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Per Angela Merkel bilancio positivo del G 8



Heiligendamm, 8 giugno 2007 – Alla chiusura del vertice del G 8 il cancelliere tedesco Angela Merkel fa un bilancio positivo e parla di successo. Dopo il compromesso raggiunto sul clima per dimezzare l'emissione dei gas serra entro il 2050, l'ultima giornata è stata dedicata agli incontri con i presidenti di 6 Stati africani e con gli inviati dei "Cinque" principali Paesi emergenti: Cina, India, Brasile, Messico e Sudafrica. Il cancelliere tedesco Merkel ha detto che sul clima restano divergenze con il gruppo dei Cinque, e che non è opportuno il loro ingresso nel G8.

Per combattere l'aids, la tubercolosi e la malaria nel continente africano il vertice ha deciso di

devolvere 60 miliardi di dollari. Nel documento finale, i leader sottolineano la ferma intenzione di attuare gli impegni sullo sviluppo presi, in particolare, a Gleneagles. Si tratta di raddoppiare gli aiuti allo sviluppo entro il 2010, 50 miliardi di dollari globalmente di cui 25 per l'Africa, ma secondo le organizzazioni non governative, che basano le loro proiezioni su quelle dell'Ocse, già esiste un ritardo di 8 miliardi per il 2006 e c’è il rischio di arrivare ad appena 20 miliardi entro il 2010.

Sulla questione nucleare il vertice ha lanciato un nuovo avvertimento all'Iran per il rispetto della risoluzione Onu e ha condannato i recenti test nucleari condotti dalla Corea del Nord, riaffermando l’impegno di sostenere il negoziato a sei già in corso. 

Per quanto riguarda la crisi del Kosovo è stata decisa una proroga di sei mesi per trovare una soluzione, mentre per il.Darfur, il documento finale del G8 invita il governo sudanese a consentire una missione di pace internazionale e chiede processi per gli autori di "atrocità". Una conferenza internazionale sulla crisi in Darfur si svolgerà a Parigi il 25 giugno, presente anche la Cina, paese esportatore del 65 per cento del petrolio sudanese che si oppone all'embargo Usa. Già la scorsa settimana, Washington aveva annunciato nuove sanzioni contro Khartum e chiesto una nuova risoluzione Onu.

Infine il vertice del G8 lancia un appello affinché i negoziati di Doha sul commercio internazionale raggiungano "un accordo ambizioso, equilibrato comprensivo". Il summit non ha prodotto intese, ma solo l'impegno degli 8 leader a lavo rare con "ambizioni alte" e con l’esplicito l'invito ai membri dell'Organizzazione mondiale del commercio a dar prova della flessibilità necessaria per chiudere i negoziati.

 

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