L'AGE informa |
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Celebrata dall’ AGE la Giornata mondiale della libertà di stampa |
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Giornalismo come servizio alla comunità Messaggio del Presidente della Repubblica Ciampi - Tavola rotonda con la partecipazione di Del Boca, Fava e Petrone – Altre iniziative delle sezioni dell’AJE in tutta Europa
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Roma, 3 maggio - La libertà di stampa ha il suo vero “potere” nell’autonomia e nella responsabilità del giornalista che ha il compito di assicurare un servizio alla collettività. L’informazione deve dare al pubblico la possibilità di orientarsi in modo critico nella giungla di eventi e di opinioni. Queste alcune delle indicazioni emerse dal confronto a più voci sul tema “Informazione, potere dimezzato?” promosso dalla sezione italiana dell’Associazione dei Giornalisti Europei in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa. Al dibattito, nella Sala delle Bandiere della rappresentanza in Italia del Parlamento europeo, hanno partecipato Lorenzo Del Boca presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Nuccio Fava editorialista politico, già direttore del Tg1, Sandro Petrone docente della facoltà di scienze della comunicazione dell’ università “La Sapienza”. Moderatore Carmelo Occhino, segretario generale dell’AGE. Introducendo i lavori, il presidente dell’ AGE Donato Barbano ha ricordato la “fredda puntualità con la quale le statistiche ci fanno sapere non solo le difficoltà di accesso all’informazione, sia da parte dei giornalisti che da parte dell’utente finale, ma anche il numero crescente delle vittime di un mestiere che non sempre trova adeguate garanzie per poter assicurare una testimonianza libera e indipendente”. Il saluto della rappresentanza in Italia del Parlamento europeo è stato rivolto dal responsabile dei rapporti con le istituzioni Massimo Palumbo. Il discorso vero - ha detto Fava - è quello della funzione che il giornalismo deve avere: l’equivoco sulla natura della professione nasce dal fatto che in molti casi il giornalista si ritiene titolare di un potere, mentre la professione dovrebbe essere vissuta essenzialmente come attività di servizio alla comunità. La moltiplicazione dei mezzi e la globalizzazione non sono sufficienti ad assicurare la libertà di espressione - ha rilevato Petrone - in quanto il nodo da recidere è quello del rapporto tra stampa e potere costituito, che oggi registra in molte parti del mondo condizionamenti e commistione tra controllato e controllore, a scapito di chi deve essere correttamente informato. Riguardo alle prospettive che coinvolgono le nuove leve del giornalismo, Del Boca ha evidenziato come esista in Italia l’esigenza di riformare l’accesso alla professione per rispondere sia alle attese degli utenti che alle esigenze di un’ attività che si deve confrontare con lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione. In un messaggio ai partecipanti il presidente della Repubblica Ciampi ha rilevato che “una salda etica del dovere, la garanzia dell’autorevolezza e della certezza delle fonti, sono, per i giornalisti, strumenti essenziali per consentire ai cittadini una partecipazione efficace, consapevole e costruttiva alla vita della Repubblica e dell’ Unione europea”. Numerosi gli interventi da parte del pubblico su funzione dei mass media, rapporto tra stampa e politica, accesso alla professione. Tra i presenti, giornalisti, docenti e studenti universitari, rappresentanti di istituzioni, corpo diplomatico e confessioni religiose. A conclusione della Giornata, celebrata in sintonia con le altre sezioni nazionali dell’ AJE, è stato osservato un momento di silenzio in memoria dei giornalisti e degli operatori dell’informazione vittime del dovere.
Messaggio del
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi |
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