Roma, 2 dicembre 2003 - Uno storico accordo sulla
cooperazione energetica fra Israele e l'Autorità palestinese é
stato firmato a Roma, sotto gli auspici dell'Unione europea, alla
presenza del Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi e
della Vice-presidente della Comissione europea Loyola de Palacio.
L'intesa raggiunta mira a creare le basi concrete per un
dialogo energetico fra le due parti tramite l'identificazione e la
promozione di progetti di interconnessione di reciproco interesse,
nel quadro del partenariato euro-mediterraneo sull'energia. Varie
misure concrete sono state concordate: la costruzione di un impianto
comune di produzione di elettricità; lo sviluppo di una
interconnessione elettrica fra Gaza e Netivot e di una
interconnessione di gas fra Ashkelon e Gaza; la definizione di un
quadro comune per gli scambi e il commercio, bilaterali e regionali,
di elettricità; lo sviluppo della cooperazione sulle energie
rinnovabili; la definizione di una piattaforma comune per il
controllo della cooperazione energetica israelo-palestinese.
Lanciato nel maggio scorso, questo
"dialogo energetico" - condotto da un gruppo tecnico
tripartito di cui fanno parte la Commissione europea, Israele e
l'Autorità palestinese - si é svolto in varie fasi, a Atene,
Gerusalemme e a Roma (da giugno a settembre) con la partecipazione
della Presidenza dell'UE. "Così come é avvenuto per i paesi
europei dopo la seconda guerra mondiale - ha detto Loyola de Palacio,
vice-presidente responsabile per i Trasporti e l'energia - anche
questo dialogo deve essere un fattore di riavvicinamento e di
cooperazione, che permetta di superare le contrapposizioni e i
conflitti e di impegnarsi risolutamente sulla strada
dell'interdipendenza e della solidarietà. A questo proposito - ha
osservato - la dichiarazione congiunta fra Israele e l'Autorità
palestinese è emblematica e rappresenta per tutte le parti un
autentico messaggio di speranza".
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