Roma, 4 ottobre 2007 - La Commissione affari costituzionali della
Camera ha approvato la riduzione dei deputati da 630 a 512 dei quali
500 eletti in Italia e 12 all'estero. La norma è stata approvata a
larga maggioranza, ha votato contro solo Forza Italia che, secondo
quanto dichiarato dal suo coordinatore, Sandro Bondi, non ritiene
possibile "avventurarsi in proposte di riforma costituzionale". Per
il presidente della Camera Bertinotti "si tratta di un voto
importante perché costituisce un fatto nuovo nella vicenda politica
e istituzionale italiana.
Per la relatrice sulle riforme in commissione, Sesa Almici (Ulivo)
con il voto è stato fatto un nuovo passo avanti verso le riforme. La
riduzione dei deputati, unita a quella del Senato federale (con 184
componenti), è notevole e si inserisce in una complessiva riforma
che dà maggiore funzionalità al Parlamento. Il numero di 500, più 12
all’estero, è fra l'altro congruo per le nuove funzioni che la sola
Camera dei deputati dovrebbe svolgere con la fine del bicameralismo
paritario. Nei prossimi giorni la commissione affronterà il tema
delle materie su cui dovrà pronunciarsi il nuovo Senato.
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