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A Guido Rampoldi il Premio Luigi Barzini


di Nicola Squitieri
 

Guido Rampoldi, editorialista e inviato speciale de “La Repubblica”, è il vincitore della diciottesima edizione del Premio Giornalistico Luigi Barzini all’inviato speciale. Il premio, organizzato dal Comune di Orvieto in collaborazione con il Corriere della sera e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e della San Giorgio spa, è stato consegnato dal sindaco della cittadina umbra, Stefano Mocio, nel corso di una cerimonia svoltasi nella suggestiva cornice del palazzo del popolo. Nella motivazione del riconoscimento  è stato sottolineato in particolare  che Rampoldi “coniuga esemplarmente il rigore dell’osservazione sul campo alla lucidità di una analisi, la forza di una testimonianza diretta all’esercizio di una riflessione”.

Questa diciottesima edizione del Premio Barzini, uno dei più prestigiosi premi giornalistici italiani, segna un importante traguardo: la nascita, su iniziativa della famiglia Barzini e del Comune di Orvieto, della Fondazione Barzini con sede in Orvieto, che avrà tra i suoi obiettivi quelli di realizzare un archivio della comunicazione con particolare riferimento all’inviato speciale, la pubblicazione di testi e materiali, la formazione nel settore giornalistico. A proposito di quest’ultimo punto, non a caso, anche quest’anno ad Orvieto, erano presenti, alla cerimonia di premiazione, gli studenti del corso di giornalismo della Luiss. La giornata del premio ha avuto altri  momenti importanti: la lettura dell’orazione civile sul giornalismo scritta da Franco Venturini, vincitore della scorsa edizione; la rievocazione a cento anni della Pechino-Parigi; la tavola rotonda sul tema “Gli Stati Uniti dell’informazione, i media raccontano l’immagine dell’America e il rapporto con l’Italia” alla quale hanno partecipato Antonio Di Bella, John Hooper, Monica Maggioni, Roberto Olla, Guido Rampoldi, Dennis Redmont, Massimo Teodori, Franco Venturini.

Il Premio Barzini rappresenta ormai un appuntamento particolarmente importante che richiama ad Orvieto da diciotto anni i nomi più prestigiosi del giornalismo, puntando l’attenzione su una professionalità storica la cui attualità viene costantemente riproposta anche alla luce dei recenti fatti di cronaca e delle trasformazioni nel sistema dell’informazione.

 

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