Roma, 3
novembre 2007 - Scende il campo il governo romeno, dopo la
spedizione punitiva di un gruppo di italiani ai danni di tre romeni
a Roma, scatenata dall'uccisione di Giovanna Reggiani, sempre nella
capitale. In una nota diramata dall'ambasciata romena, il ministro
degli esteri di Bucarest si augura che “le istituzioni italiane
intraprendano le azioni necessarie affinché atti xenofobi di questo
genere non si ripetano”.
La spedizione di venerdì sera è avvenuta a Roma nella zona di Tor
Bella Monaca. Secondo le prime ricostruzioni, una decina di italiani
hanno aggredito i romeni con spranghe e coltelli. I tre sono stati
ricoverati in ospedale e uno, il più grave, è stato operato e le sue
condizioni non sono preoccupanti.
D’Alema: Non c'è una questione romena
Sull’argomento sicurezza il vice premier e ministro degli esteri
Massimo D’Alema ha detto che “dobbiamo governare questo problema.
Non c'è una questione romena. E’ una emergenza legata all'afflusso
di persone che vengono dalla Romania. Che vi fossero anche lì delle
persone emarginate o dei pregiudicati è un problema che va
affrontato, e lo stiamo affrontando con fermezza". Per D’Alema il
raid contro tre romeni ieri sera a Roma è stata “un'aggressione
squadrista, una cosa indegna del nostro Paese. In questo modo si
alimenta la violenza e non la si ferma. Il governo farà tutto quello
che è nelle sue possibilità per combattere la criminalità".
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