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RESOCONTO
2 febbraio 2009 Strasburgo
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Il caso Cesare Battisti dibattuto in Parlamento | |
Dando seguito a una richiesta formulata da Roberta Angelilli, l'Aula ha deciso di sostituire la situazione nelle Filippine con il "caso Cesare Battisti" tra le "urgenze" da esaminare giovedì pomeriggio, "il terrorista condannato all'ergastolo per quattro omicidi" la cui estradizione è negata dal Brasile. Subito dopo il Parlamento adotterà una risoluzione.
Con 104 voti favorevoli, 49 contrari e 8 astensioni, il Parlamento ha deciso di trattare il "caso Cesare Battisti" tra le urgenze discusse giovedì pomeriggio, in sostituzione della situazione nelle Filippine. Come di consueto il dibattito sarà seguito dall'adozione di una risoluzione.
Roberta ANGELILLI (UEN, IT), in nome del suo gruppo, ha motivato la richiesta ricordando che il governo brasiliano ha negato l'estradizione del «terrorista condannato all'ergastolo per essere stato l’esecutore materiale di quattro omicidi, riconoscendo a questo assassino lo status di rifugiato politico, come fosse un perseguitato per motivi ideologici e non un semplice criminale». Tale decisione, ha spiegato, «oltre a rappresentare un affronto alle istituzioni e alla giustizia italiana, ha offeso la memoria delle vittime e dei loro familiari e sconvolto l’opinione pubblica». Ha peraltro ricordato che lo stesso Presidente Napolitano ha, per primo, rivolto un appello in tal senso.
Martedì 3 febbraio alle 15.00 Roberta Angelilli e Cristiana Muscardini terranno una conferenza stampa sulla questione.
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