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Azione comune UE-USA
per la lotta al terrorismo

Se ne discuterà al prossimo vertice di Dublino - A Madrid la firma del Trattato Costituzionale - Chiesta una forza di interposizione dell'ONU tra Israele e Palestina - Rafforzare il dialogo euro-arabo

Strasburgo, 1° aprile 2004 - Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione comune sull'esito del Consiglio europeo di Bruxelles del 25 e 26 marzo scorso. Ecco i punti principali:

Spazio di libertà, sicurezza e giustizia

I deputati ritengono che la Convenzione sul progetto di trattato costituzionale abbia già indicato la soluzione alle disfunzioni constatate nella realizzazione dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG), nonché nella prevenzione e lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata. Essi invitano il Consiglio europeo e il Consiglio a anticipare nella misura del possibile in base ai trattati esistenti le soluzioni come il passaggio della cooperazione giudiziaria penale al pilastro comunitario, il passaggio alla maggioranza qualificata e alla codecisione delle politiche previste dal Titolo IV del trattato (asilo e immigrazione), la trasformazione di Europol in agenzia europea e la sua associazione ad Eurojust, la consultazione del PE su tutti gli accordi internazionali relativi allo SLSG.

Conferenza intergovernativa
L'Aula ritiene che, nella misura del possibile, si dovrebbe pervenire ad un accordo sul trattato costituzionale prima delle elezioni europee. I parlamentari ribadiscono che i termini dell'accordo negoziato non dovrebbero in alcun caso mettere in discussione l'equilibrio del testo quale emerso dai lavori della Convenzione. Essi ricordano alla CIG che il Parlamento non sosterrà mai una Costituzione che non sia fondamentalmente basata sulle proposte della Convenzione, che non tenga presenti le prerogative finanziarie attuali del Parlamento o che manchi di estendere in modo significativo il campo di applicazione della votazione a maggioranza qualificata in Consiglio più la codecisione con il Parlamento.

Terrorismo
I parlamentari esprimono le loro condoglianze e la sua solidarietà alle vittime, alle loro famiglie e al popolo spagnolo, nonché «ammirazione per il comportamento esemplare della popolazione di Madrid e della società spagnola» in generale dinanzi all'ondata di terrore degli attentati dell'11 marzo. L'Aula ha adottato un emendamento con cui si chiede al Consiglio europeo di stabilire che la cerimonia solenne della firma del futuro Trattato Costituzionale avvenga a Madrid. I deputati si compiacciono del sostegno che il Consiglio europeo ha fornito alla proposta del Parlamento di fare dell'11 marzo la Giornata europea delle vittime del terrorismo e ritengono necessario perseguire lo sviluppo della cooperazione transatlantica e un piano d'azione a livello mondiale contro tutte le forme di terrorismo. Il prossimo Vertice UE/USA che avrà luogo a Dublino il 25/26 giugno 2004 è invitato ad avviare un piano d'azione comune per la lotta contro il terrorismo.

In merito all'istituzione di un coordinatore antiterrorismo, i parlamentari criticano il fatto che questo incarico verrà situato nell'ambito della cooperazione intergovernativa. Essi hanno anticipato che tale incarico sarà soggetto al controllo parlamentare e giudiziario dell'UE. Pur notando che gli Stati membri, in teoria, sostengono la lotta contro il terrorismo, i deputati deplorano «l'incresciosa mancanza di sostegno da parte degli Stati membri relativamente a un finanziamento adeguato nel quadro del bilancio UE».

Il Consiglio viene inoltre esortato ad adottare rapidamente la proposta di decisione quadro sulle garanzie procedurali nell'ambito del diritto penale nell'Unione europea. I deputati evidenziano che una delle priorità per l'UE nella lotta contro il terrorismo è il rafforzamento della cooperazione tra i servizi di polizia. Essi dichiarano la loro intenzione di aumentare significativamente gli stanziamenti finanziari destinati al progetto pilota sul risarcimento alle vittime di crimini gravi e del terrorismo, che il Consiglio europeo ha chiesto di adottare, entro il 1° maggio 2004.

L'Aula deplora che l'unità antiterrorismo creata dopo l'11 settembre 2001 in seno ad Europol sia stata smantellata, chiedendo al Consiglio europeo di ripristinarla. Gli Stati membri vengono esortati a trasformare l'Ufficio di polizia europeo (Europol)in una genuina agenzia europea.      I parlamentari invitano il Consiglio a rafforzare il dialogo, la cooperazione e i legami tra l'Europa e il mondo arabo e mussulmano al fine di sostenere le forze politiche moderate e la società civile in tali paesi.

Strategia di Lisbona
Secondo i deputati, «la questione critica è la necessità di migliorare l'attuazione degli impegni già assunti, il che significa adottare provvedimenti specifici, realistici e concreti», laddove «troppo spesso questi vertici lanciano proclami altisonanti che poi non sono seguiti da azioni concrete». Essi ritengono che gli sforzi finora espletati siano «lodevoli nelle intenzioni ma insufficienti nell'attuazione» e evidenziano che il 40% di tutte le direttive di Lisbona adottate non sono ancora state pienamente attuate da tutti gli Stati membri. L'Aula sottolinea che la creazione di gruppi ad alto livello non può sostituire l'azione politica e suggerisce che, in merito alla valutazione dei risultati conseguiti dagli Stati membri nell'attuazione della strategia di Lisbona, la Commissione definisca obiettivi simili ai criteri di Maastricht e ne garantisca il raggiungimento attraverso un meccanismo basato sul Patto di stabilità e crescita. La risoluzione fa riferimento al fatto che, per raggiungere l'obiettivo di Lisbona del 70% dell'occupazione nel 2010, occorre creare 22 milioni di posti di lavoro.

Medio Oriente
In riferimento all'uccisione extragiudiziaria del leader di Hamas, Ahmed Yassin, i deputati ribadiscono «la condanna di tutti gli atti terroristici contro la popolazione civile commessi da entrambe le parti» e invitano i palestinesi «a non rispondere a quest'ultima provocazione, affinché la spirale di violenza e terrorismo possa spezzarsi». «Pur riconoscendo il diritto e il dovere di Israele di difendere la sua popolazione dagli attacchi terroristici», essi respingono con fermezza «la pratica delle uccisioni extragiudiziarie in quanto contraria al diritto internazionale e causa di vittime innocenti nonché di rappresaglie e ulteriori violenze». I parlamentari invitano l'Amministrazione statunitense ad assumersi le proprie responsabilità rispetto alla crisi attuale e ritengono che l'Unione europea e gli Stati Uniti debbano proporre un «partenariato per la pace e la sicurezza» tra Israele, la Palestina ed altri paesi della regione. L'Aula ha adottato un emendamento con cui chiede al Consiglio di esortare gli Stati membri all'interno del Consiglio di sicurezza dell'ONU a presentare, senza indugio alcuno, una proposta per istituire «una forza di interposizione internazionale sui confini del 1967, incaricata di proteggere tanto i cittadini israeliani quanto quelli palestinesi da attentati terroristici e da incursioni ed interventi militari».

 

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