Bruxelles, 26 ottobre 2007 - Il comitato per lo sviluppo rurale
(composto da rappresentanti dei 27 Stati membri) ha espresso parere
positivo sui Programmi di sviluppo rurale (Psr) presentati da Cipro,
Belgio (Fiandre), Germania (3 Länder), Italia (3 regioni) e Spagna
(quadro nazionale) per il periodo di programmazione finanziaria
2007-2013. I programmi sono mirati a garantire le infrastrutture,
creare nuove fonti di reddito per le regioni rurali, promuovere la
crescita e combattere la disoccupazione. La Commissione deve ancora
procedere all'adozione formale dei programmi nelle prossime
settimane. L'approvazione dei programmi degli altri paesi e regioni
seguirà nei prossimi mesi.
Mariann Fischer Boel, commissaria per l'agricoltura e lo sviluppo
rurale ha spiegato che questi programmi di sviluppo sono
fondamentali per il futuro delle aree rurali e che i fondi
contribuiranno alla diversificazione del settore agricolo, ma
andranno anche a finanziare importanti progetti ambientali e
creeranno lavoro in settori diversi dall'agricoltura.
Nell'ambito della radicale riforma della Politica agricola comune (Pac),
avviata nel 2003, anche la politica di sviluppo rurale è stata
oggetto di revisione. La Commissione ha condotto un'analisi
approfondita della Psr, comprendente una "valutazione di impatto
estesa" ed ha presentato una proposta nel luglio 2004. Nel settembre
2005, il Consiglio ha adottato le disposizioni relative ad una nuova
politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, i cui principi
ispiratori sono "continuità e cambiamento".
La nuova normativa continua ad offrire una serie di misure per le
quali gli Stati membri possono ottenere finanziamenti comunitari
nell'ambito di programmi integrati di sviluppo rurale. Cambia però
la maniera in cui sono elaborati tali programmi, con un accento sui
contenuti strategici e sullo sviluppo sostenibile delle aree rurali.
A questo scopo, la futura Psr si impernia su tre settori centrali di
intervento, definiti di comune accordo (i cosiddetti assi): il
miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale;
il sostegno alla gestione del territorio e miglioramento
dell'ambiente e il miglioramento della qualità di vita e promozione
della diversificazione delle attività economiche.
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