Bruxelles, 11 ottobre 2007 - La presidenza portoghese di turno della
Ue ha accolto “con una certa sorpresa” la protesta dell'Italia sulla
nuova ripartizione dei seggi all'Europarlamento. “Abbiamo ricordato
all'Italia che esisteva un accordo politico secondo il quale il
Consiglio avrebbe in principio adottato ciò che il Parlamento
europeo avesse approvato”, hanno detto a Bruxelles fonti della
presidenza portoghese di turno della Ue.
“Chiedere ora di slegare questa questione dalla ratifica del
Trattato è certo tecnicamente possibile, ma non è ciò che era stato
concordato”, hanno aggiunto le fonti. La nuova ripartizione dei
seggi approvata ieri a maggioranza dall'Europarlamento, che riduce
complessivamente il numero dei deputati, assegna all'Italia 72 seggi
contro i 78 attuali. Francia e Gran Bretagna, con le quali c'è una
posizione di parità “storica”, ne avrebbero invece 74 e 73 ciascuna.
L'Italia ha chiesto di non inserire questa questione nell'agenda del
Vertice di Lisbona e di slegarla dalla ratifica del nuovo Trattato.
“L'Italia e' uno dei paesi che più si è impegnato per avere un
Trattato e per farlo approvare il più rapidamente possibile”, hanno
rilevato le fonti della presidenza. “Sarebbe bizzarro che per
qualche seggio parlamentare in meno si interrompesse questo
processo”.
Alla domanda se sia possibile separare la ratifica del Trattato e la
ripartizione dei seggi, le fonti hanno risposto: “Tutto e'
possibile, c'e' una regola che dice che se si e' tutti d'accordo
tutto e' possibile. Ma l'accordo preso - hanno insistito le fonti -
prevedeva di far avanzare contemporaneamente le due questioni e, in
principio, di rispettare la decisione dell'Europarlamento in materia
di seggi”. (“Sportello Europa”Agenzia Ansa)
Ue: Commissione, non crediamo a veto Italia su Pe
''L'impegno
europeo dell'Italia fin dall'origine della comunità è stato talmente
fuor di dubbio che non crediamo l'Italia possa ostacolare, in un
modo o nell'altro, il consenso che si cercherà a Lisbona sul
trattato riformatore”: lo ha detto oggi a Bruxelles il portavoce
della Commissione Ue, Johannes Leitemberger, rispondendo alle
domande dei giornalisti durante il quotidiano briefing. Incalzato
dalle domande sulla possibilità che la riforma possa essere
approvata anche se non è raggiunto subito un accordo unanime sulla
composizione del Parlamento europeo, Leitemberger ha affermato: “E'
un'interpretazione che ho già sentito e che non è mai stata
contestata”.
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