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 Pattugliamento misto italo-libico delle coste
 

Il vertice Ue-Africa sull'immigrazione



Tripoli 23 novembre 2006 -  A margine del vertice Europa-Africa sull’immigrazione, il leader libico Muhammar Gheddafi si è detto d'accordo sul progetto Frontex, il pattugliamento misto italo-libico delle coste. Lo ha reso noto il ministro degli interni Giuliano Amato precisando che i libici pongono però due condizioni: che insieme a Frontex inizi il controllo del deserto a carico dell'Unione europea e che questo venga affidato a Malta e all'Italia con la collaborazione della Libia. Amato ha ricordato che dall'inizio del 2006, su 20 mila sbarchi in Italia, 8 mila erano persone giunte dal Marocco e passate attraverso la Libia, così come 2.500 eritrei.

Il ministro degli esteri Massimo D’Alema ha detto che la situazione si è avviata positivamente su problemi che vanno trattati sotto ogni aspetto politico, economico e della sicurezza specie per quanto riguarda il contenzioso sui risarcimenti del periodo coloniale italiano che la Libia reclama dal 1969. Il rais ha ricordato la questione della costruzione di un ospedale che dovrebbe produrre protesi per i mutilati dalle mine italiane della seconda guerra mondiale in Libia. D’Alema ha aggiunto che la Libia è fortemente impegnata nella battaglia contro il fondamentalismo islamico, e che si è parlato della necessità di una forte cooperazione tra Europa, Italia, Usa e di tutta la comunità internazionale e il mondo arabo per fermare il pericolo fondamentalista dove si manifesta, compresi i Paesi africani dove in questo momento l'islamismo sta guadagnando proseliti.

 

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