Lisbona, 15 ottobre 2007 - È ottimista la presidenza portoghese
sulla riuscita del summit che si apre a Lisbona giovedì. Se la
riforma del Trattato Ue ''è la prima priorità'' nell'agenda dei
lavori, il premier portoghese propone di affrontare nel contesto
della globalizzazione, anche due punti specifici, ma di particolare
importanza: ''I mercati finanziari e la risposta politica alle
turbolenze del mercato causate dalla crisi dei mutui negli Usa, e il
cambiamento climatico in vista della sessione ministeriale a Bali,
il prossimo dicembre''.
Lunedì mattina a Lussemburgo, dove si sono incontrati i ministri
degli Esteri dei 27, si respirava un'aria di fiduciosa attesa. I 27
dovrebbero trovare un accordo sul nuovo Trattato europeo. Fino a ora
a bloccare era la Polonia, con la richiesta di inserire nel trattato
la clausola di Ioannina, che permette ai paesi membri in minoranza
di bloccare una decisione per un certo periodo di tempo. Per il
ministro degli esteri polacco, Anna Fotyga “restano ancora piccoli
dettagli, non abbiamo molte richieste, ma insistiamo su Ioannina e
siamo sul punto di raggiungere un compromesso”.
Sul summit si allungano le ombre italiane, Massimo D'Alema ha
definito la ripartizione dei seggi al parlamento di Strasburgo
inaccettabile e ha aggiunto che serve un compromesso. Da parte sua
il governo di Praga pretende che nel trattato si dica chiaramente
che gli stati membri possono obbligare la Commissione a ritirare una
proposta legislativa se questa non piace.
Intanto la Bulgaria (nell’Ue dal 1. gennaio scorso) vuole la scritta
“evro” (euro in cirillico) su monete e banconote in euro. Una
questione di principio per Sofia disposta perfino a bloccare il
processo decisionale comunitario. A Lussemburgo, i delegati dei 27,
in una dichiarazione hanno manifestato la piena volontà per venire a
capo della questione. Ciò malgrado l'avviso contrario del presidente
della Banca centrale, Jean Claude Trichet, secondo cui la parola
“euro” deve essere scritta allo stesso modo, tenendo conto dei
diversi alfabeti, in tutti gli stati membri. L'euro entrerà in
vigore in Bulgaria non prima del 2010.
I lavori del vertice europeo inizieranno giovedì alle 18 con una
sessione della conferenza intergovernativa seguita alle 20 da due
cene distinte: una riunirà i capi di stato e di governo, l'altra i
ministri degli esteri dell'Ue. Questi ultimi affronteranno i temi di
grande attualità internazionale, tra cui il processo di pace in
Medio Oriente e la situazione in Libano. I lavori si concluderanno
venerdì mattina e, considerando la natura informale della riunione,
il premier portoghese presenterà le conclusioni orali informali del
vertice.
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