Roma, 9 giugno 2007 – Italia e Stati Uniti non hanno problemi
bilaterali seri e condividono tanti temi per il futuro del destino
del mondo. E’ quanto affermato dal presidente del Consiglio, Romano
Prodi, nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente
americano George W.Bush al termine del colloquio a Palazzo Chigi.
Prodi ha definito l'incontro con Bush particolarmente interessante e
amichevole e si è detto molto felice per la visita di due giorni che
Bush ha voluto dedicare a Roma nell'ambito di questo suo viaggio in
Europa.
Da parte sua il presidente americano ha detto che le relazioni con
Roma sono molto forti, ha ringraziato l'Italia per il contributo
alla stabilizzazione dell'Afghanistan e per l'impegno in Libano e
sulla questione del Kosovo. Ha definito Prodi un amico e ha
annunciato che presto sarà lieto di ospitarlo a Washington.
La giornata romana di Bush è cominciata con la visita al Quirinale.dove
ha incontrato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Bush ha ringraziato il presidente Napolitano per il sostegno
italiano in Libano, e i due capi di Stato hanno parlato della
necessità che Italia e Stati Uniti lavorino insieme per scongiurare
che l'Iran si doti di un'arma atomica. Napolitano ha ricordato la
gratitudine del nostro Paese agli Usa per la liberazione ed ha
tenuto a sottolineare che Nato e Unione europea sono pilastri per
l'Italia. Ha quindi assicurato Bush che l'Italia vuole continuare
nell'impegno per le missioni all'estero, impegno che è condiviso da
una amplissima maggioranza. Tuttavia, ha precisato Napolitano, nelle
aree di crisi non basta una presenza militare ma occorre anche un
approccio diplomatico e umanitario. Da parte sua Bush ha
riconosciuto il contributo italiano alla lotta al terrorismo ed ha
rimarcato la necessità di un atteggiamento deciso nelle aree di
crisi.
Il presidente americano ha poi raggiunto il Vaticano dove è stato
ricevuto in udienza da Benedetto XVI. Bush ha parlato con il Papa
degli sforzi per combattere l'aids, la malaria e la tubercolosi in
Africa, dopo l'impegno sancito al vertice del G8 di stanziare 60
miliardi di dollari per il continente africano. Il Pontefice ha
anche auspicato una soluzione regionale e negoziata ai conflitti in
Medio Oriente, inclusa la guerra in Iraq, che il suo predecessore
Giovanni Paolo II, aveva strenuamente tentato di evitare. I colloqui
hanno anche toccato i temi della minoranza cristiana in Iraq, il
conflitto in Darfur, i diritti umani e la libertà religiosa.
Successivamente, all'ambasciata statunitense di via Veneto, Bush ha
incontrato i rappresentanti della Comunità di Sant'Egidio. Dopo aver
ricordato che gli Stati Uniti sono impegnati fermamente ad aiutare
la gente dell'Africa ha detto di essere contento di sentire le
strategie della Comunità di Sant’Egidio su alcuni dei problemi più
difficili nel mondo ed ha ringraziato i suoi rappresentanti perché
sono parte dell'esercito internazionale dei compassionevoli. Del
resto, ha sottolineato Bush, i programmi per l'Africa non possono
essere efficaci senza persone di cuore che aiutano i vicini in
difficoltà.
Nel tardo pomeriggio Bush ha avuto un incontro con il leader
dell'opposizione Silvio Berlusconi a Villa Taverna, residenza romana
dell'ambasciatore americano. Berlusconi lo ha definito un colloquio
affettuoso, basato su convincimenti comuni.
In serata, verso le 19, si sono avuti scontri tra polizia e
manifestanti quando il grosso del corteo dei Cobas e dei movimenti
antagonisti “no war” e “no Bush” era in piazza Navona in corso
Vittorio Emanuele. Da alcuni gruppi di matrice anarchica e altri
appartenenti a centri sociali, è partito un lancio di bottiglie e
petardi verso le forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa
nelle strade laterali, tutte blindate. Per un'ora circa i
manifestanti hanno lanciato petardi e danneggiato le vetrine di due
istituti di credito. Sette le persone arrestate. Sono cinque
italiani, un ungherese ed uno sloveno. Una ventina di giovani con il
volto mascherato sono stati fermati. Almeno un ferito tra i
manifestanti e tre poliziotti feriti in modo lieve. Colpiti da un
petardo anche una giornalista e un operatore del Tg1.
Il presidente del Consiglio, Prodi, ha fermamente condannato le
violenze ed ha ringraziato il ministro dell'Interno, il capo della
Polizia, il Prefetto, il Questore di Roma e le forze dell'ordine che
hanno garantito il regolare svolgimento della visita di stato del
presidente americano, isolando pochi facinorosi i cui gesti sono da
biasimare.
Bush lascia domattina Roma alla volta di Tirana per una visita
ufficiale in Albania.
|