New York, 30 ottobre 2007 - Con una schiacciante maggioranza,
l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato oggi una
risoluzione che esorta gli Stati Uniti a revocare l'embargo
commerciale imposto su Cuba. Si tratta del sedicesimo anno
consecutivo in cui l'assemblea - che conta i rappresentanti di 192
paesi - vota una risoluzione favorevole a revocare le sanzioni
commerciali in vigore nell'isola caraibica dal 1962.
Intanto sulla base di un rapporto approvato ieri dalla commissione
dei diritti dell'uomo dell’Onu gli Stati Uniti vengono invitati a
giudicare o a liberare tutte le persone che detengono come
“combattenti nemici illegali”, a prendere rapidamente misure per
chiudere il carcere di Guantanamo e ad abolire le commissioni
militari instaurate nel 2006. L'esperto dell'Onu, il finlandese
Martin Scheinin, autore del rapporto, ha espresso vive riserve sulle
pratiche americane di detenzione, sugli interrogatori e sui
tribunali militari. Ha anche esortato gli Stati Uniti a prendere
misure in completa trasparenza per mettere fine alla pratica della
Cia di trasferire i sospetti verso paesi stranieri per interrogarli.
Scheinin ha espresso preoccupazione di fronte alle “tecniche di
interrogatorio che utilizzerebbe la Cia” e ha ricordato alle
autorità americane che in virtù del diritto internazionale non
esiste alcuna circostanza nella quale un trattamento crudele,
inumano o degradante possa essere giustificato. L'esperto finlandese
ha infine lamentato che gli Stati Uniti non gli abbiano permesso di
intrattenersi con i prigionieri di Guantanamo in privato, mentre ha
avuto un accesso senza ostacoli a detenuti sospettati di terrorismo
in paesi come la Turchia, Israele e Sudafrica.
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