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Sguardo su Atene tra passato e futuro   

di Elzbieta Cywiak

L’aeroporto “Elefthérios Venizélos” di Atene

Il Centro culturale Hellenic Cosmos

L’ultimo vertice del Consiglio direttivo internazionale dell’Associazione dei Giornalisti Europei (AJE), che si è tenuto ad Atene tra il 12 e il 15 febbraio scorso, grazie all’ospitalità della sezione greca, ci ha permesso di immergerci per qualche giorno nella complessa e variegata realtà ellenica. Appena imboccata la strada che dall’aeroporto “Elefthérios Venizélos” va verso la capitale, colpiscono gli aspetti di un impressionante sviluppo infrastrutturale che fa assumere ad Atene l’immagine di una grande metropoli moderna. Sono ancora evidenti, infatti, gli effetti della crescita economica (dal 2001 il prodotto interno lordo è aumentato del 4 % l’anno e forse anche quest’anno salirà dello 0,2 %) e delle Olimpiadi del 2004. Ma così come, all’interno di Atene, si notano accanto a larghe superstrade e architetture moderne anche edifici bisognosi di ristrutturazioni, lo sviluppo degli ultimi anni non ha affrontato in modo soddisfacente i problemi strutturali del paese.

 
Ne è venuta conferma durante l’incontro con il presidente della Banca nazionale di Grecia, Takis Arapoglou, principale sponsor del Premio giornalistico “Konstantinos Kalligas” e del Premio giornalistico europeo AJE (cerimonia che ha fatto da cornice alla riunione del Consiglio direttivo internazionale). Il presidente di questa banca di importanza primaria nel panorama greco e attiva soprattutto nell’area balcanica, in Turchia e in Russia non ha, infatti, nascosto i fardelli tuttora persistenti nell’economia ellenica: sistema pensionistico insostenibile, spesa statale troppo alta, salari rigidi, posti statali che rimangono la massima aspirazione professionale. Tutto ciò penalizza in particolare i giovani, specialmente il gruppo dei laureati nell’età tra i 25 e i 30 anni tra i quali la disoccupazione, che su scala nazionale raggiunge il 9 %, arriva addirittura al 21 %.

L’agorà ateniese con l’Acropoli
sullo sfondo

Proprio il malessere tra i più giovani, mancanza di prospettive e insicurezza del futuro hanno portato all’esplosione degli incidenti di piazza a dicembre, quando un poliziotto ha ucciso nella roccaforte anarchica di Exarchia il 15enne Alexis Gregoropoulos. Tra coloro che analizzano gli ultimi subbugli c’è comunque chi vede come causa dell’estendersi delle proteste sociali, soprattutto tra la gioventù universitaria, anche trafficanti di droga provenienti dall’estero che mirano in questo modo a tenere sotto scacco i loro giovani clienti, spesso appartenenti a famiglie benestanti. E’ significativo che non mancano interpretazioni in certi ambienti intellettuali e artistici che in queste proteste sociali che bloccano quotidianamente il centro di Atene, già provato dal traffico, vedono addirittura esplosioni di creatività. Il premier Costas Karamanlis, a capo di un esile governo di centro-destra, ha deciso dopo questi incidenti un radicale rimpasto dell’esecutivo. Ciononostante il suo partito “Nea Demokratia” è stato superato nei sondaggi dai socialisti del “Pasok”. Il governo con la risicata maggioranza di un solo seggio deve confrontarsi non solo con le tensioni in piazza ma anche con la crisi dei due essenziali settori dell’economia: i noli marittimi e il turismo (il 40 % del Pil).  Non sembrano comunque trovare conferma le voci di una eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, anche se l’aumento dei prezzi porta ad indicare tra le cause anche la valuta unica che pure aveva dato la spinta per la recente crescita del benessere nel paese. Tanto che gli ultimi provvedimenti governativi (un tetto all’aumento degli stipendi pubblici, tagli alla spesa, nuove tasse su alcol e sigarette e un ampio piano di privatizzazioni) sono stati decisi in piena concordanza con l’Ecofin. 

L’atmosfera che si respira ad Atene dà comunque l’idea che per i greci non c’è alternativa all’Europa. E i legami inscindibili della Grecia con l’Europa vengono riaffermati da due istituzioni culturali visitate a conclusione  del programma ateniese del Consiglio direttivo dell’AJE: la Fondazione del Mondo Ellenico (Foundation of the Hellenic World - FHW) e la B & M Theocharakis Foundation che presenta in questo periodo una esposizione sulle tendenze dell’arte europea nel XX Secolo. Il Centro Culturale Hellenic Cosmos situato nella zona ex-industriale, ora riconvertita, è un museo vivente che unisce la cultura con la più moderna tecnologia. Vengono proposte due esperienze. Prima la partecipazione allo spettacolo virtuale “Il giro dell’agorà antica” con applicazioni interattive  che danno vita alla realtà sociale, culturale e intellettuale della città di Atene nel periodo in cui furono costruiti i monumenti dell’agorà (principalmente il periodo classico e l’inizio del periodo ellenistico, V – III sec. p.n.e., ma viene incluso anche il periodo della dominazione romana ad Atene). E poi la visita alla mostra “Un viaggio nel mondo della matematica greca” che evidenzia in modo divertente e accattivante anche per i più giovani l’incidenza delle scoperte matematiche della Grecia antica sullo sviluppo di questa disciplina nel mondo.

Particolarmente emozionante fu poi confrontare l’impressione tratta dal viaggio nella realtà virtuale con l’agorà ateniese così come si presenta allo stato attuale con l’Acropoli sullo sfondo. Di molti monumenti importanti sono rimaste solo rovine, ma la folta vegetazione, con i fiori che già si aprono in questo periodo dell’anno, dà a questo luogo un’aura lirica che neanche un più sofisticato show virtuale può far percepire. E questo luogo della democrazia per antonomasia, sede delle assemblee dei cittadini che si riunivano per decidere collegialmente e discutere i problemi della comunità, rimane per la civiltà europea un modello sempre attuale.

 

 

 

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