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Aquisgrana, conferito a Ciampi il Premio Carlo Magno
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Sulla politica estera comune, Ciampi ha fatto
rilevare come l’ Europa non sia ancora in grado, in ogni
circostanza, di parlare al mondo con una sola voce. Si è anche
richiamato all’ euro “i cui effetti positivi si sono manifestati
solo parzialmente” e alla lenta crescita economica attestata al di
sotto del potenziale comune:“Gli Stati che partecipano all'euro, e
che hanno creato la Banca Centrale Europea, che è una istituzione di
stampo federale per la gestione della moneta comune, hanno il dovere
di praticare, per essere coerenti con se stessi, una gestione dei
loro bilanci nazionali, e una gestione del bilancio comunitario,
strettamente coordinate. I risultati dell'inazione, in termini di
crescita economica e di competitività, sono sotto gli occhi di
tutti; ne soffre l'intera area dell'Unione Europea”.
Soddisfazione per il premio a Ciampi ha espresso il presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi: ''Voglio rivolgere a Ciampi le mie
felicitazioni e quelle di tutto il governo'', ha detto il premier
rammaricandosi di non poter essere presente in Germania. Tra i primi
a congratularsi con Ciampi anche il ministro degli Esteri,
Gianfranco Fini. Che - in un messaggio diretto al presidente - ha
sottolineato come il premio ''onora la Sua limpida e solida fede
europeista, ma anche il Suo personale e concreto contributo a
diverse tappe cruciali della costruzione europea, come l'adozione
della moneta unica e la finalizzazione del Trattato costituzionale''.
Congratulazioni sono arrivate anche dal presidente di Confindustria
Luca Cordero di Montezemolo. ''Tra i tanti meriti, voglio in
particolare ricordare - ha detto il leader degli industriali - il
fondamentale lavoro compiuto per convincere i partners europei,
allora piuttosto scettici a cominciare dai tedeschi, che l'Italia ce
l'avrebbe fatta a partecipare sin dall'inizio alla moneta unica.
Possiamo senz'altro considerare quel passaggio storico come decisivo
per il nostro Paese''. |
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