Mosca,
7 ottobre 2007 – Manifestazione oggi nella piazza Pushkinskaya dove
si sono radunate circa un migliaio di persone, tra attivisti
dell'opposizione, giornalisti e difensori dei diritti umani, per
ricordare il “sacrificio” di Anna Politkovskaya, la giornalista
ferocemente critica delle politiche del Cremlino uccisa il 7 ottobre
di un anno fa davanti alla sua abitazione. Le cerimonie per
ricordare lei e le sue denunce di violazioni dei diritti umani
commesse dalle truppe russe in Cecenia hanno fornito anche
l'occasione, a meno di due mesi dal voto per il rinnovo della Duma,
per chiedere che le elezioni si svolgano correttamente.
Cerimonie da Berlino a Parigi
In molti Paesi la verità uccide". Sotto un ritratto di Anna
Politkovskaya la frase che riassume lo spirito delle cerimonie
organizzate da Amnesty International e Reporter Senza Frontiere
davanti all'ambasciata russa di Berlino. Il primo anniversario del
delitto della giornalista russa che denunciava i soprusi della
guerra in Cecenia è stata l'occasione per ricordare che nel solo
2007 sono almeno 300 i giornalisti uccisi in tutto il mondo. Una
manifestazione analoga a Parigi, due giorni fa, contrapponeva le
fotografie del Presidente Vladimir Putin e di Anna Politkovksaya,
separate da 18 bare: secondo Reporter Senza Frontiere è questo il
numero dei cronisti uccisi nella Federazione Russa dall'inizio
dell'era Putin.
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