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Vigilia inquieta con manifestazioni contro il vertice
 

Le priorità del G8: nucleare, aree di crisi,
immigrazione e questione climatica



Berlino 4 giugno 2007 –  Alla vigilia del G8, che si svolgerà dal 6 all’8 giugno a Heiligendamm, proseguono nella vicina città di Rostock le manifestazioni di protesta contro il vertice. Circa diecimila persone sono sfilate in corteo senza causare incidenti, ma un gruppo di quattrocento no-global incappucciati ha attaccato la polizia lanciando pietre e bottiglie. Un solo ferito. Sono state fermate una cinquantina di persone che manifestavano a viso coperto. Negli scontri di sabato scorso si erano avuti un migliaio di feriti, metà dei quali tra la polizia, e 128 fermati tra cui austriaci, bulgari, francesi, giapponesi, russi e svedesi.

Intanto è stata resa nota l’agenda delle priorità del G8 che comprende il programma nucleare iraniano, le aree di crisi (Afghanistan, Irak, Medio Oriente, Kosovo e Sudan),le politiche dell’immigrazione e la questione climatica. Riguardo al clima il cancelliere tedesco Angela Merkel, in un'intervista al settimanale "Spiegel", afferma che intende farne una priorità assoluta dei colloqui di Heiligendamm e di non voler scendere a compromessi al ribasso con gli Stati Uniti su questo dossier. Il cancelliere ha escluso che al vertice gli otto paesi più industrializzati possano riuscire a raggiungere un accordo sulla proposta tedesca di limitare le emissioni entro il 2050 in misura tale da non oltrepassare i due gradi di aumento della temperatura sulla terra. Se gli Usa non si muovono, anche altri cercheranno di temporeggiare ma questo - osserva Angela Merkel - non significa che la Germania, e l'Europa, siano pronte a scendere a patti: sui due gradi non posso trattare. Mercoledì, prima dell'apertura del vertice, la Merkel avrà un colloquio con il presidente americano George W. Bush.

Tornando all’agenda dei lavori del G8, particolare attenzione viene attribuita alla dichiarazione congiunta dei ministri degli esteri nella quale si afferma che il rispetto dello stato di diritto è alla base della cooperazione tra gli otto grandi, tanto che si dà incarico alla presidenza di turno tedesca di convocare una conferenza specializzata nella seconda metà del 2007 e di invitare esponenti di organizzazioni statali e non statali, dell' Onu, di organizzazioni di area e di istituzioni finanziarie per lo sviluppo.

Il documento dei ministri degli esteri sottolinea inoltre che in un mondo caratterizzato dalla globalizzazione il rispetto dello stato di diritto contribuisce ad una migliore e più intensa cooperazione tra società ed economie nazionali, tra loro ed al loro interno. Commercio, investimenti, libertà di movimento per persone e merci nonché il libero scambio di idee possono aprire enormi possibilità per tutti. Si chiede quindi un approccio internazionale coerente e un coordinamento delle iniziative in atto, appoggiando l' Onu e le organizzazioni di settore. In questo ambito rientra anche la Conferenza sullo stato di diritto in Afghanistan fissata a Roma per il 3 luglio.

 

 

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