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No all'uso di internet per propaganda terroristica



Bruxelles, 2 novembre 2007 -  L'uso di Internet per fare propaganda, per il reclutamento o la formazione nell'ambito di progetti terroristici potrebbe essere ritenuto un crimine e come tale punito. Anche se con pene minori. La misura sarà proposta dalla Commissione europea ai rappresentanti dei 27 martedì 6 novembre.

Bruxelles stima che incitare a commettere un atto debba essere punito anche se il progetto non si concretizza. Per il vice presidente della Commissione Franco Frattini, responsabile della giustizia, internet costituisce uno dei principali strumenti per il reclutamento di attivisti e una fonte di informazione per i terroristi, che possono trovare le modalità per costruire una bomba artigianale. Il nuovo quadro legislativo non contempla i casi di giudizi controversi espressi su temi delicati. I 27 discuteranno anche su nuove misure per registrare i dati degli internauti che visitano questi siti.

 

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