo

 

La risoluzione sostiene che l'UE dovrebbe inoltre avviare un dialogo con i suoi principali fornitori energetici, senza però esimersi da un dialogo franco sui diritti dell'uomo. In proposito afferma che i diritti dell'uomo e la sicurezza energetica dovrebbero rappresentare una priorità per il prossimo vertice UE-Russia e diventare parte integrante del nuovo accordo tra i due partner.

 

Nabucco e Desertec

 

Tra le priorità del Parlamento figura il collegamento dell'UE a nuove fonti di gas dal Medio Oriente e dalla regione del Mar Caspio, indipendentemente da una particolare società o gasdotto. Il progetto Nabucco, secondo i deputati, aiuterà l'UE a ridurre la dipendenza dalle forniture russe e l'iniziativa DESERTEC utilizzerà su vasta scala le potenzialità dell'energia solare in Medio Oriente e Nord Africa.

 

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