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Visita a Roma del Commissario Danuta Hübner |
Il futuro dei Fondi strutturali |
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Roma, 25 gennaio – “La Commissione europea sta
preparando le linee strategiche che rappresenteranno le priorità su
come spendere il nostro bilancio: pensiamo ad una politica di
coesione più decentrata, che dovrà responsabilizzare maggiormente
gli stati membri”. Lo ha detto il Commissario responsabile per la
politica regionale Danuta Hubner, in visita ufficiale in Italia per
parlare dell’attuazione dei Fondi strutturali e del loro futuro.
La signora Hubner ha incontrato i membri
delle Commissioni bilancio e affari europei della Camera dei
deputati, il Ministro dell’economia e delle finanze Domenico
Siniscalco, il viceministro responsabile per i fondi strutturali
Gianfranco Micciché e il Ministro degli affari esteri Gianfranco
Fini. Dai colloqui è emerso il pieno accordo sulla linea della
Commissione, sia in relazione alla proposta di riforma dei fondi sia
riguardo alle prospettive finanziarie 2007-2013. Alcuni stati membri - Francia,
Germania, Austria, Olanda, Svezia, Gran Bretagna - vorrebbero
ridurre il bilancio comunitario dell’ 1 per cento. Un taglio dei
fondi sacrificherebbe necessariamente alcuni obiettivi strategici.
"Mi auguro che ciò non avvenga - ha detto il Commissario
Hubner - e di convincere i paesi che sono per una riduzione
che abbiamo bisogno di un bilancio che sia, come entità,
allo stesso livello proposto dalla Commissione". Si è anche augurato che il governo
italiano sostenga attivamente la posizione della Commissione nei
negoziati relativi alle prospettive finanziarie. Secondo la Hübner,
per un contributore netto come l’Italia che beneficia largamente
dei fondi strutturali, l’idea di risparmiare diminuendo il proprio
contributo al bilancio comunitario è illusoria, in quanto ad una
riduzione della spesa comunitaria corrisponderebbe molto
probabilmente anche una riduzione dei fondi strutturali per
l’Italia. Danuta
Hübner ha espresso apprezzamenti per la buona gestione e
l’efficacia con cui vengono spesi i fondi europei in Italia,
sottolineando che i fondi strutturali stanno avendo un impatto
positivo sia sul livello di sviluppo economico che sulla crescita
occupazionale. Il viceministro Miccichè ha sottolineato il ruolo decisivo dei fondi strutturali per lo sviluppo delle regioni del Mezzogiorno e che “l’ Italia non ha assolutamente intenzione di rinunciarvi”. Miccichè ha chiesto al Commissario un aiuto per dare rilievo non solo al criterio del reddito pro-capite ma anche a quello della disoccupazione. Questo criterio contribuirebbe, infatti, a mantenere un maggiore equilibrio sul livello dei fondi che le regioni del sud Italia continuerebbero a percepire rispetto a Grecia, Portogallo, ai nuovi Stati membri e ai paesi in via di adesione. |