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Sarkozy lancia la “rivoluzione verde" 



Parigi, 25 ottobre 2007 - La Francia leadership mondiale per la protezione dell'ambiente. Al termine dei lavori della tavola rotonda che ha riunito a Parigi, politici, esperti e ambientalisti, il presidente Nicolas Sarkozy ha affermato che l'ambiente sarà la chiave di volta delle politiche pubbliche: "Tutti i grandi progetti pubblici, tutte le decisioni, saranno prese considerando il loro costo per l'ambiente in termini di CO2 - ha dichiarato Sarkozy. Tutte le decisioni pubbliche saranno prese considerando il loro costo in termini di biodiversità. Non spetterà più alle istanze ecologiche dimostrare di essere utili, ma spetterà ai progetti non ecologici dimostrare che non è possibile fare altrimenti. Le decisioni non ecologiche - ha continuato - dovranno essere motivate e giustificate solo come extrema ratio. E' una rivoluzione nel modo di governare del nostro Paese - ha concluso il presidente - una rivoluzione totale".

Ad ascoltare il discorso del presidente c'erano, invitati d'eccezione, anche il presidente della commissione europea Manuel Barroso e il premio Nobel Al Gore. Entusiasta, il leader democratico, ha detto che bisognerebbe esportare il modello francese a livello globale.
Sarkozy promette di realizzare le proposte della conferenza, a cominciare dal “no” agli organismi geneticamente modificati (ogm), almeno fino a quando non si escluderanno effetti negativi per la salute. Promette, ancora, di tassare le automobili inquinanti, potenziare il traffico su rotaia e realizzare 2000 km di nuove linee ad alta velocità.

Ma il presidente si spinge oltre: parla di un piano Marshall per l'ambiente e di tasse sui prodotti provenienti dai paesi che violano gli accordi di Kyoto. Dice di si al nucleare, ma con più energie alternative. Un piano Marshall per l'ambiente, che comporti, tra l'altro, la tassazione dei prodotti provenienti dai paesi che violano gli accordi di Kyoto.

 

 

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