Bruxelles, 2 ottobre 2007 - La commissione affari
costituzionali ha dato il suo via libera con 17 voti a favore,
cinque contrari e tre astenuti alla proposta di ridistribuzione dei
seggi del Parlamento europeo a partire dal 2009, con la quale
l'Italia perderebbe la parità attuale con Francia e Gran Bretagna e
passerebbe dagli attuali 78 a 72 seggi.
Il testo sarà votato dalla plenaria il prossimo 11 ottobre.
In commissione è stato approvato un emendamento di compromesso
presentato dai due relatori, Alain Lamassoure, popolare francese, e
Adrian Savarin, socialista romeno, perché dal 2014 si studi la
fattibilità di passare dal criterio del numero dei residenti, usato
per questa proposta, a quello dei cittadini. Una sostituzione che
gli eurodeputati italiani hanno già chiesto insieme a vari ministri,
che si sono espressi contro l'uso del criterio della popolazione.
SuIla decisione della commissione affari costituzionali, il
rappresentante permanente d'Italia presso l'Ue, Rocco Cangelosi,
osserva che "difficilmente l'Italia potrà dare il proprio assenso ad
una proposta che, da un lato, viola principi fondanti del nuovo
Trattato e, dall'altro, penalizza ingiustamente il nostro Paese".
Cangelosi invita a non pronunciarsi sul tema anche per non
ostacolare l'iter del Trattato.
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Ansa -
Reuters -
Repubblica -
Zani PSE
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