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Visti Usa proposti anche per i cittadini Ue



Bruxelles, 5 giugno 2007 – L’annuncio di Washington della prossima adozione di una nuova legislazione in materia di sicurezza - secondo cui anche i cittadini europei dovranno ottenere permessi elettronici per viaggiare negli Stati Uniti - suscita apprensione nei vertici comunitari che a loro volta preparano adeguate contromisure considerato che gli americani possono muoversi nell'Ue senza visto.

La proposta Usa, oltre a complicare la mobilità transfrontaliera, accentua le divisioni europee. Il 26 ottobre 2004 è infatti entrato in vigore il Visa Waiver Program (VWP) che permette ai cittadini di 27 paesi "amici" degli Stati Uniti di recarsi nel paese senza visto. Il programma si applica essenzialmente ai paesi dell'Europa occidentale, tra cui Italia, nonché ad Australia, Giappone, Brunei e Singapore. Condizioni da rispettare: avere un passaporto a lettura ottica, dimostrare che il viaggio è per turismo o affari e che la permanenza non supera i tre mesi.

Secondo la parità di trattamento rivendicata dagli Stati membri dell'Ue, i viaggiatori francesi, tedeschi o inglesi ora dovranno conformarsi alle condizioni di ingresso negli Stati Uniti previste per gli altri paesi europei. Washington afferma che le nuove misure restrittive saranno applicate a tutti i viaggiatori del mondo. Il sistema di autorizzazione di viaggio elettronico (EVA), ispirato a quello australiano, prevede che ogni viaggiatore compili un modulo su internet con informazioni contenute nel passaporto al momento dell'acquisto del biglietto. Per il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, il sistema del controllo on-line dei visti in Australia è molto semplice, ma ciò che è veramente importante è la parità di trattamento per tutti i cittadini degli Stati membri.

 

 

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