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Rammarico del vice presidente della Commissione, Frattini
 

Polonia, veto alla Giornata contro la pena di morte



Bruxelles, 6 settembre 2007 - Il vice presidente della Commissione Ue Franco Frattini esprime profondo rammarico per la decisione contraria della Polonia alla proclamazione di una giornata europea contro la pena di morte e lancia un appello a Varsavia affinché faccia cadere le sue riserve. ''Non possiamo rischiare di mostrare al mondo un'immagine dell'Europa divisa sulla pena capitale, un tema - precisa Frattini - sul quale non è possibile tollerare margini di dubbio. L’abolizione della pena di morte è uno dei criteri per l'ingresso nella Ue, è contenuta nell'art. 6 del Trattato europeo e ribadita nell'articolo 2 della Carta dei diritti”.
''Non c'è e non deve esserci alcun dubbio nell'impegno dell'Unione europea contro la pena di morte. Un impegno - afferma Frattini - che non è solo passivo, ma è anche attivo, per cercare di ottenere l'abolizione della pena capitale in tutto il mondo''. Pur rispettandola, Frattini insiste sul fatto che l'opinione espressa oggi dalla Polonia è sbagliata e si augura venga modificata. Se così non fosse il vice presidente, responsabile della giustizia, libertà e sicurezza, annuncia che farà il possibile per esercitare una pressione al Consiglio europeo dei ministri della giustizia del 18 settembre.

 

 

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