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Ue, inasprire le sanzioni contro Myanmar



Bruxelles, 27 settembre 2007 - Gli ambasciatori dei 27 paesi presso la Ue hanno concordato sulla necessità di inasprire le sanzioni in vigore contro Myanmar. Lo ha riferito l'ufficio stampa della rappresentanza italiana presso l'Ue a Bruxelles, al termine della riunione dei Coreper. Nel corso della riunione è stata sottolineato l'esigenza di "rafforzare il sistema sanzionatorio attualmente in vigore, individuando le misure addizionali più efficaci a colpire il regime militare al potere del paese, evitando impatti negativi che aggravino le già penose condizioni della popolazione civile". Lo ha riferito il portavoce della rappresentanza italiana, Manuel Jacoangeli sottolineando che "la presidenza portoghese ha delegato i gruppi competenti del consiglio a definire una nuova lista di opzioni sanzionatorie sulla base di una proposta della commissione che sarà pronta nelle prossime ore, in modo che il Coreper possa tornare già all'inizio della prossima settimana a deliberare definitivamente sulla questione".
Il portavoce ha quindi fatto sapere che per l'Italia l'ambasciatore Rocco Cangelosi “ha chiesto, nella linea delle posizioni assunte ieri dal presidente del Consiglio Romano Prodi e dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema, che venga subito approntato un pacchetto di misure sanzionatorie credibili e di forte impatto sulla giunta governativa, inviando nel contempo un chiaro segnale di sostegno alla popolazione civile e allo sviluppo di un dialogo politico nel Paese".

 

 

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