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Tecnologie digitali per invecchiare bene in Europa |
Bruxelles, 14 giugno – Per far fronte alle sfide poste dall'invecchiamento della popolazione europea, la Commissione ha adottato oggi un piano d'azione dal titolo "Invecchiare bene nella società dell'informazione". Il piano è accompagnato da un nuovo programma comune europeo di ricerca che farà salire a oltre un miliardo di euro gli investimenti nella ricerca sulle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) destinate a migliorare la vita degli anziani in casa, sul lavoro e nella società in generale. Queste nuove iniziative dell'Ue aiuteranno i cittadini europei anziani ad essere attivi più a lungo e a rimanere indipendenti. La promessa è triplice: migliorare la qualità della vita degli anziani europei e la loro partecipazione alla società, offrire nuove opportunità per le imprese europee e creare servizi sociali e sanitari più personalizzati e più efficienti. "In Europa l'invecchiamento demografico costituisce una sfida per il mercato del lavoro e il sistema sanitario e assistenziale, ma offre nello stesso tempo un'opportunità economica e sociale. Le TIC forniranno prodotti nuovi e più accessibili e servizi rispondenti alle esigenze degli anziani", ha affermato Viviane Reding, commissaria europea per la società dell'informazione e dei media. "Queste due iniziative permetteranno di sviluppare tecnologie digitali in grado di migliorare la vita quotidiana degli anziani e la loro partecipazione alla società e di creare nuove opportunità per l'industria europea". Entro il 2020 il 25% della popolazione dell'Ue avrà più di 65 anni. Le spese per pensioni, sanità e assistenza a lungo termine saliranno, secondo le stime, al 4-8% del Pil nei prossimi decenni, con una triplicazione della spesa complessiva entro il 2050. I senior costituiscono però anche un'importante categoria di consumatori, che collettivamente dispone di un patrimonio di oltre 3.000 miliardi di euro. Le TIC aiuteranno sempre più gli anziani a rimanere attivi e produttivi più a lungo, a continuare a partecipare alla vita della società attraverso servizi in linea più accessibili e a godersi una vita più lunga, più sana e di qualità migliore. La maggioranza degli anziani non sa ancora sfruttare i vantaggi che offre l'era digitale, come comunicazioni a prezzi molto convenienti e servizi in linea che potrebbero rispondere ad alcune delle loro necessità reali: solo il 10% di loro usa infatti Internet. Molte persone anziane, frustrate da problemi di vista, udito o mobilità, non se la sentono di avventurarsi nel mondo della società dell'informazione (il 21% degli ultracinquantenni). Per
questo motivo il piano di azione approvato oggi persegue i seguenti
obiettivi: Entro il 2013 l'Ue, gli Stati membri e il settore privato investiranno oltre un miliardo di euro in attività di ricerca e innovazione per invecchiare bene: 600 milioni di euro circa andranno al programma comune domotica per le categorie deboli, 400 milioni di euro circa al più recente programma quadro di ricerca dell'Ue e circa 30 milioni quest'anno al programma europeo di sostegno alla politica delle TIC. Il piano d'azione e il programma di ricerca permetteranno di migliorare la qualità della vita delle persone anziane, di risparmiare decisamente sui costi delle cure sanitarie e assistenziali e di creare una solida base industriale in Europa per lo sviluppo delle TIC per invecchiare bene. La stessa Europa potrebbe diventare un leader sul mercato delle tecnologie TIC per invecchiare bene e, con la globalizzazione del fenomeno dell'invecchiamento, è chiaro che un'industria europea all'avanguardia avrà grandi opportunità di espansione in tutto il mondo. Inoltre l'ambito di applicazione della ricerca destinata a sviluppare dispositivi più semplici e pratici e più facili da usare e da capire ha un potenziale di espansione molto più vasto.
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