Bruxelles, 5 settembre - Le aziende automobilistiche europee hanno
ridotto le emissioni di anidride carbonica delle nuove macchine
dello 0,2% nel 2006. E' l'accusa degli ambientalisti
dell'organizzazione europea Trasporto e ambiente. In pratica le
emissioni sono diminuite di meno di mezzo grammo di anidride
carbonica per chilometro, attestandosi a circa 160 grammi. Cifra
lontana dall'obiettivo previsto per il 2008 di 140 grammi per
chilometro. L'Unione europea, secondo il direttore di programma di
Trasporto e ambiente, "deve obbligare al raggiungimento obbligatorio
di 120 g/km entro il 2012 e assicurarsi che si proceda verso gli
obiettivi a lungo termine di 80 g/km entro il 2020".
L'Associazione di aziende automobilistiche europee (Acea), che
rappresenta compagnie come le tedesche Bmw e Porsche, ribatte che la
tendenza, soprattutto per quanto riguarda i mezzi pesanti, è di
impegnarsi per ridurre le emissioni di Co2. "L'industria è
consapevole delle proprie responsabilità", ha dichiarato la
portavoce dell'Acea, Sigrid de Vries, ribadendo l'impegno delle
aziende a promuovere l'uso dei biocombustibili e la modifica delle
abitudini di guida per ridurre le emissioni prodotte dalle
automobili. In relazione ai dati 2006 - che prendono in esame 24
Stati membri dell'Ue (escluse Bulgaria, Romania e Malta) - l'Italia
e' al secondo posto tra i Paesi che registrano la più bassa
emissione di Co2. Con 148 grammi di anidride carbonica per
chilometro, l'Italia e' preceduta solamente dal Portogallo (144
g/km).
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