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Strasburgo 3
dicembre 2004 - Adottando una risoluzione comune, il Parlamento
europeo “invita le autorità ucraine ad annullare il secondo turno
delle elezioni presidenziali e ad organizzare una nuova
consultazione prima della fine dell’anno, con la partecipazione di
osservatori internazionali, garantendo un processo elettorale aperto
e trasparente e conforme agli standard democratici internazionali,
sia durante la campagna elettorale che in occasione del voto e del
conteggio delle schede, e migliorando le condizioni di svolgimento
della campagna elettorale”. Il Governo è inoltre invitato ad
astenersi dall’esercitare pressioni sui media, specie quelli
pubblici, in modo da permettere al popolo ucraino di ottenere
un’informazione obiettiva e imparziale sui candidati e
sull’attuale situazione politica del Paese. I deputati, che esprimono solidarietà
nei confronti del popolo ucraino, condannano fermamente le
condizioni in cui si è svolto il secondo turno delle elezioni
presidenziali e respingono la decisione della Commissione elettorale
centrale di dichiarare Vicktor Yanukovich vincitore delle elezioni
presidenziali. Essi invitano il Consiglio e la Commissione «ad
indicare chiaramente al governo ucraino che non è ammissibile che
quest’ultimo ricorra alla violenza contro manifestazioni di
protesta pacifiche e democratiche e che, in caso contrario,
l’accordo di partenariato e di cooperazione verrà immediatamente
sospeso e verranno applicate sanzioni». Al tempo stesso, però, i
parlamentari esortano tutti i manifestanti a permettere il normale
funzionamento degli organi statali dell’Ucraina e ad astenersi
dall’erigere barricate dinanzi ai palazzi che li ospitano. L’Aula giudica inaccettabili tutte le minacce di separatismo e di divisione dell’Ucraina e si dichiara fermamente a favore dell’integrità territoriale del Paese. Il Parlamento europeo respinge le insinuazioni, specialmente quelle del Presidente russo, secondo le quali l’Unione europea e la comunità internazionale, esprimendo il loro sostegno al diritto del popolo ucraino di esercitare i propri diritti democratici, incoraggerebbero la violenza. I parlamentari sottolineano che “la Russia è ampiamente responsabile della situazione in Ucraina”. |