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Proteste nel mondo contro il regime iraniano

 

Bruxelles, 26 luglio 2009 - Da Amsterdam a Parigi, da New York a Tokyo, nel mondo è andata in scena la protesta contro il regime iraniano. Manifestazioni sono state indette in oltre 110 città in 60 Paesi del mondo. Ad Amsterdam, dove si sono radunate alcune migliaia di persone, era presente anche il premio Nobel per la pace, l'avvocato iraniano signora Shirin Ebadi: “Ci sono parecchi giovani in Iran che vogliono la democrazia – ha detto. Per questo sono ottimista sul futuro de mio Paese”.

A Londra sono scese in strada oltre mille persone, con bandiere verdi, fasce e bandane dello stesso colore. "Libertà per l'Iran", "dov'è il mio voto?", era scritto su diversi striscioni. Sempre nel segno del verde, colore diventato simbolo del leader dell’opposizione Mir Hossein Moussavi, in centinaia hanno manifestato anche a New York. Con striscioni e cartelli, i dimostranti hanno chiesto la liberazione dei detenuti politici: “Sono più preoccupato per chi finisce in prigione ora. Quando fui incarcerato io, c’erano capi di accusa ben precisi, i miei libri erano stati pubblicati. Adesso invece si parla di complotto per smantellare l’intero regime, questo è molto più pericoloso”.

Secondo i gruppi di difesa dei diritti umani, tra cui Amnesty International a Human Rights Watch, dal contestato voto presidenziale del 12 giugno, centinaia di persone tra cui attivisti riformisti, giornalisti, accademici e avvocati sono stati arrestati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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