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Aiuto UE per il salvataggio dell'Alitalia

Bruxelles, 20 luglio 2004 - La Commissione europea ha autorizzato un aiuto per il salvataggio della compagnia aerea Alitalia. L'aiuto consiste in un prestito-ponte di breve durata di 400 milioni di euro, al tasso di mercato, da rimborsare alla scadenza, ed ha lo scopo di lasciare alla compagnia il tempo necessario per definire le modalità della sua eventuale ristrutturazione senza ulteriori aiuti pubblici.
Dopo aver esaminato l'aiuto, regolarmente notificato dall'Italia, la Commissione ha deciso di autorizzarlo verificando peraltro il rispetto delle regole comunitarie vigenti in materia.
L'aiuto consiste in una garanzia di Stato su prestiti per 400 milioni di euro che saranno concessi al beneficiario al tasso di mercato e che dovranno essere rimborsati entro dodici mesi; l'importo dell'aiuto si limita a quanto è necessario per consentire la continuità aziendale.
L'Italia trasmetterà alla Commissione, nei sei mesi successivi all'autorizzazione dell'aiuto, un piano di liquidazione o un piano di ristrutturazione di Alitalia.
L'aiuto risulta giustificato per gravi motivi sociali, perché l'avvenire della compagnia minaccia direttamente 22 mila 200 posti di lavoro e altri 8 mila occupati dell'indotto. La decisione di autorizzazione fissa peraltro modalità di concessione tali da evitare qualsiasi rischio di ripercussione negativa in altri Stati membri in seguito all'intervento dello Stato italiano.Per quanto riguarda l'eventuale ristrutturazione di Alitalia, le autorità italiane si sono impegnate a fare in modo che non contenga alcun elemento di aiuto di Stato.

Infine, la Commissione prende atto dell'impegno dello Stato italiano di diminuire la sua partecipazione in Alitalia al 49 per cento del capitale della società al più tardi entro dodici mesi; questa clausola garantisce che, dopo la ristrutturazione, resti esclusa una ricapitalizzazione della compagnia da parte dello Stato.

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