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Cinque miliziani palestinesi uccisi in un raid aereo 
 

Vasta operazione israeliana a Gaza



Tel Aviv, 26 settembre 2007 - In seguito ai ripetuti lanci di razzi (nove solo stamattina) e di colpi di mortaio sparati anche dalla striscia di Gaza verso il territorio israeliano, una colonna di mezzi corazzati dell'esercito israeliano è entrata dal sud-est del centro abitato di Beit Hanun bloccando tutti gli ingressi. La città, dove è situato il principale campo profughi del nord della Striscia, è considerata luogo di residenza e di rifugio per i miliziani palestinesi che sferrano gli attacchi con razzi Qassam. Cinque militanti dell'esercito dell'Islam - gruppo coinvolto nel rapimento del giornalista della Bbc Alan Johnston e del soldato israeliano Gilad Shalit, ostaggio da 15 mesi - sono stati uccisi in un raid aereo nel distretto di Zeitoun, mentre si trovavano a bordo della loro auto. La vasta operazione, come ha detto alla radio militare il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, ha l’obiettivo di porre fine ai continui lanci di razzi e di indebolire il regime di Hamas a Gaza.

Si apprende intanto che Damasco sarebbe disposta a trasferire le fattorie di Shebaa sotto la custodia delle Nazioni Unite, nel tentativo di risolvere l'annosa disputa intorno alla sovranità dell'intera zona, attualmente controllata da Israele. La nuova posizione siriana è stata esposta in una lettera inviata al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, dal ministro degli esteri spagnolo Miguel Angel Moratinos dopo un colloquio a Damasco con il presidente siriano Bashar Assad. Secondo fonti israeliane, con questa offerta la Siria vuole mettere pressioni a Israele, che si oppone in questa fase a qualsiasi ritiro dalle fattorie di Shebaa, situate al confine tra Libano, Siria e Israele.

 

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