Cari amici, la Newsletter N. 78 dicembre, chiude i nostri appuntamenti del 2013,
ma la nostra informazione continua su: www.aiccre.it
Arrivederci al 10 gennaio 2014

L’AICCRE ha lanciato l’idea di “Mille Consigli per l’Europa”, una iniziativa finalizzata a rilanciare a livello popolare il processo di integrazione europea. Nel corso di tutto il 2014 l’AICCRE inviterà i consigli comunali, provinciali e regionali a dedicare una specifica seduta aperta sui temi dell’integrazione europea, delle riforme, delle elezioni europee, della parità di genere.


 

L’AICCRE ha recentemente rivolto un appello al Presidente della Commissione europea Josè Barroso nel quale ha espresso “preoccupazione per il futuro dell’Europa e la speranza di una pacifica e fruttuosa convivenza tra i popoli europei”. In Italia, “come in molti altri Stati membri dell’Unione Monetaria Europea, ci troviamo oggi ad affrontare un forte calo delle attività produttive e un conseguente aumento della disoccupazione fino a livelli mai raggiunti negli ultimi decenni. Questa grave situazione, che si ritorce in modo sproporzionato soprattutto sui giovani, sta provocando delusione e rabbia tra una popolazione che si interroga sempre di più sulle prospettive per il futuro”. Dal 2011, in modo particolare l’Italia, continua l’appello dell’Associazione “si è trovata ad affrontare una crisi quasi esistenziale, in cui una mancanza di fiducia dei mercati internazionali – alimentata, dobbiamo dire, anche dalla speculazione finanziaria – ha essenzialmente obbligato i nostri Governi ad attuare delle politiche di risanamento caratterizzate però quasi esclusivamente dall’austerità, guidate da un forte aumento delle tasse e significativi tagli al bilancio”. Purtroppo in questo contesto “l’intervento delle istituzioni europee è apparso alla popolazione non tanto come un aiuto ad un paese in difficoltà (a causa sia di problemi propri accumulati negli anni sia sistemici del funzionamento dei meccanismi finanziari), ma piuttosto come una richiesta imperativa a prescindere dalle rispettive conseguenze economiche e sociali”. In fondo però “l’Europa siamo tutti noi: le istituzioni europee sono composte da rappresentanti di ogni Stato Membro, scelti dai Governi e dagli organismi comunitari”. Dunque le decisioni vanno prese nell’interesse dell’intera Comunità, ammonisce l’AICCRE. Tuttavia “ci preoccupa non poco ciò che viene percepito come un deficit di democrazia nelle istituzioni europee, che si riversa poi a livello nazionale; un deficit che riguarda sia l’architettura istituzionale dell’Unione che la partecipazione popolare nelle consultazioni elettorali”.

Tra il 22 e il 25 maggio 2014, più di 350 milioni di cittadini andranno a votare in occasione delle elezioni europee e contribuiranno in tal modo a decidere il futuro dell’Europa. Il Comitato delle regioni e dei poteri locali (CdR) è impegnato a sostenere gli sforzi intrapresi dal Parlamento europeo per promuovere un’efficace campagna di comunicazione per le elezioni. Il CdR mira in particolare a coinvolgere i propri membri e altri attori politici interessati a livello locale e regionale nel processo di comunicazione decentrata sulle elezioni, oltre a sostenere le azioni della propria amministrazione a Bruxelles. Un importante momento di questa campagna sarà il dibattito presidenziale (che il CdR organizzerà per l’8 marzo ad Atene) tra i candidati alla presidenza della Commissione europea appartenenti ai principali partiti politici europei.

Il 72% dei cittadini si sentono orgogliosi della loro provincia e solo il 4% degli italiani ritiene prioritario abolire le Province. Lo rende noto il sito dell’upi. È quanto emerge da una indagine sugli italiani realizzata recentemente dal centro studi dell’Ispo presentata a Milano da Renato Mannheimer, dal Presidente dell’Upi Antonio Saitta e dall’Assessore alle riforme istituzionali della Provincia di Milano, Franco De Angelis. Secondo lo studio, per l’81% degli italiani la riforma più urgente per tagliare la spesa pubblica è ridurre le indennità dei parlamentari italiani. Secondo lo studio Ispo, l’attaccamento alle Province e’ un sentimento radicato, riscontrato in ogni rilevazione dal 2003 ad oggi, nonostante le pesanti campagne demagogiche contro questa istituzione. “Questa ricerca − sottolinea il Presidente Saitta − dimostra che, contrariamente a quanto si continua a dire, non sono affatto i cittadini a volere l’abolizione delle Province, che, anzi, sanno benissimo essere una riforma per nulla prioritaria. L’accanimento contro le Province è solo la risposta di una politica debole che, non volendo ascoltare le reali richieste del Paese, cerca di autoassolversi perché non è in grado di autoriformarsi. Ma il vero dramma è che per inseguire slogan che non sono nemmeno condivisi dai loro elettori, i politici stanno tagliando tutte le risorse delle Province destinate ai servizi essenziali. Quando le scuole resteranno chiuse e le strade non saranno più curate, i cittadini andranno a protestare sotto il Parlamento. Allora sarà chiara la totale mancanza di visione di futuro di una riforma sbagliata che sostenendo di volere svuotare le Province, in realtà non fa altro che cancellare servizi essenziali".

Le nuove norme e leggi che governano il prossimo ciclo di investimenti della politica di coesione europea per il periodo 2014-2020 sono state approvate formalmente dal Consiglio dell’Unione europea .Dopo mesi di preparazione, gli Stati membri stanno completando i loro piani strategici con priorità di investimento per lo sviluppo regionale. L’adozione di questi accordi di partenariato è prevista per l’inizio del 2014.
La Gazzetta Ufficiale L 347 (20 dicembre) contiene le nuove regolamentazioni. Approfondisci

Il Comitato delle regioni e dei poteri locali (CdR) ha lanciato il premio Regione imprenditoriale europea 2015 (EER), un riconoscimento destinato alle città e alle regioni europee che dimostrano maggiore lungimiranza nella loro visione imprenditoriale. Il premio EER seleziona e premia le regioni che, indipendentemente dalla loro dimensione, ricchezza e competenze, si distinguono per la lungimiranza della loro visione imprenditoriale, la quale si traduce in attività concrete e valutabili che contribuiscono all’attuazione dello Small Business Act per l’Europa e utilizzano i fondi pubblici in modo ottimale. Alle regioni che presenteranno la strategia più convincente sarà assegnato il marchio “Regione imprenditoriale dell’anno”. Scopo dell’iniziativa è favorire l’emergere, in tutta Europa, di regioni dinamiche, ecologiche e imprenditoriali. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato al 31 marzo 2014. Il modulo di iscrizione e una scheda informativa sul premio sono disponibili – insieme ad altre informazioni utili – sul sito web del premio EER: www.cor.europa.eu/eer . Per maggiori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo: eer-cdr@cor.europa.eu .

La Commissione europea ha recentemente approvato un investimento di 13 milioni di euro provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per aumentare la capacità di uno stabilimento per la produzione di motori diesel di tipo F1 per autocarri e furgoni a Foggia. È stato costruito un nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo in cui saranno studiati e realizzati sistemi per ridurre il consumo di carburanti e sistemi di iniezione innovativi e le attività di ricerca stanno per prendere il via. Grazie a questo progetto saranno creati 200 nuovi posti di lavoro e oltre 500 posti saranno tutelati in una delle regione italiane maggiormente colpite dalla crisi economica. Le attività del centro di ricerca contribuiranno indirettamente anche alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Alla Conferenza di Vilnius di dicembre sulle politiche di partenariato con l’Europa dell’Est, l’Enpi ha presentato un pacchetto divulgativo concernente tutte le iniziative intraprese in questi Paesi dall’Unione europea nel settore energetico. Sono stati illustrati i più recenti sviluppi nella cooperazione fornendo tutti i dati su iniziative, strumenti e aree di intervento: dal Patto dei Sindaci al Partenariato europeo per l’efficienza energetica, passando per il Programma INOGATE e l’Energy Community. L’Enpi ha voluto fare il punto della situazione mostrando come l’Unione europea guardi anche ad Est quando parla di energia. L’Enpi ha dedicato un portale (http://www.enpi-info.eu/themeeast.php?subject=5 ) dove è possibile visionare tutti i progetti avviati e realizzati. (V.V.)

Il progetto cofinanziato dall’Unione europea “Euromed Migration III” ha organizzato a Torino la terza ed ultima sessione avente ad oggetto il tema della reintegrazione dei migranti sia dal punto di vista sociale che professionale. Obiettivo del corso è stato quello di rinsaldare le capacità delle pubbliche istituzioni specie dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e sono stati maggiormente coinvolti nel processo migratorio e di conseguenza nelle politiche di sviluppo. Ad accogliere l’evento nella prima settimana di dicembre è stato il Centro internazionale di formazione messo a disposizione dall’Organizzazione del lavoro. Si è partiti dall’analisi del mercato del lavoro per arrivare alla protezione dei diritti e agli accordi bilaterali specifici sul tema. Non è mancata un’attenta analisi delle opportunità di sviluppo per i migranti e del contributo che potrebbero fornire anche attraverso le imprese già avviate nelle rispettive comunità di appartenenza. Un incontro specifico su quest’ultimo aspetto è in programma a Francoforte per il 2014. Con i 5 milioni di euro stanziati dall’Ue, il progetto Euromed Migration III si propone di accrescere la cooperazione tra gli Stati membri della Comunità europea e i Paesi nordafricani per quanto riguarda il fenomeno dell’emigrazione creando delle figure di supporto professionale e degli strumenti di connessione che consentano a questi ultimi di affrontare problematiche quali il traffico di persone di rafforzare le capacità di gestione dei confini. (Valeriano Valerio)

Il prezzo da pagare a causa della cattiva qualità dell’aria è superiore, in termini di vite umane, a quello imputabile agli incidenti stradali. Oltre ad essere la principale causa ambientale di decessi prematuri nell’UE, la cattiva qualità dell’aria ha un impatto anche sulla qualità della vita, in quanto causa asma e problemi respiratori. Per rispondere a questo problema la Commissione ha proposto nuove misure per ridurre l’inquinamento atmosferico. Il pacchetto di politiche in materia di aria pulita aggiorna la legislazione esistente e riduce ulteriormente le emissioni nocive provenienti dall’industria, dal traffico, dagli impianti energetici e dall’agricoltura, con l’intento di limitarne l’impatto sulla salute umana e sull’ambiente. L’inquinamento atmosferico provoca anche la perdita di giorni lavorativi ed elevate spese sanitarie; chi ne risente in modo particolare sono i gruppi più vulnerabili: i bambini, le persone anziane e chi soffre di asma. Altrettanto estesi sono i danni agli ecosistemi: basti pensare a quelli dovuti all’eccesso di azoto (eutrofizzazione) e alle piogge acide. I costi diretti per la società derivanti dall’inquinamento atmosferico comprendono i danni alle colture e agli edifici e ammontano a circa 23 miliardi di euro all’anno. I benefici per la salute derivanti dall’attuazione del pacchetto “aria pulita sono pari a circa 40 miliardi di euro all’anno, cioè oltre dodici volte i costi per la riduzione dell’inquinamento che si stima possano raggiungere 3,4 miliardi di euro all’anno nel 2030.

È stato realizzato dalla Commissione europea un video su Erasmus+ che mette in evidenza alcune delle caratteristiche chiave del nuovo programma. http://ec.europa.eu/avservices/video/player.cfm?ref=I083255 .

La gazzetta ufficiale comunitaria del 17 dicembre ha informato che il 12 settembre 2013 il Mediatore europeo ha presentato la sua relazione annuale per l’anno 2012 al Parlamento europeo.La relazione annuale e una versione più breve della stessa sono disponibili in tutte le 24 lingue ufficiali alla pagina Internet del Mediatore: http://www.ombudsman.europa.eu .
Copie di queste pubblicazioni possono essere gratuitamente richieste all’Ufficio del Mediatore europeo: 1 avenue du Président Robert Schuman, CS 30403, 67001 Strasbourg Cedex, FRANCE, Tel. +33 388172313 Fax +33 388179062; e-mail: eo@ombudsman.europa.eu .

I treni inquinano meno e sono più sicuri degli altri mezzi di trasporto. Nonostante ciò solo il 6% dei passeggeri europei preferisce prendere il treno. Il 17 dicembre, la commissione per i Trasporti del Parlamento europeo ha votato un pacchetto di misure che mira a creare una maggiore competitività e a definire un piano comune di certificazione per i treni. La rete ferroviaria rimane frammentata e gestita a livello nazionale da compagnie che si occupano delle reti e dei treni. Questa logica non permette a nuovi potenziali operatori di lanciarsi in questo mercato. Il quarto pacchetto legislativo relativo alla rete ferroviaria nell’UE separa chiaramente la gestione delle reti e il mercato dei trasporti, e apre la possibilità a qualsiasi operatore di avviare una rete a livello nazionale. Le nuove regole stabiliranno anche nuove certificazioni europee più rapide per i vagoni e le locomotive, facendo risparmiare così tempo e denaro agli operatori e ai clienti. Sia il Parlamento europeo che i governi devono approvare le regole prima che queste possano entrare in vigore.

La Commissione europea ospiterà a Bruxelles, nel mese di febbraio, il forum “CiTIEs: Cities of Tomorrow: Investing in Europe” accompagnato da una serie di eventi collaterali, per discutere come gli Stati membri e le istituzioni dell’UE dovrebbero collaborare per garantire che le città, dove oggi vivono oltre i due terzi dei cittadini europei, svolgano appieno il loro ruolo nello sviluppo europeo e che i loro bisogni siano maggiormente considerati nell’elaborazione delle politiche comunitarie. Leggi il programma. Registrati .

Una relazione di valutazione delle “Buone pratiche nella politica di comunicazione regionale dell’UE 2007-2013 e oltre”, commissionata dalla Direzione generale per la politica regionale è stata appena pubblicata su Regionetwork. La prima parte dello studio individua le pratiche raccomandabili negli Stati membri, mentre la seconda parte analizza le attività di comunicazione della DG REGIO. Il rapporto completo è disponibile su Regionetwork , dove è possibile discutere e commentare le conclusioni.

Migliora rispetto allo scorso anno l’impegno delle PMI nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Secondo l’ultima indagine Eurobarometro più di nove PMI su dieci hanno adottato almeno una misura per migliorare la propria efficienza dal punto di vista delle risorse. Le misure più comuni hanno riguardato la riduzione al minimo dei rifiuti (67%), il risparmio energetico (67%) e il risparmio dei materiali (59%). Almeno la metà delle PMI, inoltre, ricicla riutilizzando materiali o rifiuti al suo interno o risparmiando acqua (ambedue 51%). La metà delle PMI europee attive sui mercati verdi commercializza prodotti e servizi con caratteristiche ambientali quali la produzione biologica e l’etichettatura ecologica o la progettazione ecocompatibile (51%). Più di un terzo (35%) offre prodotti o servizi nel settore dei materiali riciclati (il 6% in più rispetto al 2012). Approfondisci

RASSEGNA STAMPA

Il terzo mandato della cancelliera non dovrebbe incontrare ostacoli in Germania, dove la coalizione con l’Spd è garanzia di stabilità. I veri problemi verranno dal rapporto con un’UE sempre più divisa. Approfondisci

Le elezioni europee determinano la politica dell’intera Unione ma continuano a svolgersi secondo logiche nazionali. Un paradosso che non sarà facile risolvere. Approfondisci
(Fonte: presseurope)
 

La Dirigenza dell’AICCRE rivolge a tutti i lettori i migliori Auguri di

Buone Feste

 

È il titolo dell’importante seminario organizzato dall’AICCRE che si svolge lunedì 9 dicembre a Milano il dalle ore 10.00 presso la sede del Consiglio regionale della Lombardia, Sala Pirelli, Via Fabio Filzi 22. Parteciperanno, tra gli altri, Michele Picciano, Presidente dell’AICCRE; Raffaele Cattaneo, Presidente Consiglio regionale della Lombardia; Virginio Brivio, Presidente Consiglio autonomie locali (CAL) della Lombardia, Sindaco di Lecco; Luciano Valaguzza, Presidente Federazione AICCRE Lombardia; Giuseppe Valerio, Presidente della Consulta nazionale Gemellaggi e Cittadinanza europea dell’AICCRE; François Zaragoza, Consigliere speciale presso il Presidente dell’Associazione francese del CCRE (AFCCRE); Lara Comi, Parlamentare europeo; Pierantonio Panzeri, Parlamentare europeo, Membro della Commissione di valutazione “Premio Gianfranco Martini”; Vincenzo Maria Menna, Segretario Generale dell’AICCRE; Luca Pastorino, Membro della Commissione per le politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati, Sindaco di Bogliasco (GE); Emilio Verrengia, Segretario Generale aggiunto dell’AICCRE, Vicepresidente del CPLRE del Consiglio d’Europa; Roberto Maroni, Presidente della Giunta regionale della Lombardia. Alle ore 10.45 è prevista una comunicazione video di Frédéric Vallier, Segretario generale del CCRE, Nel corso del Seminario sarà presentato il Programma “Europa per i Cittadini 2014-2020” da parte di Carlos Mascarell Viral, Responsabile Governance e Cittadinanza del CCRE.

Annemarie Jorritsma, Presidente dell’Associazione Municipalità Olandesi e sindaco del comune olandese di Almere, è la nuova Presidente del CCRE: è stata eletta a Praga dall’esecutivo del CCRE. Giorgio Orsoni, Sindaco di Venezia, è il nuovo co-presidente del CCRE (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa. Nella sessantennale storia del CCRE, è la prima Presidenza italiana. Un riconoscimento prestigioso per il nostro Paese, che premia un Sindaco che si sta battendo a livello europeo per la valorizzazione politica degli Enti locali, cosciente che l’ente territoriale è il volano per eccellenza di ogni forma di democrazia compiuta, sia a livello nazionale che europeo. Orsoni, tra l’altro, da Vicepresidente del CCRE, nel corso di numerosi incontri con le Istituzioni europee avvenuti nel recente passato, ha sensibilizzato le stesse su temi quali la solidarietà tra le generazioni e la disoccupazione giovanile, la quale rischia di far perdere credibilità al processo di integrazione europea. Altro motivo di soddisfazione è la conferma di Vincenzo Menna, Segretario generale dell’ACCRE, nel Comitato di gestione finanziaria del CCRE. La delegazione italiana presente all’importante esecutivo era composta da: Carla Rey, Assessore al Comune di Venezia e Vicepresidente dell’AICCRE; Emilio Verrengia, Segretario generale aggiunto dell’AICCRE e vicepresidente CPLRE; Oreste Ciasullo, Sindaco di Savignano Irpino; Stefano Gallo, Assessore del Comune di Torino. Iñigo De La Serna Hernaiz, Sindaco di Santander e Presidente della FEMP (Spagna), è l’altro co-presidente del CCRE.

Negli Stati membri e nelle regioni europee fervono i preparativi per l’attuazione della riforma della Politica di coesione. La puntata della serie di Euronews «Real Economy» accende i riflettori sull’innovazione in quanto elemento catalizzatore di crescita e competitività. Inoltre, l’episodio presenta un’intervista al Commissario europeo Johannes Hahn in cui si parla del modo in cui i Fondi strutturali e di investimento possono davvero fare la differenza. Con circa un quarto del bilancio attuale della politica regionale comunitaria già destinato ai progetti di innovazione, il Commissario sottolinea la necessità di predisporre condizioni adeguate per gli investimenti nelle regioni, compresi un piano per l’innovazione e una strategia ben definita, che prenda in considerazione i risultati realisticamente raggiungibili. Partendo dal presupposto che «l’innovazione è il modo migliore per scoprire nuove opportunità», l’episodio «Fondi europei: l’innovazione come strategia vincente» esamina i risultati e le sfide di alcune regioni, come l’Andalusia in Spagna, cercando di identificare le ragioni del successo di progetti che prevedono un approccio strategico transfrontaliero. Guarda Real Economy «Fondi europei: l’innovazione come strategia vincente ».

La Commissione europea ha recentemente proposto orientamenti per consentire ai tirocinanti di acquisire un’esperienza professionale di qualità, in condizioni eque e di sicurezza, e di aumentare le loro possibilità di trovare un posto di lavoro di qualità. In particolare, la proposta di raccomandazione del Consiglio dell’Unione relativa a un quadro di qualità per i tirocini inviterebbe gli Stati membri a garantire che l’ordinamento giuridico o la pratica nazionale rispetti i principi stabiliti negli orientamenti e ad adeguare la loro legislazione, se necessario. I tirocini sono un elemento chiave della cosiddetta garanzia per i giovani proposta dalla Commissione europea nel dicembre 2012 e adottata dal Consiglio dei ministri dell’UE nell’aprile 2013. Attualmente, secondo una recente indagine Eurobarometro, un tirocinio su tre è di qualità scadente sul piano delle condizioni di lavoro o dei contenuti di apprendimento. Molti di questi tirocini di qualità scadente sono utilizzati dai datori di lavoro per coprire carenze in cosiddetti posti di lavoro entry level (“livello di base”). Gli orientamenti aumenterebbero la trasparenza sulle condizioni del tirocinio, prevedendo per esempio l’obbligatorietà di un contratto scritto di tirocinio. Il contratto dovrebbe vertere sui contenuti di apprendimento (obiettivi didattici, supervisione) e sulle condizioni di lavoro (durata limitata, orario di lavoro, chiara indicazione della corresponsione o meno di una retribuzione o di altra indennità ai tirocinanti ed eventuale copertura sociale). I soggetti promotori dei tirocini sarebbero infatti tenuti ad indicare nell’avviso di posto vacante se il tirocinio è remunerato.

Alla luce delle recenti proteste in Ucraina, la JEF-Europe e la Gioventù Federalista Europea, in un comunicato stampa, esprimono “la propria preoccupazione riguardo alla decisione del governo Ucraino di porre fine alle negoziazioni in merito ad un più stretto legame con l’Unione europea. La JEF-Europe e la Gioventù Federalista Europea ritengono che il governo Ucraino, voltando le spalle all’Europa, persegua interessi economici di breve termine, piuttosto che i reali interessi dei propri cittadini”. Il futuro dell’Ucraina è Europeo, afferma Pauline Gessant, Presidente della JEF-Europe. “Sebbene comprendiamo la delicata situazione geopolitica del Paese in particolare in merito alle politiche economiche, siamo fermamente convinti che questa decisione crei più problemi in campo europeo di quanti ne risolva”, afferma Ivana Jordanovska, Membro dell’Executive Board della JEF-Europe. “Chiediamo che il governo Ucraino riveda la propria decisione e insistiamo perche’ l’Unione europea e l’Ucraina mirino ad elaborare una partnership esaustiva, forte e giusta, fondata sui valori democratici e il mutuo rispetto, avendo come obiettivo comune un futuro di pace e prosperità per il continente europeo”, ha aggiunto Gessant.

Bisogna convocare un consiglio regionale straordinario dove poter ascoltare tutti i Sindaci dei Comuni della Provincia di Roma che “in questo processo così rivoluzionario e delicato, non hanno voce in capitolo”. Così il presidente del consiglio delle autonomie locali del Lazio e presidente dell’AICCRE Lazio, Donato Robilotta, nella lettera inviata al Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, al Presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori e al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, riguardante la Città Metropolitana. Robilotta spiega come “nella proposta iniziale del ddl Del Rio, la ‘Città Metropolitana’ aveva i confini dell’attuale Comune di Roma, ma la commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati, ha modificato questa parte facendo coincidere così il nuovo ente con l’intero territorio della Provincia di Roma. Quindi tutti i 121 comuni della Provincia sarebbero obbligati per legge a farne parte, nonostante credo che i due terzi dei comuni non sappiano quello che il governo sta facendo” La lettera è datata 2 dicembre, ma Robilotta ha voluto ribadire la necessità di aprire una discussione in Regione in merito a questo ddl in una conferenza stampa svoltasi oggi presso l’Aiccre di piazza di Trevi: “Prima di dare un parere su questa questione, Zingaretti e il sindaco chiedessero ai sindaci che, a quanto ci hanno riferito nelle ultime settimane, sono contrari all’adesione forzata”. Approfondisci

Il Congresso ha organizzato un convegno sulle nuove basi della democrazia europea in collaborazione con il Forum per la democrazia e la città di Strasburgo. Scopo dell’incontro del 27 novembre sarà quello di analizzare le nuove prospettive di partecipazione sociale alle istituzioni anche in considerazione dei recenti sviluppi politici europei. L’evento di Strasburgo è organizzato in due distinte sedute che approfondiranno i rispettivi temi di “Cittadinanza e diritto di voto in base alla residenza” con relatore il vicepresidente della Lega per i diritti umani, Vincent Reberioux, e la “Partecipazione democratica in una società multietnica” con relatore il presidente della Camera del Cprle, Jean-Claude Frécon. Tra gli aderenti ci saranno anche il primo cittadino di Strasburgo Roland Ries e il presidente del Cprle, Herwig Van Staa. (V.V.)

Il Congresso ha organizzato un convegno sulle nuove basi della democrazia europea in collaborazione con il Forum per la democrazia e la città di Strasburgo. Scopo dell’incontro del 27 novembre è stato quello di analizzare le nuove prospettive di partecipazione sociale alle istituzioni anche in considerazione dei recenti sviluppi politici europei. L’evento di Strasburgo è stato organizzato in due distinte sedute che hanno approfondito i rispettivi temi di “Cittadinanza e diritto di voto in base alla residenza” con relatore il vicepresidente della Lega per i diritti umani, Vincent Reberioux, e la “Partecipazione democratica in una società multietnica” con relatore il presidente della Camera del Cprle, Jean-Claude Frécon. Hanno partecipato tra gli altri anche il primo cittadino di Strasburgo Roland Ries e il Presidente del Cprle, Herwig Van Staa. Uno spunto definitivo che delinea nuove prospettive a livello comunitario fondando diritti come quello di voto su basi differenti da quelle attuali. (V.V.)

IN AGENDA

Il Consiglio Nazionale dell’AICCRE si riunirà a Milano domenica 8 dicembre 2013 alle ore 24,00 in prima convocazione e lunedì 9 dicembre 2013 alle ore 9.30 in seconda convocazione, presso il Consiglio Regionale della Lombardia – Sala Pirelli – in Via Fabio Filzi 22.