Bruxelles, 30 ottobre 2007 - I politici fiamminghi del Belgio hanno
fissato un nuovo ultimatum: entro il 7 novembre si raggiunga un
accordo per dare più autonomia alle loro comunità, oppure in
Parlamento si comincerà a lavorare, a colpi di maggioranza, alla
scissione della regione di Bruxelles. Ma alcuni, come il liberale
fiammingo Bart Somers, confidano che entro quella data con i
francofoni si saranno conclusi i compromessi necessari.
"Se raggiungiamo un accordo di governo su tutti i punti eccetto che
sul bilancio e le questioni comunitarie, allora tutti i partiti
saranno motivati a trovare delle soluzioni anche su queste - dice
Somers -. E' importante che il premier incaricato faccia una prima
proposta che tutti i partiti, anche quelli francofoni, possano
accettare. Non possiamo continuare a girare senza fine attorno al
problema".
Yves Leterme, che sta cercando di formare un governo di
centro-destra, è finora riuscito a mettere d'accordo democristiani e
liberali - belgi e fiamminghi - su giustizia, immigrazione, ambiente
e politica estera. Trattative sono in corso su lavoro e
ammortizzatori sociali. Il Belgio, senza governo da 142 giorni, fra
una settimana potrebbe battere il suo precedente record storico. Nel
1997 ci vollero 148 giorni per mettere fine alla crisi provocata,
anche allora, da divergenze fra i due principali gruppi linguistici.
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