Bruxelles, 3 ottobre 2007 - La Commissione europea ha presentato
oggi alcune proposte per "Comunicare insieme l'Europa". Basandosi
sulle sue iniziative precedenti, la Commissione propone, fra
l'altro, un accordo con le altre istituzioni europee sulle priorità
di comunicazione e la conclusione di partenariati volontari di
gestione con gli Stati membri.
Nel presentare il piano, la vicepresidente della Commissione europea
Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la
strategia di comunicazione, ha dichiarato che: "La gente non conosce
né è interessata a conoscere le differenze tra le istituzioni
europee. Ciò che interessa ai cittadini sono i risultati ed essere
informati di questi risultati. Per troppo tempo ci siamo accusati a
vicenda dei problemi di comunicazione dell'Unione europea. È giunto
il momento di smettere di giocare allo scaricabarile e di lavorare
insieme".
Nel luglio 2005 la Commissione ha pubblicato un piano d'azione per
comunicare l'Europa che individua 50 azioni concrete da
intraprendere in seno alla Commissione stessa per migliorare la
comunicazione. Al piano d'azione ha fatto seguito, nell'ottobre
2005, il "Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito",
volto a promuovere un dibattito pubblico, a livello nazionale e
comunitario, sul futuro dell'Unione europea.
Il documento più recente è il seguito dato al Libro bianco
pubblicato nel febbraio 2006, che sollecitava tutte le parti in
causa - istituzioni europee, Stati membri, partiti politici e Ong –
ad agire insieme ed invitava tutti gli interessati a formulare
osservazioni. Sono pervenute centinaia di risposte e sono state
organizzate varie conferenze per discutere ulteriormente questi
temi. Il documento adottato oggi è il frutto di questo processo.
Ovviamente, gli Stati membri hanno un ruolo determinante nella
comunicazione sui temi europei a livello nazionale. La Commissione
propone di estendere – su base volontaria - i partenariati di
gestione già conclusi con alcuni paesi al fine di realizzare
iniziative comuni in materia di comunicazione.
La Commissione e le altre istituzioni mantengono le proprie
infrastrutture di comunicazione, ma viene proposto un accordo
interistituzionale per comunicare meglio collettivamente alcuni temi
prioritari definiti di comune accordo.
Viene inoltre proposto di:
- sviluppare la rete degli "Spazi pubblici europei" presso le
Rappresentanze della Commissione e gli Uffici d'informazione del
Parlamento europeo negli Stati membri. Questi spazi potrebbero
essere utilizzati per l'organizzazione di mostre, dibattiti e
concerti;
- individuare gli aspetti dell'istruzione scolastica per i quali
un'azione comune a livello comunitario potrebbe aiutare gli Stati
membri;
- istituire, in seno alla Commissione europea, dei punti di contatto
per la società civile per facilitare l'accesso alle ONG e fare in
modo che tale accesso avvenga in condizioni di parità;
- migliorare i sondaggi di opinione;
- creare una rete informativa via internet per migliorare la
comunicazione fra politici europei e nazionali, giornalisti e altri
leader di opinione;
- elaborare nel corso dei prossimi mesi una strategia audiovisiva e
una strategia per l'uso del web.
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