Gerusalemme, 29 ottobre 2007 - Il procuratore generale israeliano
Menachem Mazuz ha vietato tagli alla fornitura elettrica di Gaza,
come minacciava il ministero della Difesa in risposta al lancio di
razzi Qassam. Mazuz, che ha esaminato un rapporto dell'avvocato
generale militare, ha stabilito che Israele ha il diritto di
tagliare i legami economici e commerciali con la Striscia, definita
il mese scorso "entità nemica". Tuttavia, per quanto riguarda i
tagli della luce, il procuratore generale ritiene che il tema vada
approfondito prima di poter autorizzare questa misura, secondo la
promessa del primo ministro Ehud Olmert di "non causare una crisi
umanitaria".
Ieri l'Alta corte d'Israele aveva ingiunto al governo di rispondere
entro cinque giorni ad una richiesta presentata da decine di gruppi
per i diritti umani per metter fine alle misure punitive contro la
Striscia di Gaza. Per l'Unione europea le misure israeliane nei
confronti di Gaza sono una "punizione collettiva" che colpisce un
milione e mezzo di palestinesi e questa sera anche la Russia ha
condannato la linea dura di Israele. Il segretario generale dell’Onu
Ban Ki-moon considera "inaccettabili" le misure di Israele contro la
Striscia di Gaza e ha invitato il governo Olmert a riesaminarle.
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