L'AGE informa |
Le Nazioni Unite affrontano il problema della “frattura numerica”
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A Tunisi da
domani il Summit sulla società dell'informazione |
Roma, 15 novembre 2005 – Si apre domani a Tunisi la seconda fase, quella finale, del Summit mondiale sulla società dell’informazione, promosso dall’ Onu con la collaborazione dell’ Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT/ITU). I lavori saranno aperti dall’intervento del Presidente della Repubblica Tunisina Zine El Abidine Ben Ali, presente il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. Al Vertice parteciperanno delegazioni di oltre 120 paesi, che affronteranno le problematiche connesse allo sviluppo delle Tecnologie dell’ informazione e della comunicazione (Tic). Uno sviluppo veloce ma disarticolato, che ha prodotto la cosiddetta “frattura numerica”, una “linea” di demarcazione che separa le aree del mondo che riescono ad accedere alle reti informatiche e quelle che per carenze strutturali o problemi economici hanno difficoltà a beneficiarne. Poter accedere con facilità alle reti informatiche significa avere maggiore capacità di comunicazione, stabile inserimento nei circuiti mondiali dell’ informazione e dell’economia, immediatezza negli scambi commerciali. I paesi esclusi da questi circuiti o che hanno difficoltà di accesso a queste reti che avvolgono il globo, come internet, continueranno ad essere penalizzati nel loro sviluppo sociale ed economico a causa del deficit informativo che sono costretti a subire. Insieme alle tragedie della fame, della sete e del sottosviluppo, il problema della “frattura numerica” produce da tempo i suoi segnali negativi che sono all’attenzione dei “governanti del mondo”. Il Summit di Tunisi - che è stato preceduto e preparato dalla prima fase, quella di Ginevra, iniziata nel dicembre 2003 – è ora chiamato a fornire delle soluzioni credibili che non possono essere disattese. Le tematiche connesse al Summit sono state esaminate recentemente a Bracciano in occasione della cerimonia inaugurale dell’Accademia Italia-Tunisia. La presidente dell’ Accademia Gaetana Pace e il segretario generale Habib Mastouri hanno coordinato una tavola rotonda sul tema “La società dell’informazione al servizio della tolleranza”, introdotta dal sindaco di Bracciano Enzo Negri. Al dibattito hanno partecipato: Habib Mansour, ambasciatore della Tunisia in Italia; Learco Saporito, sottosegretario alla Funzione pubblica; Celestino Grassi, consulente del Centro nazionale di informatica per la pubblica amministrazione (Cnipa); Stefano Loparco, consigliere di amministrazione della Fondazione Ugo Bordoni; Carmelo Occhino, segretario generale dell’Associazione dei giornalisti europei (Age). Lo sviluppo incontrollato ed eccessivo delle reti informatiche, in particolare di internet, contribuisce ad aumentare il divario tra le aree ricche e le aree sottosviluppate del pianeta, hanno evidenziato i relatori. E’ necessario che i paesi più fortunati e chi detiene le strutture e le reti si facciano carico del riequilibrio delle capacità di accesso, per dare la possibilità a tutti di inserirsi nei circuiti dell’informazione. L’intolleranza sociale e gli scontri tra popoli– hanno sottolineato i relatori –sono generati anche da mancato sviluppo culturale e da conoscenze negate.
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