La polemica sui
disegni satirici pubblicati da un giornale danese |
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Vignette
sull'Islam, appello dell'AJE per reciproco rispetto |
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Dichiarazione comune di Kofi Annan per l’
Onu, Ekmeleddin Ihsanoglu per l’Organizzazione della Conferenza
Islamica e Javier Solana per l’Unione europea – Prossimo dibattito
al Parlamento europeo - Per il presidente dell’ Assemblea
parlamentare del Consiglio d’Europa, van der Linden, pregiudizi e
malintesi mai possono giustificare il ricorso alla violenza Bruxelles, 10 febbraio 2006 – Un appello al reciproco rispetto e alla responsabilità dei media è stato lanciato dall’ Association des Journalistes Europeéens (AJE) a seguito delle ripercussioni causate dalla pubblicazione in Danimarca, alcuni mesi fa, di vignette sul profeta Maometto, riprese in seguito da altri giornali europei, e per gli attacchi seguiti alla ripubblicazione dei disegni. “I mussulmani hanno il diritto di considerare un insulto la pubblicazione delle vignette, ma è essenziale che il diritto di parlare e scrivere liberamente – sottolinea l’appello dell’AJE – non diventi oggetto di intimidazione”. L’ AJE si dice vivamente preoccupata e allarmata per la libertà di stampa e per la convivenza civile e invita tutti all’ equilibrio e al rispetto reciproco. Da parte loro, in una dichiarazione congiunta, il Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi A. Annan, il Segretario generale dell’Organizzazione della Conferenza Islamica Ekmeleddin Ihsanoglu e l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione Europea Javier Solana si dicono profondamente allarmati per quanto sta succedendo. Nella dichiarazione si afferma che “l’angoscia del mondo islamico per la pubblicazione di queste caricature offensive è condivisa da tutti gli individui e da tutte le comunità che comprendono la sensibilità di un credo religioso profondamente sentito. In tutte le società è necessario che tutti mostrino sensibilità e responsabilità nel trattare argomenti di significato particolare per i fedeli di ogni credo religioso, anche coloro i quali non condividono il credo in questione”. “Sosteniamo pienamente il diritto alla libertà di parola – continua la dichiarazione - ma comprendiamo il profondo dolore e l’indignazione diffusa nel mondo islamico. Riteniamo che la libertà di stampa implichi responsabilità e discrezione e crediamo debba rispettare i credi e i principi di tutte le religioni. Ma riteniamo anche che i recenti atti violenti sorpassino i limiti di una protesta pacifica. Questi eventi – conclude la dichiarazione - sottolineano il bisogno urgente di un rinnovato dialogo tra le comunità che professano fedi diverse e tra le autorità di Paesi diversi. A loro ci appelliamo per un ritorno alla moderazione e alla calma, in uno spirito di amicizia e rispetto reciproco”. Il Presidente del Parlamento europeo Josep Borrell, commentando gli avvenimenti, ha sottolineato che la libertà d'espressione è uno dei valori su cui è basata l' UE, ma deve essere esercitata nel rispetto del credo religioso e della sensibilità culturale degli altri popoli. Borrell ha aggiunto: “Capisco che per molti musulmani le caricature pubblicate costituiscono un insulto alla loro fede, ma ritengo inaccettabile la strumentalizzazione di queste pubblicazioni e condanno energicamente il ricorso e le incitazioni alla violenza". Della questione si occuperà il Parlamento europeo nella sua sessione del 13-16 febbraio.
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