Bruxelles, 26 luglio 2007 - In Europa i posti di lavoro, le imprese
e gli istituti d'istruzione superiore si concentrano nelle città,
che svolgono un ruolo fondamentale per la concorrenzialità dell’Ue
nell’economia globale. Della vita in città fanno però parte
integrante anche problemi come l’emarginazione sociale e la
segregazione spaziale. Sono queste le conclusioni principali di uno
studio indipendente condotto per la Commissione europea sulla base
delle statistiche raccolte nel quadro del cosiddetto "Audit urbano
europeo". La relazione rileva anche ampie disparità nello spazio
abitativo: la media in alcune città è quasi tre volte più alta che
in altre. Risulta anche che le famiglie composte da una sola persona
tendono a raggrupparsi nei centri urbani.
Per il Commissario Danuta Hübner, responsabile per la politica
regionale “si tratta di un ottimo esempio di studio di qualità
basato su informazioni preziose raccolte e fornite dai servizi della
Commissione e dalle nostre controparti negli Stati membri, e che può
aiutarci a individuare e quantificare le sfide che ci troviamo di
fronte e a indirizzare meglio i nostri investimenti nelle aree
urbane".
Ecco in
sintesi i punti principali dello studio:
- Le città
come motori della crescita - Il Pil pro capite delle
città con più di un milione di abitanti è più alto del 25 per cento
rispetto alla media del complesso dell’Ue e del 40 per cento
rispetto alla media nazionale. Le città sono i motori della crescita
economica in tutta Europa.
-
I posti di lavoro non sono adeguati - In tutte le città europee
c’è un paradosso occupazionale: nonostante la concentrazione di
posti di lavoro nelle città, i residenti non sempre beneficiano
delle opportunità occupazionali.
-
La disoccupazione è più alta nelle aree svantaggiate -
Ci sono
differenze marcate fra i quartieri. In quasi tutte le città in cui
la disoccupazione è al 10% o più, i tassi di disoccupazione sono
almeno doppi in alcune aree e, nelle più svantaggiate, possono
raggiungere il 60 per cento.
-
I posti di lavoro si concentrano nei servizi -
Nelle città
dell’Europa occidentale, il settore dei servizi è di gran lunga il
più sviluppato in quanto fonte di occupazione. Nei cinque mercati
del lavoro urbani più ampi dell’Ue a 27 (Londra, Parigi, Berlino,
Madrid e Roma), i posti di lavoro nel settore dei servizi ammontano
all’80-90 per cento del totale.
-
Gli abitanti delle città sono i più istruiti -
Gli abitanti
delle città sono molto più istruiti di quelli che vivono nelle altre
zone d’Europa e sono quelli che possono trarre i maggiori benefici
dalle opportunità economiche disponibili, mentre le persone con un
grado d’istruzione minore sono sottoposte al maggiore rischio di
emarginazione.
I profili di
tutte le città si trovano all’indirizzo
http://www.urbanaudit.org/CityProfiles.aspx
Per la relazione dello studio -
http://ec.europa.eu/regional_policy/urban2/audit_it.htm
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