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In concomitanza con il primo incontro di Papa Francesco con la stampa (i rappresentanti dell'AGE saranno presenti domani nell'aula “PaoloVI”) e seguendo le indicazioni emerse dal congresso internazionale di Offida nell'autunno scorso, l'Associazione Giornalisti Europei si fa promotrice di due iniziative. L'idea guida è quella di vedere la comunicazione come strumento di coesione civile e sociale, di crescita etica e morale, oltre che di sviluppo economico e culturale. L'Istituto internazionale “Benedetto XVI: informare per crescere” nasce nella cittadina di Bagnoregio ed avrà come coordinatore provvisorio Nuccio Fava. La Chiesa ha rivolto al tema grande attenzione, anche attraverso il lavoro del Comitato Pontificio per la comunicazione sociale. Adesso, l'organismo proposto attraverso l'AGE, si pone l'obiettivo di approfondirne vari aspetti, aggregando intorno a sé risorse professionali, ed attuando una stretta sinergia tra lavoro laico e cattolico. Lo stesso Benedetto XVI si era dimostrato molto attento alla comunicazione della Chiesa ed ai rapporti con il mondo dell'informazione. Era arrivato a dire che anche il silenzio poteva avere significati reconditi di comunicazione. E questo è vero se interpretiamo il silenzio come momento di riflessione sul quale innestare, al momento opportuno, messaggi meditati, non emotivi. Le prime indicazioni ci dicono che Papa Francesco ha manifestato idee similari che -non soltanto per noi giornalisti italiani- possono rappresentare un riferimento, specialmente in tempi così complessi, densi di contrapposizioni, piuttosto che di unità di intenti. Fino a rendere quasi impossibile il dialogo tra le diverse posizioni. La stessa semplicità espressiva, ma di presa immediata, di Papa Francesco ci fa pensare che il nostro Istituto potrà svolgere un buon lavoro anche soltanto coinvolgendo - nei suoi processi divulgativi e formativi - la rete dei parroci, la scuola, la famiglia stessa. La seconda iniziativa riguarda il giornalismo d'inchiesta e di approfondimento, in crisi in questa fase storica e che va recuperato. Non a caso, i nomi di riferimento sono quelli di illustri colleghi, riferimenti cultuali ed etici di importanti passaggi della storia italiana del secolo scorso: Indro Montanelli, Luigi Barzini, Guido Gonella, Ennio Flaiano, Giulio Andreotti. La location provvisoria è Castiglione in Tiberina ed il coordinatore è Antonino Di Stefano. Alla base c'è la presa d'atto del rapido cambiamento nella professione, innescato principalmente dall'affermarsi di nuovi strumenti, come il web ed i social network. Se, da un lato, facilitano il lavoro, lo rendono però, dall'altro, più complesso. Richiedono maggiore rigore professionale e tempi di esecuzione rapidissimi che ampliano il rischio di errore e complicano il processo di selezione e verifica della notizia. Sul web, inoltre, possono accedere soggetti anche non professionali che rischiano di sviare e disorientare, a volte, l'opinione pubblica. Nello stesso tempo, la coesistenza di strumenti diversi ne richiede un utilizzo integrato, mentre resterà a lungo basilare la funzione della carta stampata, nonostante pareri a tal proposito discordanti. 15-3-2013
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Francesco I “dalla fine del mondo” di Nuccio Fava Il nome è il programma, specie per i Papi che se lo scelgono perchè venga annunciato dalla loggia ancor prima di presentarsi al mondo. Mai così esplicito e chiaro del resto per la storia della Chiesa e del mondo intero. Rimanda direttamente al poverello di Assisi e alle sue scelte rivoluzionarie in favore dei poveri e per il rinnovamento profondo della stessa Chiesa ridotta in macerie dalle lotte fratricide interne e dalla cupidigia degli uomini. Ci sono poi i primi segni eloquenti legati al modo in cui il Papa ha voluto presentarsi ai romani e a tutti i pellegrini che attendevano da ore sotto la pioggia. Li ha chiamati fratelli e ha tenuto a definirsi da subito Vescovo di Roma in continuità con il cammino ecumenico e di impegno ulteriore verso l'unità, preoccupazioni e cure primarie, del suo predecessore. A Benedetto XVI ha rivolto il primo pensiero di ringraziamento e di ammirazione mostrando di avere ben compreso il significato e il carattere impegnativo della grande eredità da proseguire e sviluppare. Gesto del tutto nuovo anche quello di chiedere al popolo preghiere e benedizione, accolte a capo chino e in atteggiamento pensoso e di preghiera che le telecamere mostravano e diffondevano in tutto il mondo prima che Francesco I impartisse la benedizione e annunciasse che si sarebbe recato nella basilica di Santa Maria Maggiore a implorare la Madonna “Salus populi romani “. Impossibile non cogliere la portata di enorme novità e insieme la straordinaria capacità della Chiesa di procedere lungo un percorso in qualche modo già avviato e che pure ha bisogno di sviluppi e rinnovamento profondi. Questa elezione ne è sicuramente un segno profondo anche per noi giornalisti, non solo italiani, che costruiamo secondo nostri schemi mentali o preferenze ideologiche, indicazioni e contrapposizioni che fortunatamente durano – si potrebbe dire- lo spazio di una fumata bianca. Significativamente del resto a sottolineare l'attenzione e l'interesse e l'attenzione del mondo intero, poco prima di annunciare l'elezione del nuovo segretario del partito, l'agenzia di stampa cinese dava notizia dell'avvenuta elezione del nuovo Papa di Roma, definendolo “forte difensore dei poveri”. 14-03-2013
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IL WEB DISARCIONA IL GIORNALISMO di Romano Bartoloni * Una volta il giornalismo aveva il polso della situazione del Paese, oggi non più. Terremotando la politica, le ultime elezioni hanno segnato il trionfo di Internet, mentre il boom del web ha spuntato le armi dei giornalisti che non ne hanno azzeccata più una. Persino i talk-shaw sono stati battuti dall’euforia del digitale, dalla voglia di contare di più da parte degli eserciti di internauti. Lo choc ha disorientato i pezzi da novanta del giornalismo, e con loro il codazzo di opinionisti di ogni peso e di ogni livello di presunzione. Li ha traditi la supponenza del saccente e la miopia autoreferenziale. Nonostante in molti origliassero fra gli anfratti della rete dal buco della serratura, non si è saputo cogliere la dimensione dei cambiamenti e l’impeto sconvolgente della democrazia diretta, e si è continuato a inseguire sondaggi surreali. A rimorchio del Palazzo della politica in mano a gente screditata, si è smarrita la bussola dell’opinione pubblica, e si è finito con il navigare a vista nel virtuale. I mass-media tradizionali stanno perdendo il controllo della notizia che il web produce e auto produce da sé a ritmi incontenibili, stritolandola in mezzo alle ruote di una comunicazione prodotta da una miriade di protagonisti. Si fatica a intercettare i flussi delle fonti di informazione moltiplicatisi in misura esponenziale, e che ti passano sotto il naso a velocità supersonica. Si cerca di cogliere, fior da fiore dalla montagna interattiva, almeno gli spunti che possano soddisfare la spettacolarità degli eventi secondi canoni del mestiere avviati al tramonto. Il ruolo di mediatori tra i fatti e i cittadini si è indebolito al tal punto che i grillini dell’ultima ora hanno trovato la sfacciataggine di sfotterci. Peraltro, si rischia di ammainare la bandiera del giornalismo in un mondo edi toriale che, invece, di mettersi al passo con i tempi, si illude di salvare la pelle smantellando le migliori energie professionali. Diventa follia suicida restare a guardare la grande vetrina interattiva senza entrarci dentro con la forza dell’esperienza e l’autorevolezza del cronista. Non basta che lasciamo ai lettori l’opportunità di interagire con noi, con i nostri blog e con le nostre piattaforme digitali. Di questo passo, ci si infila in un ruolo di nicchia. Per raggiungere le grandi masse di navigatori, bisogna invertire la rotta. Non aspettarle nei nostri acquartieramenti, ma interloquire, con tenacia e spirito di servizio, in casa loro, dentro i siti, i social network, e i blog più frequentati assicurandoci ovviamente il rimbalzo sui mass-media multimediali. Ad esempio, che si aspetta a spiegare nei territori di M5stelle dove porta l’antisistema e raccontare come il fascismo conquistò il potere grazie all’ignavia dei partiti? Probabilmente si incavoleranno per l’interferenza, ma qualcuno comincerà ad aprire gli occhi e forse a ragionare sui valori della democrazia e a rispettare il ruolo del giornalista. * Presidente Sindacato cronisti romani
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Ue, porre fine alle mutilazioni genitali femminili di Mimma Cucinotta Un periodo di incontri per approfondimenti e riflessione su un grave problema socio-culturale, la cui esigenza di essere sradicato sta assumendo negli ultimi anni toni prioritari. Infatti la MGF, ovvero la mutilazione dei genitali femminili è il tema trattato a Roma dal 3 al 5 febbraio nella conferenza internazionale che ha celebrato la Risoluzione n. 67/146, adottata dall’ONU, alla presenza del premier Mario Monti, Emma Bonino vicepresidente del Senato e fondatrice di “Non c’è pace senza giustizia”, Antonio Tetè, ambasciatore ed osservatore permanente dell’Unione Africana presso le Nazioni Unite, insieme ad esponenti politici stranieri provenienti dalla Costa D’Avorio, Uganda, Mali, Mauritania, Gambia, Burkina Faso, Ghana, Gibuti, Togo, Francia. Dall’art. 4, che pone l’accento sulla lotta contro le mutilazioni dei genitali femminili, emerge quanto la Risoluzione sia attenta alla condizione della donna, nell’affermare l’intolleranza verso le discriminazioni e le violenze. Principi ribaditi il 6 febbraio alla giornata per la tolleranza zero contro le mutilazioni internazionali dei diritti umani, e ripresi per la giornata internazionale della donna dell’8 marzo, dagli attivisti dei diritti umani, in una tavola rotonda di alto livello, voluta dalla Commissione europea, in cui la Commissaria per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom, e la vice presidente e Commissaria per la Giustizia Viviane Reding, hanno sottolineato quanto l’Ue avverta la necessità di aiutare i Paesi membri ad eliminare tutte quelle pratiche altamente lesive della psiche e del fisico delle donne, che rappresentano un fenomeno globale e transnazionale. Migliaia di donne e bambine sono vittime delle MGF, di cui non si hanno prove certe sulla loro pratica in Ue, ma certamente vengono sottoposte a questi crudeli interventi durante soggiorni in patria o prima del loro trasferimento negli Stati membri. In Italia la legge 7 del 2006 ha introdotto disposizioni giuridiche che perseguono penalmente pratiche di “mutilazione degli organi genitali femminili come la clitoridectomia, l'escissione e l'infibulazione e qualsiasi altra pratica che cagioni effetti dello stesso tipo”, non giustificate da motivi medici e secondo una stima del 2009 nel nostro Paese risiederebbero almeno 35.000 donne che hanno subito tali pratiche, ed altre mille potrebbero subire queste forme di abuso e di violenza. Secondo Viviane Reding, si tratta di “pratiche estremamente crudeli che violano i diritti di donne, ragazze e bambine. L’UE lotterà per porre fine alle mutilazioni genitali femminili, non solo nella Giornata internazionale della donna ma 365 giorni l’anno ..” Anche altri paesi europei hanno da tempo emanato norme a tutela di questi abusi. L’ordinamento francese prevede ad esempio la reclusione da 10 a 20 anni fino all’ergastolo, se il responsabile delle mutilazioni degli organi sessuali sui bambini è un genitore o un tutore. La Commissione europea ha manifestato il proprio impegno a lottare con forza contro le mutilazioni genitali femminili: “costituiscono una grave violazione dei diritti umani. Il rischio di subire tale pratica deve costituire un motivo valido per ottenere asilo o protezione umanitaria. Nella nostra legislazione sul diritto di asilo è riservata una particolare attenzione a donne, ragazze e bambine che chiedono asilo a causa di minacce di mutilazione fisica. È necessario che l’Europa offra una protezione adeguata a tutte coloro che rischiano di subire mutilazioni genitali femminili o ai genitori che temono di essere perseguitati perché rifiutano di sottoporre la loro figlia a questa pratica” ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari interni.
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Newsletter Roma Intercultura del 06/03/2013 Festa della Donna Evento Evento Corso per volontari Serata di Premiazione Conferenza Convegno Manifestation Ciclo di incontri Manifestazione Convegno internazionale Mostra Manifestazione Incontro Materiali on line Mostra Call for Applications On line
Costruire cittadinenza per promuovere convivenza LSE Asen, Association for the Study of Ethnicity and Nationalism The Association for the Study of
Ethnicity and Nationalism (ASEN) is an interdisciplinary student-led
research association founded by research students and academics in
1990 at the London School of Economics & Political Science. |
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Vicini al Papa emerito, preoccupati per l'Italia di Nuccio Fava
Sono giornate emozionanti ed impegnative che non avremmo mai immaginato di vivere. Professionalmente ed umanamente è una condizione davvero unica, grazie alla quale scopri misteriosamente che cose nuove sono sempre possibili, che strade impegnative possono aprirsi, nuovi orizzonti affacciarsi. La lezione straordinaria, umile e grandiosa ad un tempo, ce l'ha offerta Benedetto XVI con le sue improvvise e imprevedibili dimissioni. Un evento enorme, senza precedenti per la sua portata e il rilievo avuto nel sistema dei media di tutto il mondo. Ne sono derivati interrogativi, sollecitazione e urgenza di risposte adeguate alla serietà e novità dei problemi che si pongono non solo alla chiesa Cattolica ma a tutta l'umanità. Contrasta in modo stridente la modestia e la meschinità della sempre più preoccupante situazione italiana, alle prese con problemi incancreniti da tempo immemorabile che non trovano nel voto recente una più facile via di soluzione. Al contrario tutto appare ancora più difficile, con il rischio di un allontanamento dall'Europa e dalle risposte che il nostro Paese dovrebbe riuscire a dare con urgenza e lungimiranza guardando ai suoi interessi di fondo. L'allontanamento dall'Europa provocherebbe la vanificazione e la dispersione irresponsabile dei gravi sacrifici compiuti con il governo Monti e ancora più drammatica la condizione per la ripresa e la lotta alla disoccupazione. Unico dato certo l'azione del presidente Napolitano che durante i suoi viaggi di questi giorni nelle capitali europee offre un punto di riferimento sia per cercare una prospettiva di governo all'Italia, sia per ribadire in ogni modo l'essenzialità del suo aggancio con l'Europa. Vogliamo segnalare e chiedere l'apporto di tutti per una doppia iniziativa che esprima il nostro spirito di non rassegnazione e di iniziativa positiva di fronte alla difficile situazione presente. Abbiamo dato vita all'istituzione internazionale Benedetto XVI “ Comunicare per crescere “, con sede a Bagnoregio presso l'istituto di studi San Bonaventura. Su altro piano con analogo intento abbiamo dato vita al centro di documentazione “Montanelli-Barzini-Gonella-Flaiano-Andreotti” per il giornalismo d'inchiesta e di approfondimento, nel contesto della profonda mutazione in atto nel mondo dei media. Sono molto gradite disponibilità a collaborare e a suggerire proposte ed indicazioni. Nuccio Fava1° marzo 2013
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Il
Congresso dei poteri locali e regionali
(CPLRE) del Consiglio d’Europa ha
approvato all’unanimità il rapporto
sulla democrazia locale e regionale in
Italia, in cui si raccomanda
innanzitutto al nuovo governo di
completare la riforma in materia di
federalismo fiscale. Il rapporto solleva
diverse critiche verso l’Italia, prima
tra tutte quelle del non rispetto del
diritto degli Enti locali ad
amministrare una parte importante degli
affari pubblici. Emilio Verrengia,
Segretario generale aggiunto dell’AICCRE
e vicepresidente del CPLRE, è
soddisfatto: “come CPLRE e come AICCRE
abbiamo mantenuto alta la guardia e
difeso, sia a livello nazionale che
europeo, i comuni e le province e le
regioni da un attacco politico e
mediatico senza precedenti nella recente
storia italiana; attacchi che rischiano
di essere funzionali ad un disegno di
accentramento statale, francamente
inaccettabile ed anti-storico. Ho più
volte denunciato a Strasburgo, ha
aggiunto Verrengia, le violazioni da
parte dei nostri Governi della Carta
europea dell’autonomia locale. Ne
abbiamo sempre fatto una questione di
democrazia: se sono penalizzati gli enti
locali lo sono di conseguenza
soprattutto i cittadini”. Il Presidente
della delegazione italiana, Marco
Monesi, Sindaco di Castel Maggiore,
e Presidente della federazione emiliana
dell'AICCRE ha definito il rapporto
“morbido” nei confronti dello Stato
italiano: forse questo è dovuto al fatto
che “è difficile capire la complessità
della normativa italiana, in particolare
sul finanziamento e l’imposizione
fiscale, per Regioni ed Enti locali”.
Nel rapporto dice Monesi “non si accenna
per esempio alla questione del patto di
stabilità interno, che è più
ingiustificato di quello internazionale,
perché attraverso di esso si colpiscono
i comuni indistintamente e soprattutto
quelli virtuosi”. Secondo Monesi vanno
quindi rimossi i vincoli imposti dal
Patto. “Il mio comune, con 18mila
abitanti, in 3 anni ha già accantonato
10 milioni di euro che invece dovrebbe
destinare agli investimenti” sottolinea
Monesi che si augura che il nuovo
governo inverta la rotta sul Patto. 
Sabato
16 marzo 2013 si è costituito a Lione il
Comitato promotore Francese dell’ICE,
“Per un Piano europeo straordinario di
sviluppo sostenibile e per
l’occupazione”, nel corso della 1a
Convenzione dei Federalisti Francesi (La
Fédération, c’est la démocratie!)
tenutasi in una Sala del Palazzo
Comunale, sotto l’Alto Patrocinio del
Presidente del Parlamento europeo,
Martin Schulz, alla presenza del Sindaco
di Lione, Senatore Gérard Collomb, e con
la partecipazione di un centinaio di
persone. Ricordiamo che l’AICCRE ha dato
lo scorso 11 febbraio la sua adesione al
corrispondente Comitato italiano e che
la Federazione piemontese
dell’Associazione è partecipe del
Comitato di Torino dallo scorso anno.
Il
rimpatrio volontario nel paese di
origine per un immigrato è spesso una
scelta difficile ed estrema; per
sostenerlo esistono dei progetti,
finanziati dal Fondo europeo sui
rimpatri, ormai giunto alla sua quarta
annualità. In Toscana sono diverse le
associazioni e gli enti attivi, che
fanno capo alla Rete Rirva (Rete
italiana per il ritorno volontario
assistito). Lo scorso 20 marzo, nella
sede del Consiglio regionale della
Toscana, a Firenze, si è fatto il punto
della situazione durante un seminario
organizzato dall’AICCRE Toscana. Ha
introdotto i lavori Patrizia Dini,
Segretario generale AICCRE Toscana e
Responsabile del Dipartimento AICCRE
Cittadinanza di genere.
SICUREZZA
SULLE STRADE
VICENZA,
22 MARZO, ORE 9.30
24-25
MARZO
MILANO,
FINO AL 2 GIUGNO
Mondo
Cittalia
Gestione
partecipata degli
spazi verdi, ruolo
dell’agricoltura
urbana,
sostenibilità
ambientale e ciclo
dei rifiuti sono i
temi che verranno
discussi da esperti
e studiosi nel corso
dell’incontro “Roma:
per una metropoli
sostenibile” che
avrà luogo il 22
marzo a Roma alle
15.30 (Città
dell’Altra economia
- Campo Boario
dell’ex Mattatorio,
Largo Dino Frisullo)
nell’ambito del
ciclo di incontri
organizzati e
promossi dal gruppo
di lavoro “Area
metropolitana
romana” di
Il
legame tra
innovazione e
sicurezza stradale è
il tema al centro
del seminario “Smart
City e sicurezza
stradale” promosso
dall’
Il
dibattito sulla
Youth Guarantee al
Comitato delle
Regioni rilancia la
necessità di un
approccio coordinato
dei livelli locali
per contrastare la
disoccupazione
giovanile e creare
condizioni positive
per il rilancio
economico. Molto
spesso però in
Italia il ruolo dei
comuni è
particolarmente
limitato in questo
senso per mancanza
di competenze
specifiche in
materia
occupazionale, anche
se è proprio nei
contesti urbani che
si manifestano con
maggiore forza gli
effetti dei tassi
elevati di
disoccupazione in
particolare dei più
giovani.
Dal
primo rapporto sul
In
Europa è senza
lavoro una
percentuale di
giovani doppia
rispetto alla media
generale della
popolazione attiva.
La disoccupazione
giovanile è una
delle questioni più
importanti che l’UE
si trova ad
affrontare oggi e
che si troverà ad
affrontare in
futuro. Il progetto
Urbact Jobtown, con
11 partners in 9
Paesi, sta
esplorando dei modi
per consentire alle
città di creare
opportunità per i
più giovani.
Intorno
Cittalia.jpg)
Maribor
ha preso il posto
della città
portoghese di Braga
per quanto riguarda
il titolo di
Capitale europea
della Gioventù 2013.
La città slovena si
fa ora portavoce di
un innovativo
approccio “bottom-up”,
in cui i giovani
sono coinvolti nelle
diverse fasi della
pianificazione delle
politiche urbane.
Via
libera del Cipe agli
investimenti di
manutenzione e
sicurezza previsti
dai Contratti di
Programma di RFI e
ANAS, per un totale
di circa 5,5 milioni
di euro e al
progetto preliminare
del lotto Piovene
Rocchette – Val d’Astico
dell’autostrada A31.
ROMA,
18 MARZO, ORE 10
MILANO,
19 MARZO, ORE 9.30
MILANO,
19-20 MARZO, ORE 9
L'impatto
dell�Unione
bancaria europea sull�euro e sul
sistema finanziario globale discusso a Roma
in una conferenza IAI/CSF con
Lorenzo Bini Smaghi.
A
Lisbona il
Oltre
quattrocento amministratori locali e
regionali e responsabili politici di
ventiquattro paesi si confronteranno sulla
governance democratica nel Mediterraneo, in
occasione del 3° Forum degli Enti Locali e
Regionali del Mediterraneo, che si terrà a
Marsiglia il 3 e 4 aprile prossimi. Per la
prima volta, dagli importanti eventi
politici e sociali che hanno scosso la
regione del Mediterraneo – la primavera
araba del Sud del Mediterraneo, la crisi
economica del Nord – gli amministratori si
confronteranno sulle nuove sfide cui si
trovano a far fronte, riaffermando la
volontà di essere soggetti attivi nello
sviluppo e nella gestione dei loro
territori. Saranno formulate proposte per
rafforzare la democrazia locale, sostenere
il decentramento e garantire i servizi
pubblici prioritari.
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Pubblichiamo
una dichiarazione di Patrizia Dini, Responsabile
del dipartimento nazionale AICCRE della
cittadinanza di genere: « L’8 marzo 2013 è
caratterizzato dalla presenza di una ribellione
diffusa delle donne verso le forme di violenza
privata che ormai provocano omicidi ripetuti un
giorno si e uno no nel nostro paese. La
caratteristica della ribellione è che però c’è
un collegamento in rete a livello planetario.
Una manifestazione importante è avvenuta a metà
febbraio quando nello stesso giorno, alla stessa
ora, nelle grandi città e nei piccoli centri le
donne hanno manifestato la loro richiesta verso
i poteri pubblici attraverso la forma inedita
della danza collettiva. È necessario che il
nuovo Parlamento introduca nel codice penale il
reato di femminicidio: le donne lo chiedono e la
civiltà dei rapporti sociali lo impone ». 
Ieri
7 marzo l’AICCRE dell’Emilia-Romagna ha
organizzato a Bologna l’incontro con i
rappresentanti dei Comuni, della Regione e tutti
gli altri Comuni interessati per discutere e
predisporre programmi e iniziative sul tema dei
GECT, Gruppi europei di cooperazione
territoriale. “un grande successo di pubblico
che testimonia l’interesse per queste forme di
cooperazione tra enti locali, soprattutto in
tempi di crisi economica come l’attuale”, ha
commentato Centurio Frignani, Segretario
della Federazione emiliana dell’AICCRE. Al
Convegno infatti hanno partecipato circa 80
amministratori locali provenienti
dall’Emilia-Romagna, ma anche da Puglia e
Sicilia. “Dal Convegno di Bologna è partita la
spinta decisiva verso la realizzazione concreta
dei GECT e l’AICCRE nazionale avrà un ruolo di
sintesi, diffusone e di spinta politica”, ha
precisato Michele Picciano, Presidente
dell’AICCRE. Al Convegno hanno partecipato, tra
gli altri Emilio Verrengia, Segretario
generale aggiunto dell’AICCRE e vicepresidente
del CPLRE del Consiglio d’Europa ed Alfonso
Sabatino, Segretario AICCRE Piemonte,
Marco Monesi, Presidente dell’AICCRE
emiliana e Sindaco di Castel Maggiore. Il
Convegno ha inaugurato una piattaforma vera e
propria di amministratori locali, linee guida ed
una strategia operativa che sarà attuata
prossimamente. Dal dibattito è emersa, tra
l’altro, l’importanza che ha rivestito, nella
preparazione concreta dei GECT, il rapporto di
gemellaggio tra comuni europei. Il gemellaggio,
infatti, nell’accezione dell’AICCRE, è da sempre
stato mezzo per progetti europei di cooperazione
in molti ambiti, compreso quello economico e
culturale. EuropaRegioni tornerà sugli
importanti sviluppi del Convegno di Bologna.
Il
CCRE propone il lancio di un’iniziativa europea
denominata EU Starter per offrire ai giovani di
età compresa tra 16 e 27 anni, senza un lavoro o
una formazione specifica, un anno di esperienza
di lavoro in un ente pubblico o ente senza scopo
di lucro. I giovani lavoratori potrebbero così
beneficiare di una prima esperienza di lavoro e
formazione complementare offrendo al contempo il
loro contributo per il miglioramento
dell’offerta dei servizi pubblici. Rivolta a
regioni con livelli di disoccupazione giovanile
superiori al 10%, l’iniziativa UE Starter
dovrebbe garantire ai giovani un contratto di un
anno, rinnovabile per un ulteriore anno, con
retribuzione e assicurazione sociale. Il costo
stimato a carico del bilancio dell’UE potrebbe
variare tra € 3,6 e € 5 miliardi di euro l’anno.
Il CCRE ha diffuso l’invito ai propri membri a
sostenere l’iniziativa con l’invio di una
lettera firmata dal presidente dell’associazione
al ministro nazionale responsabile per
l’occupazione. 
Il
Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
incoraggia i comuni e le regioni europei ad
unirsi al movimento di solidarietà al popolo
della Siria “White wave for Syria”. Il
movimento, chiede di porre fine ai crimini
contro gli individui e denuncia la mancanza di
giustizia per le vittime di tali crimini. Il 15
marzo, secondo anniversario dell’inizio della
rivolta siriana, tutti coloro che desiderino
dimostrare solidarietà al popolo siriano
potranno scattarsi una foto con in mano un pezzo
di stoffa o di carta bianca con su scritto STOP.
Tra le 19 e le 19.30 del 15 marzo, la foto dovrà
essere pubblicata sul sito o sulla
Una
tavola rotonda di alto livello è stata
organizzata dalla Commissione europea in
occasione della Giornata internazionale della
donna per discutere di come l’Unione europea
possa aiutare gli Stati membri a eliminare
completamente la pratica delle mutilazioni
genitali femminili, di cui si calcola siano
vittime diverse centinaia di migliaia di donne
nell’UE. Una nuova relazione sulle mutilazioni
genitali femminili nell’UE, elaborata
dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di
genere su richiesta della Commissione europea,
rileva che tali pratiche costituiscono un
fenomeno globale e transnazionale. Sebbene non
esistano prove certe che le MGF siano praticate
nell’UE, migliaia di donne, ragazze e bambine
che vivono nell’Unione vi sono state sottoposte
prima di trasferirsi nell’UE o durante un
soggiorno al di fuori dei suoi confini.
L'Italia
verso un nuovo Governo
VISITA
DEL COMMISSARIO
LEWANDOWSKI IN ITALIA
MILANO,
8 MARZO, ORE 10.30
BRESCIA,
11 MARZO, ORE 14.30(1).jpg)
La
conclusione delle attività di
accoglienza avviate in seguito
alla cosiddetta emergenza
Nordafrica ha riaperto il
dibattito sul ruolo dei Comuni,
lasciati da soli a gestire le
conseguenze di un processo di
accoglienza quantomeno
farraginoso. Cosa è accaduto
veramente nell’ultimo e di cosa
ci sarà bisogno nei prossimi
mesi? Cittalia intervista la
direttrice del
Favorire
lo scambio di buone pratiche e
promuovere livelli di
cooperazione inter-istituzionale
tra le amministrazioni locali in
tema di mobilità sostenibile
sono gli obiettivi delle visite
studio nelle principali città
italiane ed europee promosse
nell’ambito del progetto
Mercati
locali, city branding e
marketing, prevenzione
dell’abbandono scolastico,
riqualificazione urbana
sostenibile ed efficient,
partnership tra città e
università sono alcuni dei temi
dei
Uno
Nasce
Si
chiama “Di nuovo in centro” ed è
un progetto volto a raccogliere
soluzioni per migliorare lo
spazio pubblico nel centro
storico di Bologna. La call for
ideas, aperta in occasione della
Biennale dello spazio pubblico
2013, è un’iniziativa dell’Inu
Emilia Romagna, in
collaborazione con il Comune di
Bologna e con l’Urban Center di
Bologna.
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Agenda
Dalle
Istituzioni
Mappe
.png)
Libri
e Film
Città
che cambiano, nuovi modi di
vivere lo spazio pubblico e
nuove relazioni umane. Sono gli
effetti che il fenomeno
migratorio produce nei nostri
quartieri. Ferruccio Pastore e
Irene Ponzo, curatori del volume
“Concordia discors. Convivenza e
conflitto nei quartieri di
immigrazione” (Carocci editore),
provano a tracciare i contorni
del cambiamento nei principali
quartieri di immigrazione a
partire dalle esperienze di
quello che un tempo era il
“triangolo industriale”: Torino,
Milano e Genova.
All’interno
del contesto delle Macro Regioni Europee si
inseriscono i GECT – Gruppi europei di
cooperazione territoriale. Il GECT ha lo scopo
di agevolare e di promuovere la cooperazione
transfrontaliera, transnazionale e
interregionale tra i suoi membri. Il gruppo è
composto da Stati membri, collettività
regionali, collettività locali o organismi di
diritto pubblico a titolo facoltativo. Giovedì 7
marzo l’AICCRE dell’Emilia-Romagna organizza a
Bologna un incontro con i rappresentanti dei
Comuni, della Regione e tutti gli altri Comuni
interessati per discutere e predisporre
programmi e iniziative sul tema. “Il Convegno si
svolge a Bologna anche perché da noi in
Emilia-Romagna vi è da anni una consolidata rete
di gemellaggi e di relazioni internazionali tra
comuni che ha prodotto benefici economici e
culturali, permettendo alla nostra regione un
salto di qualità importante”, ci ha detto Centurio Frignani, Segretario della
Federazione emiliana dell’AICCRE. Al Convegno
parteciperanno amministratori locali provenienti
anche da Puglia e Sicilia. “Occorre iniziare a
realizzare concretamente i GECT e l’AICCRE
nazionale avrà un ruolo di sintesi e di spinta
politica”, precisa Michele Picciano,
Presidente dell’AICCRE. Sulla Macroregione
ipotizzata da Maroni, Frignani non ha dubbi:
“non esiste una macroregione europea (previste
oltretutto da anni) che comprenda le Regioni
indicate dall’ex ministro degli Interni. Le
macroregioni europee, inoltre, servono sempre la
cooperazione transfrontaliere, sono partecipate
da soggetti territoriali dell’una e dell’altra
parte dei confini, non presuppongono nuovi
livelli di amministrazione”. Ma l’elemento più
importante, da un punto di vista politico,
secondo Marco Monesi, Presidente dell’AICCRE
emiliana e Sindaco di Castel Maggiore è che “la
presunta macroregione di Maroni va in direzione
secessionista mentre quelle europee sono nate
all’interno di una strategia europea di largo
respiro finalizzata sia ad una maggiore
integrazione politica dell’Unione europea ma
soprattutto nello spirito della cooperazione tra
i popoli”.
“Le
elezioni politiche ci hanno consegnato un Paese
che rischia di essere ingovernabile. Le forze
politiche tradizionali non hanno saputo
intercettare il bisogno di cambiamento che sale
dalla società. E nemmeno hanno saputo dare una
risposta alla protesta nei confronti del
malaffare, che ha inquinato la vita politica, e
dell’Europa, che si presenta con il volto
arcigno di chi impone sacrifici, tagli alla
spesa sociale, genera disoccupazione senza avere
la legittimità democratica per farlo. Qui sta la
radice del successo straordinario del M5S, che
ha interpretato il bisogno di cambiamento e di
partecipazione, ma senza avere proposto un
realistico programma di governo”. Lo ha espresso
in un comunicato stampa il Movimento Federalista
Europeo (MFE) che teme: “l’ingovernabilità può
determinare una svolta autoritaria, come nel
1922, e come allora contagiare il resto
dell’Europa, e portare alla disgregazione
dell’UE”.
Il
riordino del sistema dei poteri locali e
regionali in senso federale è prioritario:
conferirebbe più forza a Regioni, Province e
città metropolitane e comuni per sostenere che
il Senato della Repubblica debba essere
trasformato, con apposita legge costituzionale,
in Senato delle Regioni e degli Enti locali,
come avviene nella Repubblica federale tedesca.
L’AICCRE auspica, quindi, che partiti e forze
politiche si esprimano su questi importanti
temi.
Il
7 marzo alle ore 9.30, l’AICCRE
dell’Emilia-Romagna organizza a Bologna un
incontro con i rappresentanti dei Comuni, della
Regione e tutti gli altri Comuni interessati per
discutere e predisporre programmi e iniziative
sui seguenti argomenti: I Progetti GECT, Gruppi
Europei di Cooperazione Territoriali nel
contesto della Macro Regione Adriatico-Ionica.
Si tratta di una iniziativa significativa per
fare conoscere questo nuovo importante strumento
di Cooperazione trans-nazionale e
inter-regionale particolarmente in Emila-Romagna
dove è diffusa una vasta rete di Gemellaggi e di
Scambi Internazionali.
Sindaci
di tutta Europa saranno presenti a Cannes, in
Francia, il prossimo 13 marzo, in occasione
dell’evento organizzato da “The Mayors’ Think
Tank”, una piattaforma ad inviti formata da
Sindaci per discutere le sfide affrontate dalle
città e le soluzioni innovative per portare e
condividere idee, esperienze e le migliori
pratiche nella strategia urbana. Il Segretario
Generale del Consiglio dei Comuni e delle
Regioni d’Europa (CCRE), Frédéric Vallier sarà
uno dei moderatori di questa sessione.
Si
terrà il 9 e 10 aprile, a Bruxelles, un
seminario nel corso del quale sarà presentato al
dibattito il capitolo “Europa” del rapporto GOLD
sulla governance dei servizi pubblici di base a
livello locale. Si tratta di un Rapporto
internazionale preparato da esperti e basato su
ricerche e sondaggi, che sono stati diffusi dai
membri del CCRE agli enti locali e regionali.