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Annuncio di Franco Frattini nel corso dell’ incontro con i rappresentanti della Coreis italiana

 

Una campagna europea di comunicazione
promuoverà il dialogo interculturale e interreligioso

Partirà il prossimo autunno e si baserà su  principi irrinunciabili: la fermezza da parte delle organizzazioni islamiche nella condanna del terrorismo in ogni sua forma e la  condivisione, tra le diverse religioni, del valore della vita, della dignità umana e dell’uguaglianza tra uomo e donna

 

Roma, 27 luglio 2005 - Il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini ha annunciato il prossimo lancio di una campagna europea di comunicazione volta a riaffermare la condanna di ogni forma di terrorismo e la condivisione, tra le diverse religioni, del valore della vita, della dignità umana e dell’uguaglianza tra uomo e donna. La notizia è stata data in occasione di un incontro che il commissario europeo a Giustizia, libertà e sicurezza Frattini ha avuto con il vicepresidente della Coreis (Comunità Religiosa Islamica) italiana Yahya Sergio Yahe Pallavicini e il segretario generale Ilham Allah Chiara Ferrero.

Il Vicepresidente della Commissione europea  ha ribadito la necessità che venga rilanciato - nel quadro del partenariato euromediterraneo - il dialogo tra le tre religioni monoteiste, con particolare attenzione al mondo islamico. La campagna europea di comunicazione sul dialogo interculturale e interreligioso, che partirà il prossimo autunno, punterà su due principi irrinunciabili: la fermezza con cui le organizzazioni islamiche devono prendere posizione sulla condanna del terrorismo, in tutte le sue forme; il riconoscimento della condivisioni di valori comuni quali la dignità umana, il rispetto e la tutela della vita e l’uguaglianza tra uomo e donna. La campagna sarà promossa in Italia dalla  Rappresentanza della Commissione europea e dal Cide (Centro nazionale di informazione e documentazione europea).

Nel corso dell’incontro tra il vicepresidente della Commissione europea Frattini e i rappresentanti della Coreis è stato ribadito che il dialogo tra culture e religioni, previsto nel Processo di Barcellona, va sorretto dai pilastri del partenariato euromediterraneo che prevedono: dialogo politico  per la sicurezza e per realizzare democrazia, stato di diritto e pieno rispetto dei diritti umani, integrazione con il mercato comunitario. Ad una migliore comprensione tra popoli, religioni e culture deve accompagnarsi -  è stato detto - una piena transizione verso una democrazia politica ed economica, condizione per benessere, sicurezza e stabilità.


 

 

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